LEXA:
I primi due giorni furono piuttosto duri soprattutto a causa del dolore incessante delle ferite. Per quel poco che ricordavo decisi di fidarmi di Roan e scoprii molte cose di cui non riuscivo a rimembrare. Più mi sforzavo e più la mia mente si rifiutava nell'affrontare la via del ricordo. Mi sentii molto più tranquilla quando scoprii che avevo ucciso la Regina di Ghiaccio, Nia, nonché madre di Roan. Egli mi ricordò del nostro duello, delle rivolte tra i diversi clan, della morte di Titus e del fatto che io consapevolmente avevo risparmiato la sua vita nominandolo re di Azgeda. Inoltre, mi informò che la guerra contro gli uomini della montagna era terminata grazie ad una mia vittoria. Tutto questo fu sorprendente. Avevo compiuto tutti quei gesti senza nemmeno ricordare nulla. Avevo bisogno di molte altre risposte ma per il momento mi limitai solo a concentrarmi sulla mia ripresa. Mi ritrovai in uno dei giardini della dimora di Roan intenta ad allenarmi per poter riprendere a pieno le forze. Presi una delle spade a disposizione e cominciai a lanciare colpi contro il vuoto. Sentivo il rumore dell'aria farsi strada lungo la lama tagliente.
Ero concentratissima.
Colpivo sempre più forte, alimentando la rabbia, la forza e ogni tipo di emozione. La fatica cominciava a farsi sentire e improvvisamente, con il fiatone, mi bloccai di colpo, mettendo una mano sulle fasciature che circondavano la mia pancia. Feci una smorfia dettata dal dolore e mi piegai leggermente.
Roan e Ontari mi osservavano da lontano. Potei spiarli con la coda dell'occhio. Mi rialzai per non farmi vedere debole, ma ad un tratto una fitta alla testa mi colpii di nuovo. Chiusi gli occhi e con la mano destra premetti contro una tempia.
Voci di una donna. Voci incessanti parlavano all'interno della mia mente. Cercai di farla smettere. Riaprii gli occhi sgranandoli appena, scrollai il capo stiracchiandomi leggermente il collo ed infine tornai a danzare nell'aria accompagnata dalla mia spada.
ONTARI:
Mi affacciai da una balconata che dava su uno dei giardini che più preferivo. Scostai leggermente una tenda improvvisata fatta di stoffa e vidi Lexa in lontananza. Si stava allenando.
Spostai del tutto la tenda ed uscii. Mettendomi a braccia conserte cominciai ad osservare ogni suo movimento. Era piuttosto brava e me ne resi conto anche quando sconfisse Roan in quel famoso duello. Con il solo movimento degli occhi seguivo la sua spada e i suoi lineamenti. Aprii leggermente la bocca dettata dalla concentrazione quando ad un tratto la voce possente di Roan mi risvegliò facendomi balzare.
"Come procede l'allenamento?" mi chiese rimanendo leggermente indietro.
"Puoi constatarlo tu stesso! Infondo ti ha già battuto una volta!" gli risposi sorridendo leggermente. Lo sentii digrignare.
Si mise accanto a me osservando più attentamente la scena.
"Dobbiamo rimanere su questa linea. La fiducia è alla base di tutto. Dobbiamo fare in modo che lei si fidi di te, solo così potrai starle accanto ed osservarla più attentamente!" mi disse Roan evitando completamente la mia battuta.
Tornai seria, pensando a come poter conquistare la fiducia di Lexa. Non ero molto d'accordo con il piano di Roan ma mi limitai a seguirlo.
"E con Indra? Lo sai che lei non mollerà così facilmente Heda!" chiesi voltandomi verso l'uomo.
"Ci sarà l'occasione per poter parlare con lei. Vedrai, Lexa non sarà poi così vulnerabile da convincerla al primo colpo!" rispose passandosi una mano sulla barba incolta. Rimasi per un minuto a guardare il suo volto, pensando a tutto quello per poi tornare ad osservare Lexa. La vidi piegarsi leggermente e fare una smorfia di dolore, infine, si toccò la fronte e rimase per alcuni secondi in trans senza capire cosa stesse succedendo.

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Hope
FanfictionStoria Clexa/Elycia - Per chi non lo sapesse sono due personaggi della serie tv The100. Nella prima parte, la storia è incentrata su Clarke e Lexa subito dopo la puntata 3x07, nella seconda parte la storia cambia... Genere: Angst, Azione, Romantico ...