Capitolo 20

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ELIZA:

Sentivo chiaramente i miei occhi muoversi velocemente, al di sotto delle palpebre. Ero ancora immersa nel mondo dei sogni ma raggiunsi ben presto la fase del dormiveglia. Feci un respiro lungo e cominciai a muovermi cercando di svegliarmi. Aprii piano gli occhi e misi subito la mano sinistra sopra la fronte, cercando di contenere il forte mal di testa. Alzai di poco il capo, e sbattendo ripetutamente gli occhi mi sollevai di poco, provando a riacquistare un po' di saliva, che per tutta la notte mi era mancata. Ad un tratto provai a muovermi per mettermi più comodamente, ma mi accorsi che la mia mano destra veniva tirata da qualcosa.

Mi voltai molto lentamente, presa ancora dalla fase post sbronza e nel momento in cui vidi il volto rilassato di Alycia mentre dormiva, sgranai improvvisamente gli occhi, e mi venne quasi un colpo.

Mi svegliai del tutto e con il cuore in gola, notai che la sua mano era completamente intrecciata con la mia. Pensai che forse, ci eravamo addormentate in quel modo, senza mai cambiare posizione.

Cominciai ad ingoiare ripetutamente la poca saliva che ero riuscita a riacquistare, e con imbarazzo, posai di nuovo la testa sul cuscino. Per buoni 20 minuti osservai ogni suo lineamento e mi dispiacque molto quando realizzai che aveva dormito vestita. Il suo respiro era regolare, e fu bello poter guardarla senza la paura di essere rifiutata. Un piccolo sorriso apparve sul mio volto, e con dolcezza cominciai a fissare le nostre mani che erano ancora legate. Mi accorsi che nonostante tutto, indossava ancora il braccialetto che le avevo regalato quel giorno a Sydney. Il mio cuore prese ad accelerare e senza far troppo rumore cercai di lasciarle la mano pur non volendolo.

Decisi di alzarmi per fare qualcosa per lei. Mi scoprii dalla coperta e in quel momento realizzai che ero vestita solo del mio intimo. Diventai del tutto rossa, colta da un raptus di vergogna e con estrema velocità afferrai una t-shirt lunga posta sulla poltroncina, che abitualmente usavo per dormire.

Nel momento in cui me la infilai, tolsi i capelli che erano rimasti incastrati nella parte del colletto e dopo aver dato un ultima occhiata alla figura splendida di Alycia, uscii dalla stanza, chiudendo delicatamente la porta. Prima di far tappa in cucina, passai in bagno a lavarmi i denti e la faccia, e una volta aver contemplato il mio riflesso nello specchio, tornai dove dovevo essere. Durante il tragitto, mi cadde l'occhio sul ripiano posto vicino l'ingresso e notai che le chiavi della macchina di Matt erano dentro la ciotola. Pensai che anche il mio coinquilino era tornato.

Raggiunti i fornelli, decisi di preparare una buona colazione, anche per ringraziare il gesto di Alycia. Mentre cucinavo i pancakes mi tornò alla mente tutto ciò che era successo la sera precedente. Dei rapidi flash mi permisero di ricordare tutto il casino che avevo combinato, la discussione con Lindsey, il ballo con quel tizio e soprattutto l'incontro con Alycia. Cominciai a maledire me stessa e mi sentii davvero di merda.

"Devo darci un taglio con l'alcol!" pensai tra me e me sospirando. Nel frattempo l'odore dolce dei pancakes mi stavano riportando alla realtà.

Cucinavo con amore, perché sapevo che al di là di quella porta, c'era lei che dormiva come un cucciolo.

Sorrisi di nuovo, quando ripensai alla mia mano che teneva la sua. Cercai di ricordare anche come fosse successo e soprattutto come ero arrivata nel mio letto, ma con scarsi risultati.

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