Hope

Capitolo 5

LEXA:

Il fatto di essere messa davanti due scelte mi creò un certo disagio. Ero lì, immobile, seduta sul mio trono a contemplare prima lo sguardo minatorio di Ontari e poi lo sguardo di Indra preoccupato, quello di Clarke premuroso ed infine quello di Octavia leggermente disinteressato. Spostavo i miei occhi da un lato ad un altro senza battere le palpebre nemmeno per un secondo. Ad un tratto mi concentrai solo sul volto di Clarke. Quella ragazza mi faceva sentire diversa. Più la guardavo e più qualcosa cresceva dentro di me. Tornai alla realtà e mi rivolsi a loro schiarendo la mia fievole voce.

"Ontari ha ragione, non mi fido di voi!" dissi, e sia Indra che Clarke chiusero gli occhi rassegnate. Ontari invece, sorrise vittoriosa.

"Lexa!" mi chiamò Clarke, non volli ascoltarla. Si fece più avanti staccandosi dal gruppo.

"Non è questa quella che sei.." proseguì con il discorso e io la lasciai parlare, distogliendo lo sguardo.

"...abbiamo imparato la lezione, siamo state in grado di arrivare ad un accordo. Non prendiamo più in considerazione il "blood must have blood.." sentendo quelle parole tornai a fissarla leggermente furiosa.

"Stai forse mettendoti contro la mia politica?" dissi, questa volta alzandomi dal trono e andandole contro. I nostri volti erano più vicini del previsto. A quel mio gesto Clarke si tirò un po' indietro forse dettata dall'imbarazzo.

"Che cosa ti è successo?" mi chiese quasi a bassa voce.

"Nulla, sto solo facendo il mio dovere!" dissi.

"Uccidere senza pietà lo chiami dovere? Non ti sei chiesta come sia morto Titus? Non ti sei chiesta per quale motivo Indra ci conosce? Perché mi hai salvato, Lexa?" mi chiese quasi sull'orlo della disperazione.

Corrucciai il viso a quelle domande che cominciarono a tormentare la mia testa. In realtà non aveva poi così torto.

"Credo vogliano confonderti Heda!" intervenne Ontari. Io mi girai verso di lei sorpresa.

"Confondere?" rispose Octavia pronta ad attaccare la mora in qualsiasi momento.

Cominciò una discussione che coinvolse tutte e con la mia poca pazienza fermai il tutto con un urlo. Si voltarono verso di me rimanendo in silenzio.

"Ora basta!" dissi.

"Non mi interessa delle vostre stupide domande. Non mi interessa se state cercando di fregarmi o meno, questa è la mia politica, sono i miei valori e tali devono rimanere!"

Sentendo le mie parole, vidi Clarke abbassare il volto delusa. Notai la sua reazione.

"Heda?" questa volta Indra passò in primo piano cercando di difendere nuovamente le due.

"Non c'è possibilità che si possa mantenere l'alleanza tra i grounder e gli skypeople?" mi chiese quasi come se volesse a tutti i costi che io rispondessi di si. Mi pregò con i suoi occhi.

Esitai per poi rispondere con decisione:

"Non ci sarà mai quest'alleanza. Gli skypeople sono i nostri unici nemici e niente ormai potrà fermarmi!" mantenni il mio volere.

Questa volta vidi Clarke tornare a squadrare il mio viso piuttosto provata.

"Perché dici questo senza nemmeno conoscerci?" La vidi reagire davanti le mie parole.

"Hai ragione, non vi conosco!"

"Eh allora perché sei convinta che noi siamo una minaccia?"

La sua domanda mi spiazzò e mi fece riflettere.