Capitolo 28

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ALYCIA:

Quella mattina di fine Agosto partimmo molto presto. L'appuntamento era fissato per le 6:30 in aeroporto di fronte al Gate di partenza. Mi sarei dovuta vedere con Colman ed i rispettivi manager.

A causa del freddo mattutino indossai una felpa un pochino larga e un paio di leggins neri accompagnati dal mio solito paio di scarpe da ginnastica. Avevo deciso di affrontare il viaggio nella comodità più assoluta. Ero felice ma nello stesso tempo dispiaciuta per come io ed Eliza ci eravamo lasciate.

Tolsi le cuffie dalle orecchie e le posai intorno al collo, poi mi apprestai ad uscire dal Taxi, in attesa delle mie valige. Una volta preso tutto l'occorrente entrai in aeroporto e superati i controlli mi avviai nel settore D per la partenza verso Londra. Durante il tragitto mi riconobbero alcune fan e con molta gentilezza sorrisi a loro firmando qualche autografo e scattando delle foto. Mi ringraziarono riempiendomi di parole dolci e per un po' mi risollevarono il morale facendomi non pensare a quella donna che tanto mi tormentava.

Tornai a percorrere quei tapis roulant lungo i corridoi circondati da delle vetrate e per un attimo rimasi ammaliata dalla vista dei grandi aerei internazionali, pronti al decollo. Terminato quel tragitto raggiunsi la mia destinazione e da lontano riconobbi Colman con accanto altri due uomini. Notai che la mia manager non c'era.

"Ehi!" esclamai con un sorriso stampato sul volto, andando incontro al mio collega.

"Ehi, piccola!" Mi salutò Colman accogliendomi in un forte abbraccio. Si inclinò leggermente a causa della sua altezza, per afferrarmi con più sicurezza.

"Com'è andato il tragitto fin qui?" mi chiese premuroso all'orecchio. Ci staccammo ed io risposi che era andato tutto bene.

Incuriosita salutai anche il manager di Colman ed il mio nuovo accompagnatore.

"Salve Signorina Alycia, io sono il sostituto della sua manager che purtroppo non è potuta essere qui, spero che non le dispiaccia!" Mi disse allungando una mano in segno di conoscenza.

Gliela strinsi.

"Nessun problema! Il piacere è mio!" Sorrisi con educazione.

Fatte le presentazioni, il nostro volo riecheggiò per i megafoni dell'aeroporto e rispettando la fila ci addentrammo negli aerei.

Il volo in prima classe fu dotato di tutti i comfort. Per tutto il tragitto ascoltai musica, chiacchierai con Colman e gli altri sull'organizzazione dell'evento, vidi un film e mi addormentai.

La prima tappa fu Londra, una città che amavo molto.

Arrivati in hotel ci sistemammo nelle rispettive stanze e dopo una doccia e cambio dell'abito decisi di scrivere un messaggio ad Eliza.

A: "Il volo è andato bene, ora sono arrivata in albergo ma tra qualche ore ho le prime interviste. Tu come stai?"

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