Capitolo 25

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ELIZA:

Dal giorno in cui ballammo quella canzone sulla riva di una spiaggia, non riuscii più a togliermela dalla testa, la canticchiavo persino nei momenti di pausa. Era già da due settimane che eravamo tornate a lavoro e quei momenti li passai nell'ansia più assoluta. Realizzai che il giorno dopo Alycia, avrebbe lasciato quel set, per tornare in Messico e terminare le riprese di "FTWD". Ero terrorizzata dall'idea che Jason non le avesse risparmiato nemmeno l'ultima sera, ma per mia fortuna terminò di girare il pomeriggio stesso. Per l'occasione decisi di portarla in un posto speciale, un posto che avrebbe sicuramente tenuto nel cuore.

Non facevo altro che camminare avanti e indietro, pensando che per buoni 2 mesi non avremmo potuto vederci.

Deglutii presa dall'idea di non volerla lasciare andare, mentre attendevo che tornasse nella sua casetta per prepararsi. Il mese di Marzo era ormai alle porte, e la mia sciarpa, il mio giubbetto in pelle ed i miei jeans scuri, fasciavano come sempre il mio corpo, tenendomi al caldo. Il trucco nero e pronunciato circondava i miei occhi blu marino e le mie labbra erano coperte da un lucida labbra di colore neutro.

Il rumore dei tacchi dei miei stivaletti, inondavano quella stanza tanto da muoversi a seconda del mio umore. Cominciai a respirare affannosamente, e con fare nervoso afferrai il cellulare dalla tasca decisa di voler sbirciare la bacheca di Instagram. Il mio volto era illuminato solo dalla fioca luce che proveniva dallo schermo del telefono.

Ero nel buio più totale, pronta per uscire.

Per un attimo riuscii a calmare le mie ansie, guardando alcune foto buffe di animali, di Marie, del mio coinquilino e delle creazioni assurde realizzate da alcuni fan.

Improvvisamente mi arrivò un messaggio di Alycia che coprì l'intero schermo, avvisandomi che era pronta. Con un semplice gesto del dito, feci scorrere la casella facendola sparire completamente e una volta chiuso Instagram spensi il telefono. Lo misi in tasca insieme al mio pacchetto di sigarette, mentre con la mano destra afferrai la mia borsa a tracolla, dove solitamente mettevo il resto della mia roba.

Uscii dalla roulotte e senza far troppo rumore richiusi la porta con il solo pensiero di raggiungere la casetta di Alycia. Mi girai nella direzione della strada quando ad un tratto mi trovai davanti il volto di Nadia che mi guardava come se mi stesse pregando di rivolgerle qualche attenzione.

"Ehi, Nadia!" dissi, mettendomi una mano sul petto spaventata.

"Ciao! Scusami, ti ho spaventata?" disse, ed in effetti vederla lì, al buio non fu poi così tranquillo. Era a mani in tasca e non faceva altro che incrociare le gambe, imbarazzata.

In quel momento accennai un no con la testa, stranita dalla sua presenza.

"Stai uscendo?" mi chiese curiosa.

In quel momento provai una strana sensazione, dettata dall'idea che Alycia era ancora nella sua roulotte in attesa del mio arrivo.

Cominciai a guardarmi intorno un po' agitata.

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