CLARKE:
Tutto ciò che mi rimaneva da fare era fissare quelle coperte ancora sporche del sangue nero della mia nightblida. Ero sconvolta da ciò che avevo visto. Un'intelligenza artificiale estratta dal collo di quella giovane donna che poco prima avevo tra le braccia. Con ancora le lacrime che mi bagnavano il volto ripensai al momento in cui le mie labbra sfiorarono ripetutamente le sue, ancor prima che morisse. Tornai a piangere a singhiozzi mentre ancora assaporavo il suo sapore presente sulle mie labbra. Nel frattempo Murphy, faceva avanti indietro davanti ai miei occhi, preoccupato su come uscire da quella stanza. Nel momento in cui Titus portò via il corpo di Lexa, le guardie ci rinchiusero in quella stanza che ancora profumava di lei. Mi misi una mano sulla fronte e chiusi gli occhi cercando di assentarmi da ogni tipo di rumore. Tornai al momento in cui vidi i suoi profondi pozzi blu velati di lacrime e il suo tremore farsi strada lungo la mia pelle. Il desiderio di baciarci fu forte e voluto da tempo. Avevo sempre avuto paura di farmi avanti perché non volevo che i doveri s' immischiassero con i sentimenti ma nel momento in cui dovetti salutarla non feci in tempo a guardare i suoi occhi color cielo, che l'afferrai per il collo e la baciai come se mi mancasse l'ossigeno. Avevo bisogno di lei.
Improvvisamente il mio fievole ricordo cominciò a dissolversi e un altro apparve nella mia mente. Lexa stesa sul letto agonizzante. Cercavo di fermare l'emorragia dalla sua pancia mentre lei con la poca forza che le era rimasta, teneva la sua mano pressata contro la mia.
Piansi di nuovo.
Mi disse di non avere paura, io non le diedi ascolto. Non volevo che morisse, ma quando fece l'ultimo respiro contro le mie labbra fu straziante per me. Più ripensavo al suo volto e più il mio cuore si fermava. Un altro singhiozzo fece strada verso un ricordo ancora più definito. Titus girò il corpo di Lexa di schiena, e vederla trattata in quel modo, mi provocò rabbia. Nel momento in cui quell'uomo, l'uomo che per un futile errore aveva sparato a Lexa, scostare i capelli ondulati e morbidi della Commander, scoprì un tatuaggio che Murphy chiamò "simbolo sacro". In quel momento i miei singhiozzi cessarono e la mia mente si concentrò su quel chip che poco prima era vivo dentro di lei. Mille domande inondarono i miei pensieri e nemmeno ad una ricevetti risposta.
Ad un tratto vidi Murphy avvicinarsi verso di me e cominciò a scrollarmi chiamando a voce alta il mio nome. Lo vidi leggermente appannato a causa della mia trans ancora in corso.
"Clarke? Clarke!" mi chiamò il mio amico con il volto semi coperto da ferite. A causa di quei traumi non riuscii a capire nemmeno le sue espressioni facciali.
Mi scrollò nuovamente cercando di svegliarmi.
"Andiamo Clarke! Lo so che è dura per te, ma dobbiamo trovare il modo di uscire da qui. Se non ce ne andiamo subito verremmo sicuramente incolpati della sua morte!"
Cominciai a riprendere a poco a poco lucidità.
"Clarke!" urlò di nuovo e io mi svegliai.
Il mio volto era completamente stanco e bagnato di lacrime salate, e torva fissai gli occhi celesti del mio amico e quasi mi ricordò di nuovo quelli di Lexa.
"Ti prego Clarke! Dobbiamo andare!"
Alle sue parole feci solo cenno di si con la testa e lui mi lasciò delicatamente le spalle. Cominciai a sbattere ripetutamente gli occhi e ripresa conoscenza mi guardai intorno ancora leggermente disorientata. Ogni cosa che guardavo della mia stanza mi ricordava lei.
Murphy però aveva ragione, dovevamo andare altrimenti saremmo stati uccisi.
Mi avvicinai verso la porta a vetro che Murphy continuava a prendere a calci. Con un gesto della mano lo scansai delicatamente e al mio tocco lui si fermò incuriosito. Osservai la porta e notai che un pezzo di vetro era leggermente rotto. Diedi una botta con il palmo della mano e mi tagliai. Del sangue rosso cominciò ad uscire attraversando l'avambraccio ma non ci feci poi così tanto caso. Pensai solo a quel sangue nero che ancora era tra le mie mani. Il suo sangue si mescolò con il mio e per un attimo la mia attenzione cadde di nuovo sulla mia pelle. Il colore delle mie mani cominciò a cambiare e un lieve sorriso apparve sul mio viso. Tornai a quel piccolo buco che avevo appena creato e con l'occhio mi avvicinai per vedere meglio cosa ci fosse dall'altra parte.
STAI LEGGENDO
Hope
FanfictionStoria Clexa/Elycia - Per chi non lo sapesse sono due personaggi della serie tv The100. Nella prima parte, la storia è incentrata su Clarke e Lexa subito dopo la puntata 3x07, nella seconda parte la storia cambia... Genere: Angst, Azione, Romantico ...