Amici [Capitolo VIII]

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Diana

Sospirai nuovamente, muovendo la punta nera della mia scarpa contro un sassolino, spostandolo a destra e a sinistra

Alzai lo sguardo sul parcheggio, trovando la stessa situazione di qualche secondo prima, vale a dire l'assenza di Luke Carter che sarebbe dovuto arrivare almeno da dieci minuti

Sentendo il mio nome da una voce femminile, sollevai il viso, salutando poi una mia compagna di corso e, quando tornai con gli occhi sull'area davanti a me, notai una macchina nera ormai a me conosciuta, intenta in alcune manovre

Dalla vettura, scesero un paio di gambe fasciate in dei jeans leggermente strappati, un addome scolpito nascosto da un maglioncino rosso e un viso praticamente perfetto, coperto in parte dagli occhiali da sole

Lo sapevo che avremmo dovuto indossare i jeans più aderenti, commentò il mio cervello che stava cominciando a trovare un accordo col mio cuore sull'argomento Carter

Il ragazzo cliccò sulle chiavi dell'automobile e si incamminò verso di me, mentre io ripetevo nella mia mente di tentare di mantenere un certo contegno per evitare le solite figuracce

-Non avevi lezione questa mattina? - domandai, indicando la sua vettura

-Ciao anche a te- commentò divertito, sollevando gli occhiali da sole per portarli sopra i suoi morbidi capelli tra i quali avrei tanto voluto passare le dita

Contegno, sì...

Lo guardai in attesa di una risposta e, dopo aver alzato gli occhi al cielo, posò una mano sul mio fianco per invitarmi ad entrare

-Ho fatto le prime tre ore, non ho resistito le successive due- rispose, mentre io ero ancora fin troppo concentrata sul piacevole formicolio nell'esatto punto che ancora stava toccando

-Allora, dove si trova questa biblioteca? -

-Primo piano- dissi, indicando le scale

-Dobbiamo finire almeno la prima parte del progetto, non siamo neanche a metà- continuai, voltandomi per un attimo verso di lui

-Okay capo, ma tra un'ora devo andare via- ribatté e di riflesso arrestai i miei passi sul pianerottolo del primo piano

Doveva correre di nuovo?

Era giovedì, tardo pomeriggio, magari facevano delle gare anche durante la settimana

Sarebbe andato tutto bene, vero?

Sollevai lo sguardo su di lui, fermo a qualche gradino di distanza e, al contrario di me, aveva un sorriso divertito sulle labbra

-Prima che la tua bella testolina impazzisca, non a niente a che fare con...- aggiunse, facendo un lieve cenno con la testa nella mia direzione

-Non stavo pensando a quello!- ribattei

-Dici? - domandò, incrociando le sue braccia possenti

Morsi il mio labbro inferiore, trattenendo malamente un sorriso colpevole e lo vidi scuotere la testa

-In realtà, avrei bisogno del tuo aiuto-

Inclinai appena la testa, osservandolo incuriosita

-Mia sorella si è ricordata all'ultimo momento di una festa di compleanno di una bambina della sua classe. La signora che si occupa di lei non può venire oggi e perciò devo accompagnarla io...-

-Sono sicura che il cappellino colorato ti starà benissimo- commentai, ricevendo un'occhiata divertita da parte sua

-Dicevo Diana... mi servirebbe una mano per comprarle qualcosa-

Ti odio e ti amo [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora