Epilogo [Parte 2]

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Dieci anni dopo il matrimonio di Caroline e Liam

Diana

-Ryan, Elly, a lavare i denti- richiamai le mie due piccoli pesti, distraendole dal film che stanno vedendo

-Aspetta mamma, tra poco è finito- ribatte mia figlia, con una vocina dolce

-Cinque minuti, domani c'è scuola- ricordo ad entrambi, ricevendo un lamento come risposta

Guardando i due gemellini che hanno riempito di gioia la vita della famiglia Carter cinque anni fa, non posso far a meno di sorridere

Flashback

-Hai un ritardo? -domandò la mia migliore amica

Annuii

-Fame senza controllo, seguita da nausee e visita continua del tuo bagno? -

Di nuovo segno di assenso

-E allora cosa cavolo stai aspettando per fare un test di gravidanza? -chiese sarcastica, pulendo poi la piccola bocca del dolce Jackson Reed, il loro primogenito

Rimasi incantata ad osservare la tenerezza di quella scena, che quasi dimenticai di risponderle

-Diana? - mi richiamò infatti Caroline

-E se mi sbaglio di nuovo? Non voglio vedere negativo- ammisi, stringendo le mani all'altezza del grembo

-Quindi vuoi aspettare di diventare una mongolfiera, così potrai dire: sì, sono incinta?- mormorò divertita

Mi strappò un sorriso, sapevo che aveva ragione ma non ci riuscivo

Era da quasi un anno che io e Luke stavamo provando ad avere un bambino ma, per il momento, niente di niente

-Te l'ho detto: ci stai pensando troppo. Lo stress di certo non aiuta-

Sospirai, annuendo

-Bene, ora alzati. Andiamo a comprare un test- mormorò decisa

-Non ho la macchina, ricordi?-

Luke era dovuto andare fuori città per seguire un corso d'aggiornamento

-Ci penso io- disse, alzandosi per invitarmi a prendere tra le braccia il mio nipotino

Prese il suo cellulare, componendo un numero di telefono

-Chi stai chiamando? -domandai, ma mi fece cenno di aspettare

-Liam, dovresti venire a prendermi da Diana... devo comprare un test di gravidanza... no idiota, non è per me- ridacchiò, coinvolgendo anche me

-Non dirgli nulla, è ancora tutto in forse... va bene, ti aspettiamo qui- concluse, dedicandomi un'occhiata soddisfatta

-Niente più scuse- aggiunse

-La tua mamma è davvero una grande, vero? -domandai al piccolo che avevo tra le braccia

Il piccolo emise qualche piccolo sbuffo, battendo le manine paffute

-Lo so, saresti persa senza di me- si vantò, facendomi ridere

Tra poco, avrei saputo la verità; sperando che fosse bella quella volta

***

Avevo tenuto gli occhi fissi per un paio di minuti su quel test, valutando se avessi le allucinazioni

Ti odio e ti amo [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora