Un quaderno [Capitolo 32]

1.7K 53 6
                                    

Diana

Aprii e chiusi gli occhi un paio di volte prima di abituarmi alla luce, seppur non molto forte.

La mia mano scivolò sul letto, trovando vuoto accanto a me; così feci leva su un braccio, così da ritrovarmi seduta, il tutto molto lentamente.

Ero pur sempre cosciente di essere sveglia da qualche secondo

Mantenni il lenzuolo vicino al petto, guardandomi intorno, per poi posare gli occhi sul letto sfatto, abbandonandomi così ad un sorriso

-Sei già sveglia- sentii la sua voce, così rivolsi lo sguardo verso di lui

Alzai le spalle, senza smettere di sorridere

-A che ora devi tornare da Caroline? -domandò, mentre camminava verso di me

-Verso le sei, sua madre è mattiniera- risposi, passandomi una mano tra i capelli così da sistemarli alla meglio

-Come ti senti? -chiese, infilandosi accanto a me sotto le coperte

-Mai stata meglio- mormorai, accarezzando il suo braccio con le ditacon le dita

In un attimo, il suo corpo era sul mio, mentre le sue labbra cercavano le mie in un contatto lento, prendendonci tutto il tempo per assaporarci a vicenda

-Sarà meglio cominciare a prepararmi- borbottai qualche attimo dopo, provando poi a muovermi invano

Luke mi rivolse un'occhiata furba, mantenendomi sotto di lui, un braccio attorno alla mia vita e la mano sul mio polso

-Devo ricominciare a morderti? -domandai divertita, ricordando una situazione simile accaduta la scorsa serata

-Non ci provare, ho ancora il segno- ridacchiò, sfiorandomi il collo con le sue labbra

-Ti sei preso la tua vendetta però- ribattei, sentendo una scia di brividi quando la sua bocca scese sulla mia spalla, proseguendo più in basso

-Così non... non ci tornerò più a casa di Caroline- ansimai, percependo il suo sorriso sulla mia pelle

Dopo un'altra sessione di baci, riuscii a sistemarmi così da poter andare da Caroline.

La città era praticamente deserta tanto che arrivammo a destinazione in poco tempo.

Avevo avvisato la mia migliore amica quando saremmo giusti a casa sua, così da evitare di suonare il campanello

Una volta scesi dalla macchina, aspettammo qualche secondo e, quando Caroline aprì la porta, sia io che Luke faticammo a non ridere per come si era presentata

-Ho talmente sonno che non sono neanche sicura che abbia aperto alle persone giuste, perciò non provate a commentare- borbottò, passandosi una mano tra i capelli e, scostandosi per farmi passare

-Ci vediamo dopo- dissi, voltandomi verso di Luke

Annuì, posando le labbra sulle mie, salutando poi Caroline

Seguii la ragazza fino alla sua camera, sistemandomi al lato destro del suo grande letto a due piazze.

-Domani mattina... anzi tra qualche ora mi racconterai i dettagli della vostra serata, ora torno a dormire- farfugliò, cadendo di peso sul cuscino

-Okay- ridacchiai, chiudendo gli occhi nel tentativo di riposare

Appunto, tentativo

Il risultato fu che mi rigirai nel letto, rischiando anche di cadere se non mi fossi aggrappata al piumone

Ti odio e ti amo [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora