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Il braccio steso della statua di Augusto sembrava indicare un punto lontanissimo nel buio della notte.

Alcune gocce indugiavano sotto l'arto in bronzo dorato.

Fino ad un paio di ore prima correvano e si univano in un rivolo prima di cadere al suolo.

In effetti aveva piovuto tanto quella notte, a Roma.

Lo si capiva dai tetti bagnati e dalle gocce che continuavano a cadere dall'alto delle insulae, per morire con cadenza regolare sul bordo dei marciapiedi.

Non era ancora l'alba, l'aria era fredda e umida; i pochi passanti, avvolti in cappe e mantelli, rasentavano frettolosamente i muri quasi fossero ombre che scivolavano via.

Cercavano di evitare le ampie pozzanghere dei vicoli passandoci di lato o saltandole.

Louis era tra questi passanti.

Proseguiva a ritmo sostenuto, come se fosse in ritardo per un appuntamento.

Finiva spesso in piccole pozze, l'acqua sporca penetrava nei suoi sandali e fuoriusciva fangosa tra i lacci e le dita dei piedi.

Eppure il ragazzo sembrava non curarsene, dato che qualcosa occupava febbrilmente la sua mente, un'ansia che bruciava nel suo sguardo.

Svoltato un angolo, l'uomo si buttò all'improvviso nella rientranza di un portone...giusto in tempo per non essere travolto da un pesante carro che era passato velocemente e l'aveva schivato per un pelo.

Louis fece un sospiro, uscì dal portone e riprese il cammino.

L'aurora cominciava a rischiarare il cielo ed ormai era quasi arrivato a destinazione.

Rallentò il passo perché più avanzava nella via, più aumentavano le persone attorno a lui.

Erano tutti in movimento, una folla che si spostava dirigendosi verso un unico punto, alla fine della via.

Lungo i lati della strada le botteghe stavano aprendo i battenti, come indicavano le lucerne accese che dondolavano sopra gli ingressi.

Tante popinae erano già piene di clienti e Louis ne vide molti appoggiati ai banconi che addentavano salsicce arrostite o focacce intinte nel miele.

Il ragazzo superò tutti quelli che incontrò e si infilò nella calca sempre più fitta, sollevando anche qualche protesta.

Cominciò a storcere il naso a causa di tutti gli odori che sentiva.

I vestiti della gente che lo circondava e, molto probabilmente anche il suo, erano intrisi dei profumi e degli olezzi degli ultimi ambienti in cui ciascuno era stato prima di recarsi in quella via.

C'era odore di olio di lucerna, di salsiccia arrosto, di cavallo, di legna bruciata, di cipolla non digerita, di tessuto bagnato dalla pioggia....

Louis, però, non ci fece più caso...era giunto a destinazione, era giunto al Circo Massimo.



Ciao a tutti,
spero che questa nuova storia vi piaccia.
Sono tornata alle origini, un racconto ambientata nel mondo antico...
Scrivo queste righe per dirvi che non aggiornerò più un giorno sì e uno no, ma due volte nell'arco della settimana e questo non solo per gli impegni con la scuola.
Diciamo che la voglia di scrivere mi ha un po' abbandonata.
Autopubblicare su Amazon è ormai diventato peggio di attraversare una giungla, ci sono un sacco di regole, di problemi e non ci sono riscontri.
I guadagni, che già erano minimi, adesso sono irrisori e la gente legge sempre meno.
Almeno i miei racconti, poi non so cosa succeda agli altri autori.
Ovviamente non scrivevo solo per i guadagni, ma vedere che solo una persona legge il tuo libro è davvero triste.
Quindi penso proprio che la mia avventura su Amazon si concluderà.
Ho ancora due libri abbozzati che forse nei mesi prossimi concluderò e pubblicherò, ma mi deve tornare la voglia.
Non abbandonerò invece Wattpad, anche se questa piattaforma non è più quella di quando ho iniziato a scrivere.
I commenti sono sempre meno, le frasi di supporto anche e non  lo dico perché mi interessa solo il numero di stelline ricevute.
Mi interessa sapere se la mia storia piace, se incuriosisce, se conquista, se, una volta conclusa, ha lasciato qualcosa...
Questo mi interessa.
Però qui trovo comunque l'affetto di tutti i lettori che mi seguono.
Quindi vi garantisco che continuerò a pubblicare su Wattpad e non vi lascerò.
Certo, le pubblicazioni saranno di meno, ma ci saranno sempre, al mercoledì e al sabato.
Spero che possiate capirmi.
E se mi sforzo di continuare a scrivere è solo per l'affetto che trovo in voi.

Ad amorem currere ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora