Ad amorem currere ( Larry Stylinson )

29.

Louis ed Harry erano seduti, uno di fronte all'altro, al tavolo della cucina.

" Allora, cosa devi dirmi?" chiese il ragazzo dagli occhi blu.

" Non correrò più, ho deciso di smettere " rispose l'auriga.

" Lo sapevo, poche ore fa ho sentito degli uomini che ne parlavano in strada"

" Era una decisione che dovevo prendere, una decisione difficile, ma giusta "

Louis si sporse sul tavolo e guardò Harry negli occhi.

" Non girare intorno a ciò che devi dire, fallo e basta.
Anzi, ti risparmio il lavoro e ti aiuto io! Tua moglie ha scoperto di aspettare un bambino e ti ha imposto di lasciare Roma, per andare in una bella località di mare. Tu, da bravo cagnolino quale sei, hai subito scodinzolato e hai ubbidito agli ordini.
Adesso sei qui per dirmi che non potrai più venire da me e dal bambino...mi sbaglio, forse?"

Harry sospirò e rispose:

" La sera che io e Clodia siamo stati da te mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che razza di vigliacco sono.
Quando siamo arrivati a casa, lei mi ha fatto una scenata e urlava come una matta e io non ce l'ho fatta più.
Il mattino dopo le ho detto che volevo il divorzio e così è stato.
Clodia ha accettato subito, molto probabilmente si era già stancata di me e, ovviamente, la colpa della fine del matrimonio è ricaduta su di me.
Suo fratello maggiore, il tutore del suo patrimonio, ha preso come scusa il fatto che ho avuto un figlio con te e che non la rispettavo.
Infine, come ultima conseguenza, il proprietario della mia scuderia mi ha sbattuto fuori e questo è quanto "

Louis lo osservò intensamente e chiese:

" Ma cosa c'entra il tuo lavoro?"

" Il fratello di mia moglie ha investito grosse somme di denaro nella squadra blu e il matrimonio con me era parte del contratto. Ha preteso che venissi mandato via, nel momento in cui ho voluto il divorzio ".

" Harry....perché sei venuto qui, allora?" chiese il ragazzo dagli occhi blu a bassa voce.

" Io voglio cambiare città, Louis, andarmene da Roma e vorrei diventare una persona matura e prendermi le mie responsabilità.
Lo so che tu hai la tua casa, il tuo lavoro e che io non ti servo, ma a me piacerebbe provare a stare davvero con te e con il bambino..
Quindi ti chiedo, vieni via con me?"