25.

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Harry corse a chiamare l'ostetrica e, quando tornò nella casa di Louis con la donna, trovò il ragazzo sdraiato nel letto, bagnato di sudore.

Prima che potesse fare qualsiasi cosa si sentì afferrato ad un braccio e si ritrovò due occhi azzurri che lo fissavano spaventati.

" Per favore, non andartene, rimani qui solo finché non è nato. Ti scongiuro non lasciarmi da solo ad affrontare tutto questo....ti prego..."

Harry annuì e, in pochi istanti, si ritrovò ad assistere la donna nel suo lavoro.

Quando vide il bambino uscire dalla pancia di Louis una lacrima gli scese sulla guancia e, nel momento in cui lo sentì piangere, il suo cuore cominciò a battere furiosamente.

L' ostetrica diede il neonato in braccio ad Harry, non appena l'ebbe privato della placenta in cui era stato per nove mesi e si occupò di Louis.

L'auriga osservò il piccolo e notò con un sorriso che era un maschietto, un bellissimo maschietto con tanti ricci in testa, solo più chiari dei suoi.

La donna rimase nella casa ancora alcuni istanti, poi se ne andò dicendo che sarebbe tornata il giorno dopo a controllare il padre e il piccolo.

Quando se ne fu andata, Harry mise in braccio a Louis il neonato e disse:

" È un bambino bellissimo. È perfetto ...."

Il ragazzo dagli occhi blu strinse a sè il figlio e sorrise al riccio.

" È la cosa più bella che abbia fatto nella mia vita...l'unica cosa bella "

Harry sentì gli occhi riempirsi di lacrime, ma non disse nulla.

Rimase in silenzio per alcuni istanti e poi si alzò.

" È meglio che vada, ora. A casa si staranno chiedendo che fine ho fatto. Hai bisogno di qualcosa?"

Louis avrebbe voluto rispondergli che aveva bisogno di lui, aveva bisogno di lui, come ce l'aveva suo figlio.

Eppure non disse nulla, si limitò a scuotere la testa e a sussurrare:

" No, grazie, noi stiamo bene. Grazie per essere rimasto con me "

" Io...io non verrò più Louis, non posso farlo " ripetè ancora una volta l'auriga.

" Non ti ho chiesto di farlo, Harry, noi staremo bene. Torna pure alla tua vita "

Il riccio posò un'ultima volta lo sguardo sul suo bambino e sul ragazzo che l'aveva appena partorito.

Si voltò e uscì dalla casa, consapevole di stare facendo un'azione sbagliata, ma, nello stesso tempo, giusta per la sua esistenza e per la sua carriera.

Ad amorem currere ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora