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La quadriga rossa e quella azzurra erano così vicine che quasi si sfioravano e procedevano a forte velocità.

Ci fu, però, un'amara sorpresa...

La lotta in coda al gruppo aveva causato un incidente, due carri si erano capovolti, i cavalli si erano mescolati gli uni agli altri e saltavano imbizzarriti.

Nessun addetto alla pista era ancora riuscito ad arrivare sul luogo del disastro e solo uno dei due aurighi coinvolti, quello della squadra bianca tentò di calmarli.

L'uomo della scuderia azzurra giaceva, invece, per terra svenuto.

Poi alzò il capo, scuotendolo un po' e cercando di riprendersi, ma, attraverso gli occhi pieni di sabbia e di dolore intravide le due quadrighe arrivargli addosso.

Ebbe solo il tempo di coprirsi il casco con le mani...

Harry riconobbe il suo compagno di squadra e strattonò le briglia con tanta foga che Sagitta rantolò, ma obbedì all'ordine e il carro schivò l'uomo a terra di poco.

Il rosso, invece, non si fece scrupoli.

Di colpo vide aprirsi davanti a sè uno spazio, un'opportunità insperata.

Il pubblico lo guardò schioccare la frusta sui suoi cavalli e assistette sgomento alla tragedia.

L'auriga caduto venne travolto dai cavalli e il carro rosso sobbalzò, quando passò sul corpo e proseguì la sua corsa, lasciando esanime l'uomo che venne subito occorso dal suo collega della scuderia bianca.

L'uomo si inginocchiò e lo tirò su togliendogli il casco...era una maschera di sangue, ma era ancora vivo.

Tutto il pubblico fischiò e protestò, mentre i tifosi della scuderia rossa esultarono.

Il loro carro era tornato in prima posizione e proseguiva la corsa saldamente in testa.

Tutti i tifosi degli azzurri urlarono, invece, la loro disperazione e Louis si sedette con lo sguardo perso nel vuoto.

A questo punto Sagitta compì il suo capolavoro.

Aumentò le falcate e obbligò gli altri cavalli a fare lo stesso.

In una rimonta appassionante il carro azzurro raggiunse quello rosso.

Una volta appaiati Sagitta strinse un po', schiacciando gli avversari contro il muro.

Harry intuì al volo la strategia del cavallo e la seguì manovrando le briglie.

L'operazione riuscì, il carro rosso sfregò contro il muro di marmo e una delle sue ruote salì sulla superficie.

" Se prosegue così si ribalterà " urlò raggiante Louis.

L'auriga rosso frenò per evitare la tragedia ristabilendo l'equilibrio del suo carro.

Ormai le quadrighe erano appaiate in questo rush finale.

I due aurighi frustarono i cavalli, il pubblico era in piedi in visibilio...mancavano poche centinaia di metri al traguardo.

L'auriga rosso capì che la vittoria gli stava sfuggendo di mano e cominciò a frustare Harry con tutta la forza che aveva in corpo.

Erano sciabolate furiose che aprirono la pelle del ragazzo e scalfirono perfino il suo casco.

Tutto il circo urlò e protestò.

Come meteore impazzite i due bolidi sfrecciarono davanti alla tribuna imperiale.

Mancava pochissimo, solo qualche metro ed ecco che tagliarono il traguardo....

Harry lo tagliò per primo di poco, ma nettamente e forse era stato proprio Sagitta a passare davanti a tutti.

Il pubblico era in delirio, Louis gridò, esultò, ringraziò gli dei uno per uno e abbracciò tutti, compreso il suo vicino di posto, che rimase rigido e poi lo scansò con severità.

Louis non ci fece caso: aveva vinto un sacco di soldi e, finalmente, la sua vita sarebbe cambiata!

Ad amorem currere ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora