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La squadra azzurra partì bene, ma non da risultare prima, infatti era nel gruppo centrale, mentre la scuderia rossa, nel primo rettilineo, riuscì a posizionare in testa due dei suoi tre carri.

Era una bella ipoteca sulla vittoria perché adesso avrebbero potuto fare gioco di squadra.

Ogni scuderia metteva in campo tre carri e quello principale, nel caso della squadra azzurra quello guidato da Harry, veniva protetto dagli altri due con ogni mezzo e strategia.

Louis vide sfrecciare nel rettilineo sotto i suoi occhi dodici quadrighe dirette alla prima curva.

Era chiaro che non ci sarebbe stato spazio per tutti in curva, ma nessuno avrebbe ceduto e lo scommettitore intuì al volo che un incidente era inevitabile.

Arrivati alla curva i primi due carri Rossi riuscirono a prendere le traiettorie migliori tra le urla della folla assiepata sui gradini ad anello.

Immediatamente dopo arrivarono tre quadrighe che tentarono invano di stringere il muro per girare meglio.

All'interno c'era quella rossa che sembrava avere buone possibilità, ma la verde la premette sulla parete nel tentativo di soffocare il suo slancio, e in un disperato tentativo le tagliò la strada a pochi metri dalla curva.

I cavalli si disunirono, forse furono i primi a capire l'imminenza della tragedia.

Quelli lungo il muro, stretti contro la parete, si imbizzarrirono e saltarono sulla quadriga dei Verdi.

Per un attimo i cavalli si mescolarono, tanto che Louis non capì più a quale carro appartenevano.

Era un groviglio dal quale emerse improvvisamente in verticale uno dei due carri con il timone spezzato: si trattava di quello della scuderia rossa.

Louis vide chiaramente l'auriga aggrapparsi al legno della quadriga con il volto atteggiato in una smorfia di terrore, poi, però, scomparve in mezzo ai corpi dei cavalli.

La velocità era alta e l'incastro di carri e animali proseguì la sua corsa mortale.

L'auriga verde non riuscì a liberarsi dalla morsa e il suo carro venne trascinato in diagonale lasciando un profondo solco con l'unica ruota ancora al suolo, mentre l'altra, in alto, girava al rallentatore nel vuoto.

Tutti si alzarono in piedi e capirono che sarebbe accaduto qualcosa.

La ruota a terra che sosteneva tutto il peso del carro cedette con un colpo secco, la quadriga si impuntò nel terreno, si ribaltò e cominciò a rotolare su se stessa a velocità impressionante.

L'auriga verde venne schiacciato dal suo carro e rimase immobile sul terreno.

Le quadrighe successive, compresa quella guidata da Harry, riuscirono a schivare l'incidente.

Nessun auriga degnò di uno sguardo il collega a terra, faceva parte dei rischi...pensarono solo a proseguire la corsa.

Tutti fecero la prima curva senza incidenti.

Il tifo era alle stelle.

Ad amorem currere ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora