CAPITOLO 19

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Il profumo dei fiori appena sbocciati, il sole che spicca nel cielo azzurro, gli uccelli cantano, le api passano in fiore in fiore per estrarre il nettare, le farfalle volano tranquille, gli animali si risvegliano dal letargo e un venticello leggero muove le foglie degli alberi. Questa è la Primavera.

Quando mi svegliai erano le 6.30 del mattino e dopo aver fatto una colazione abbondante mi misi a studiare, perché dopo aver lasciato la scuola per cercare lavoro e per stare con le mie sorelle, iniziai a studiare per conto mio, facendo così non avrei dovuto lasciare sole le mie sorelle. Il tempo passò in fretta, si erano fatte le 11.30 e stavo ancora china sui libri quando Lila piombò in salotto come un uragano <<Dafne mi aiuti?>> <<Cosa ti serve?>> si sedette sulle mie gambe e posò il libro davanti a lei <<Non riesco a fare gli esercizi>> <<Quali sono?>> guardai il libro <<Questi>> mi indicò tre esercizi <<Devi disegnare le persone o la persona che ti sta più a cuore>> le spiegai <<E gli altri?>> <<Nel secondo devi disegnare cosa vorresti fare da grande, mentre nel terzo devi disegnare dove vorresti andare in vacanza>> chiusi il libro <<Grazie sorellona>> <<Vuoi che ti aiuti a disegnare?>> scese dalle mie gambe <<No! Devo imparare a fare da sola>> scappò via prima che potessi fiatare; ripresi a studiare, ma non feci ora a leggere la prima frase che Ariel venne da me <<Dafne posso una mela?>> <<Aspetta vado a prendertela>> mi alzai e andai in cucina, le tagliai la mela mettendola poi in un piattino di plastica, tornai da Ariel <<Tieni>> <<Grazie>> prese il piattino e anche lei, come Lila, tornò in camera, andai al tavolo e chiusi tutti i libri che ci avevo messo sopra, avevo capito che sarebbe stato impossibile studiare se ogni due secondi qualcuno mi interrompeva, infatti dopo neanche cinque minuti che chiusi i libri entrò Esmeralda con le valigie <<Dafne muoviti, il volo partirà tra un'ora>> Esmeralda finalmente aveva deciso di prendersi una vacanza, aveva deciso di passare una settimana in Spagna, quindi: sole, spiaggia, mare, cultura... insomma il lusso <<Si adesso andiamo>> presi le valigie e le caricai in macchina, Ariel e Lila ci raggiunsero <<Mi raccomando fate le brave e non fate arrabbiare Dafne ok?>> <<Ok>> le salutò poi salì in macchina <<Torno subito, voi fate le brave e non disturbate Roberto che sta riposando>> misi in moto e poi partimmo. <<Fai attenzione Dafne>> era da più di cinque minuti che mi ripeteva le stesse cose, era peggio di una mamma <<Dovrei dirtele io queste cose e non il contrario>> chiamarono il suo volo <<Sarà meglio che tu vada>> <<Ciao Dafne, ci vediamo tra una settimana>> <<Ciao>> ci salutammo e poi aspettai che il suo aereo decollasse, quando l'aereo ebbe spiccato il volo tra le nuvole decisi che sarebbe stato meglio tornare a casa, chissà le gemelline cosa avranno combinato durante la mia assenza.

Con mia sorpresa a casa trovai Jules che mi aspettava insieme alle gemelline <<E tu cosa ci fai qua?>> appoggiai la borsa sul tavolo del salotto <<Sono venuto a trovarti>> <<Avete fatto le brave?>> le guardai sospettosa <<Sono state bravissime signorina>> disse Roberto entrando in salotto con un vassoio di thè <<Grazie Roberto, ma tu dovevi riposarti non ti devi affaticare tanto>> <<Stia tranquilla, se sarò stanco andrò a riposarmi glielo prometto, adesso se voliate scusarmi andrei a fare la spesa>> sbaffai <<Va bene Roberto>> se ne andò <<Dafne possiamo andare a giocare con Hope?>> Ariel mi strattonò la maglietta <<Certo...dov'è?>> <<Nella camera dei giochi>> quando io e Esmeralda avevamo l'età delle gemelline i nostri genitori fecero una stanza tutta per i giochi che avevamo, ora la usano Ariel e Lila quando vogliono giocare, mi sedetti su una poltrona <<Andate però state attente>> <<Ok>> corsero su per le scale sparendo dietro alla porta della stanza dei giochi <<Come stai?>> chiese Jules dopo che rimanemmo da soli <<Bene... tu invece come stai?>> mi sedetti sulla poltrona <<Tutto bene>> <<Ieri mi sono divertita, è stato tutto così magnifico>> giocai con l'orlo del cuscino <<Concordo pienamente con te>> <<E' stata, secondo me, la festa di ballo più bella>> mi passarono davanti agli occhi tutte le immagini dei fatti accaduti la sera prima <<Qual è stata la parte che ti è piaciuta di più?>> si sedette sul bracciolo della poltrona dove ero seduta io <<Non saprei, è stato tutto magnifico>> <<Vuoi sapere qual è stata la mia di parte preferita?>> annuii <<E' stata quando ho potuto stringerti a me per ballare>> si avvicinò piano piano, stavamo per baciarci quando Lila entrò in salotto urlando <<Dafne...Dafne>> Jules si allontanò subito, io invece, mi girai verso mia sorella, ero tutta rossa in viso <<Cosa?>> <<Ariel non mi vuole far giocare con Hope>> <<Avete litigato per questo motivo?>> le sistemai la maglietta <<Si>> fece la voce da bambina <<Perché non andate a giocare sull'altalena? E' una bella giornata e non dovreste stare al chiuso>> <<Va bene>> salutò Jules poi andò in camera, sicuramente andrà a chiamare Ariel per giocare in giardino <<Forse è meglio che vada a casa>> si alzò Jules <<No ti prego resta...>> li presi la mano <<Devo fare alcune commissioni per i miei genitori>> <<Ah...>> ci rimasi un po' male, speravo in un'altra risposta <<Ti va di venire a cena con me questa sera?>> <<Non so Jules, a chi lascio Ariel e Lila? Di certo non posso lasciarle da sole>> <<Che problema c'è? Le lasciamo con i miei genitori>> propose <<Cosa? Con i tuoi genitori?>> <<Si certo...qual è il problema?>> <<I tuoi genitori avranno altre preoccupazioni, sicuramente non andranno dietro a delle bambine>> <<Tranquilla sistemo tutto io...Ci vediamo questa sera alle 6.30 a casa mia>> mi diede un bacio sulla guancia <<Ciao>> mi salutò <<Ciao>> ricambiai, dopo di che se ne andò. Vestito a fiori, lungo fino alle caviglie, copri spalle nero, sandali ai piedi e un trucco leggero, contornato da capelli sciolti, ecco come mi sono vestita per andare a cena con Jules <<Ragazze muovetevi!!>> si stavano mettendo le scarpe <<Arriviamo>> scesero le scale <<Forza in macchina che vi porto dai genitori di Jules>> <<E tu dove vai?>> mi misi la cintura di sicurezza <<Mettete la cintura...comunque esco fuori con Jules>> si allacciarono le cinture <<Mi raccomando fate le buone e non fate arrabbiare i suoi genitori ok?>> <<Va bene>> misi in moto e partii.

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