Mi svegliai con una coperta che mi copriva fino alle spalle, mi guardai intorno e vidi Jules al computer, mi avvicinai a lui senza farmi sentire e quando fui alle sue spalle potei vedere che stava controllando dei documenti, giustamente mi iniziai ad arrabbiare, insomma noi siamo in vacanza e lui deve continuare a lavorare anche quando avevamo finito tutto? Poi non dovrei arrabbiarmi? pensai <<Jules cosa ti avevo detto?>> lui fece un salto dallo spavento <<Dafne mi hai fatto prendere un colpo, ti dispiacerebbe non urlare?>> <<Non provare a cambiare discorso principino. Cosa stavi facendo?>> indicai il computer con dei file aperti <<Stavo controllando se erano arrivati altri documenti da controllare>> si arrese <<Jules ma facendo così non è una vera vacanza>> buttai le mani al cielo esasperata <<Hai ragione....Scusa>> <<Dai andiamo a fare una passeggiata così prendi un po' d'aria, è tutta ieri che sei chiuso in camera>> <<No Dafne scusa ma non me la sento>> <<Ti senti bene Jules?>> si portò le mani alle tempie <<Ho un po' di ma di testa>> mi avvicinai a lui e misi le labbra sulla sua fronte per sentire la temperatura <<Jules ma tu hai la febbre>> li misi la coperta sulle spalle <<Ti porto a letto>> <<Non voglio>> si lamentò <<Non fare il bambino e andiamo>> lo portai in camera e lo feci distendere sotto le coperte <<Ti porto qualcosa per far scendere la febbre>> andai a prendere la tachipirina nell'armadietto dei medicinali e presi un bicchiere con dell'acqua, tornai in camera e porsi tutto a Jules <<E' meglio che dormi adesso>> li rimboccai le coperte <<Scusami>> <<Perché?>> chiesi <<Prima la caviglia e ora la febbre, devo essere un peso per te>> sorrisi <<Tranquillo Jules per me non sarai mai un peso, sono felice di pendermi cura di te>> sorrise, li diedi un bacio sulla fronte e mi distesi in parte a lui addormentandomi. Non chiusi occhio tutta la notte, Jules mi tenne sveglia anche se lui non lo sapeva, non lo faceva apposta poverino, ogni mezz'ora si lamentava nel sonno e quando lo faceva cercavo in tutti i modi di farlo stare tranquillo, dovevo anche bagnare l'asciugamano che li avevo messo sulla fronte per farli scendere la febbre, come se non bastasse sudò come se fosse in una sauna. Erano le 11.30 <<Jules...Svegliati pigrone>> ma lui si girò dall'altra parte <<Jules vuoi che usi il metodo dell'ultima volta?>> si alzò di scatto mettendosi seduto <<No no sono sveglio>> risi <<Buongiorno dormiglione... come ti senti?>> <<Meglio grazie>> li passai il termometro <<Tieni misura la febbre>>; dopo 5 minuti me lo riconsegnò <<La febbre è passata, ma dovrai rimanere a letto per tutto il giorno>> constatai <<Devo proprio?>> disse facendo la voce da bambino <<Si devi proprio, scegli o letto o divanetto>> ci pensò un po' su <<Divanetto>> si alzò e se ne andò di là, io lo seguì, dopo di che lui era disteso che leggeva e io ero al computer che navigavo su internet.Era più o meno l'ora di cena quando Jules mi fece ordinare delle pizze dicendo di farcele portare in camera; dopo mezz'ora suonarono alla porta andai ad aprire e davanti a me c'era il ragazzo della reception <<E tu cosa ci fai qua?>> chiesi sgarbatamente <<Ciao anche a te bambolina. Ti ho portato le pizze>> alzò i cartoni delle pizze <<Bene lo hai fatto...Ciao>> stavo per chiudere la porta quando lui mise un piede in modo da tenerla aperta <<Come siamo acide bambolina, che ne dici se andiamo a divertirci?>> stavo per rispondere quando ci pensò una voce proveniente da dietro di me <<Mi dispiace ma lei non va da nessuna parte, soprattutto con te>> mi girai e dietro di me c'era Jules con le braccia incrociate appoggiato alla mensola del corridoio, se uno sguardo potesse uccidere questo tizio sarebbe già nell'oltretomba pensai <<Stai ancora con questo?>> chiese il ragazzo <<Si...Hai qualche problema?>> lo fulminai con lo sguardo <<Secondo me non state veramente insieme>> <<E tu chi sei per dirlo?>> stavo iniziando a innervosirmi <<Bambolina sono più che sicuro che non state insieme veramente>> mi sfidò <<Senti non so chi tu ti creda di essere ma non hai il diritto di mettere i bastoni tra me e la mia ragazza>> Jules mi strinse da dietro, io appoggiai la testa sul suo petto sentendomi al sicuro, il ragazzo ci guardò <<Dimostratemelo>> <<Come ti chiami?>> domandai <<Marco>> rispose strafottente <<E sentiamo come dovremmo dimostrartelo Marco?>> ero un po' spaventata a quello che poteva domandarci di fare insomma in realtà non eravamo veramente una coppia <<Semplice, dovete rispondere a delle domande e poi vedrò cosa farvi fare per il test finale>> entrò senza permesso <<Certo accomodati pure>> dissi sarcastica, si accomodò sulla poltrona, noi ci sedemmo difronte a lui, ci mettemmo vicini e poi Jules mi prese la mano e mi sorrise, ricambiai senza esitazioni <<Bravi il primo test lo avete superato>> ci girammo verso di lui <<Cosa?>> <<Nel primo test volevo vedere come vi sareste seduti sul divanetto quando avevate un ospite o semplicemente come vi saresti comportati abitualmente>> lo guardai confusa <<Vuole dire che abbiamo superato il test perché ci siamo seduti vicino e perché ci teniamo la mano>> mi spiegò Jules <<Ah ok ho capito>> <<Passiamo alle domande...Quando vi siete conosciuti?>> in contemporanea dicemmo <<Da 4 anni>> e <<Da 5 anni>> <<4 o 5 anni?>> <<Beh vedi ci siamo conosciuti 4 anni fa ma tra poco saranno 5>> rimediai <<...Capisco e da quanto state insieme?>> <<Beh>> iniziai <<Più o meno da 3 anni e mezzo>> finì per me Jules <<Come vi siete conosciuti?>> Jules stava per parlare ma Marco lo interruppe <<No! Voglio che parli lei>> mi indicò, deglutì <<Ci siamo conosciuti all'università e dall'ora non ci siamo più lasciati>> sospirai <<Dafne per caso sei nervosa? Cosa c'è? Hai paura che scopra che non state veramente insieme?>> <<No Marco non mi preoccupa quello, il fatto è che non mi piace che la gente ficchi il naso nella vita privata degli altri>> li lanciai uno sguardo pieno d'odio, Jules mi massaggiò la mano con il pollice per farmi calmare e ci riuscì <<Adesso se non ti dispiace potresti finirla con questa stupidaggine?>> chiese il ragazzo seduto in parte a me <<State tranquilli è finito>> <<E?>> lo incitai a proseguire <<L'avete superato>> tirai un sospiro di sollievo <<Ma...>> mi bloccai <<Dovete passare il test finale>> sbiancai <<Ovvero?>> chiese il biondo al posto mio <<Dovete baciarvi>> <<COSA?>> gridai <<Si bambolina dovete darvi un bacio>>; stavamo discutendo per quella cosa che dovevamo fare quando Jules mi chiamò <<Amore>> quando disse quelle parole mi sentì amata veramente <<Dimmi>> si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò <<Tranquilla, lo facciamo così lui se ne potrà andare e non ci darà più fastidio>> annuì, presi la sua maglia a pugno e lo avvicinai a me, lo guardai negli occhi chiedendo il consenso, mi sorrise quindi azzerai le distanze risentendo il sapore delle sue labbra, quanto mi erano mancate quelle labbra morbidi e dolci <<Ok può bastare ho avuto la prova che voi due state veramente insieme>> ci staccammo e ci girammo verso Marco <<E' meglio che vada>> <<Si forse è meglio>> concordò Jules <<Ciao bambolina>> mi salutò e se ne andò via. Dopo che Marco se ne andò io me ne andai in camera e mi distesi sul letto, dopo poco lo sentì abbassarsi, segno che anche Jules era venuto a dormire <<Notte Jules>> <<Notte Dafne>> ci augurammo la buona notte e poi mi addormentai sognando quelle labbra morbide sulle mie.
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Il canto del cuore
RomansaDafne Black è una diciottenne che vive con le sue tre sorelle: Esmeralda, la maggiore, Lila e Ariel, le due gemelline più piccole. Dafne dopo una tragica perdita deve badare alle sorelline insieme a sua sorella maggiore, ad aiutarle però c'è Roberto...