CAPITOLO 20

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Il suono delle onde che si infrangevano sulla riva, l'odore di salsedine e il vento che scompigliava i capelli, queste sono le prime cose ho senito quando misi piede sulla spiaggia, esatto Jules mi ha portato al mare, il tramonto era spettacolare <<Vieni>> mi porse la mano, gliela presi e ci incamminammo lungo un tragitto segnato da delle candele accese <<Hai fatto tutto questo?>> <<Questo e altro>> ci fermammo davanti a un tavolo apparecchiato per due, tutto pronto per una cena romantica <<Ti piace?>> mi spostò la sedia in modo che potessi sedermi <<E' magnifico>> si sedette davanti a me, con un cenno della mano Jules chiamò un cameriere che ci servì la cena <<Anche un cameriere?>> <<Non poteva mancare>> brindammo <<Hai pensato proprio a tutto>> <<Vedrai dopo cosa ho preparato per te>> non dissi più niente e mi misi a mangiare.

Dopo aver chiacchierato un po' ci alzammo da tavola e andammo a fare una passeggiata nel bagnasciuga, presi una conchiglia <<Sbaglio o avevi detto che c'era qualcos'altro?>> <<Vedi quelle candele poste in modo da indicare un sentiero?>> me le indicò <<Si>> <<Seguile e troverai la sorpresa>> si girò <<Tu non vieni?>> <<Devo fare prima una cosa...ti raggiungo appena finisco>> <<Ma...>> <<Fidati di me>> mi baciò la fronte e poi se ne andò, sbuffai e mi incamminai per il sentiero di candele. Seguendo il sentiero sono arrivata alla fine, dove, ai miei piedi c'era un cuscinetto con sopra una busta dove c'era il mio nome, così mi inginocchiai e la presi tra le mani, già dal nome capii che l'aveva scritta Jules, aprì la busta e tirai fuori il foglio, lessi con il cuore che batteva a mille –Dafne, ci conosciamo da un anno, più o meno, passiamo molto tempo insieme: tra il lavoro, le feste, gli eventi accaduti, ecc. Quando sei entrata in coma, dopo essere venuta a cena con me, mi sono sentito morire, il mondo mi è crollato addosso, eri là in quel maledetto lettino che lottavi tra la vita e la morte, io non potevo fare nulla, potevo solo guardarti lottare per la vita proprio come una guerriera, sì proprio così, tu sei una guerriera. La più forte e bella che io abbia mai visto, ed è proprio per questo che mi sono innamorato di te! Mi sono innamorato della Dafne dolce, sensibile, romantica, che darebbe la vita per gli altri, Dafne tu non sei una persona qualunque, tu sei speciale. Dafne io non saprei cosa sarebbe il mondo senza di te, so solo che io dal primo momento che ti guardai negli occhi mi innamorai di te, so che ogni giorno che passa vorrei baciarti e stringerti a me e non lasciarti più andare. Dafne TI AMO!! Mi hai fatto amare qualsiasi cosa di te, persino i tuoi difetti e so che questo amore non potrà mai andarsene perché noi siamo destinati ad amarci per sempre. Ora che ne dici di andare oltre la tenda che si trova davanti a te e scoprire la tua sorpresa? Ti aspetto. Jules- ho le lacrime agli occhi, mi alzai e superai la tenda che stava davanti a me. Un tappeto di rose poste in modo tale da formare un cuore, al centro c'era Jules, mi sorrideva <<Jules>> le lacrime scendevano come una cascata, mi avvicinai <<Dafne vuoi essere la mia ragazza?>> non ci pensai un secondo in più e buttai le braccia dietro il suo collo e lo baciai <<Ti prego dimmi che non è un sogno>> <<No piccola, non è un sogno>> mi asciugò le lacrime <<Ti amo>> confessai arrossendo <<Anche io>> ci sorridemmo <<Andiamo a casa?>> domandai, lui annuì, mi porse il braccio e io mi ci aggrappai, dopo di che andammo alla macchina per andare a casa di Jules. Mi prese per mano ed entrammo in salotto, c'erano i suoi genitori seduti su delle poltrone, mentre le mie sorelle dormivano sul divano <<Jules...Dafne siete tornati>> ci accolse sua madre <<Come si sono comportate? Vi hanno forse creato problemi?>> le guardai con tenerezza, quando dormivano sembravano due piccoli angeli <<Sono state bravissime>> lasciai la mano di Jules e mi andai davanti al divano <<Dafne possiamo chiederti un favore?>> parlò Orlando posando il libro sul tavolino <<Certo chiedete quello che volete>> <<Che ne dici di darci del "Tu"?>>  <<Non credo sia opportuno>> <<Dafne tesoro, sei la fidanzata di nostro figlio>> sua madre posò una mano sulla spalla del figlio che le sorrise <<Va bene ma... come avete capito che ci siamo fidanzati?>> <<Si vede dai vostri sguardi che vi amate più di qualunque altra cosa>> <<Grazie>> sussurrai, lei mi sorrise <<Dafne forse è meglio che vi accompagno a casa... si è fatto tardi>> disse Jules <<Si>> mi inginocchiai e svegliai le mie sorelle <<Ariel...Lila svegliatevi, dobbiamo andare a casa>> piano piano aprirono gli occhi <<Dafne>> dissero <<Venite torniamo a casa>> presi Lila in braccio <<Jules puoi prendere Ariel?>> lui si avvicinò e la prese in braccio <<Dafne perché non dormite qua?>> propose Caterina <<Non so...>> <<Non credo sia il caso che torniate a casa adesso e poi le tue sorelle sono stanche, non sarebbe giusto svegliarle>> le guardai, si erano addormentate di nuovo <<Non vorrei creare disturbi>> <<Niente disturbi...Jules potate Ariel e Lila nella camera degli ospiti>> <<Grazie>> Orlando si avvicinò alla moglie <<Cara andiamo?>> <<Si>> <<Buona notte>> li salutai <<Notte>> ci salutarono, dopo di che andarono a dormire; mettemmo a letto Ariel e Lila, diedi a loro un bacio sulla fronte e poi uscimmo chiudendoci la porta alle spalle <<Sei stanca?>> mi prese la mano <<Si>> sbadigliai <<Vieni>> mi prese in braccio e io per la sorpresa lanciai un piccolo urletto <<Jules ma che fai?>> <<Shh o sveglierai tutti>> mi portò in una camera, mi mise giù <<Benvenuta nel mio regno>> <<E' la tua camera?>> la camera è tutta in ordine, non c'è nessun oggetto fuori posto <<Ti piace?>> <<Si, non pensavo che fossi così ordinato>> mi fece la linguaccia <<Tieni, puoi cambiarti in quel bagno>> mi porse dei vestiti <<Grazie>> andai in bagno, chiusi la porta e mi cambiai. Quando tornai in camera trovai Jules sotto le coperte <<Ti stanno bene i miei vestiti>> mi infilai sotto le coperte <<Non potresti metterti una maglia?>> è a torso nudo e la mia concentrazione è andata a farsi benedire <<No sto comodo così>> mi baciò <<Buona notte>> lo ribaciai <<Notte piccola>> mi abbracciò e stando così ci addormentammo.

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