Quando mia sorella Esmeralda tornò dal suo viaggio e scoprì che io e Jules stavamo insieme era contentissima, ovviamente lo ha anche avvertito dicendogli che se mi avrebbe fatto del male l'avrebbe pagata cara. Jules praticamente vive a casa mia,tornava a palazzo solo per il lavoro e per i genitori, ogni giorno che passiamo insieme ci innamoravamo sempre di più.Mi svegliai con la luce che filtrava dalla finestra, sicuramente Jules aveva tirato le tende delle finestre, mi alzai e mi andai a fare una doccia per rinfrescarmi; quando finì mi vestì con una canottiera bianca con sopra disegnati dei fiori, dei pantaloncini beige a vita alta e le mie amate All Star; scesi e andai in salotto, come mi aspettavo Jules aveva preparato la colazione <<Buongiorno>> non appena mi videro Ariel e Lila mi saltarono addosso <<Auguri sorellona>> mi diedero un bacio e poi scesero dalle mie braccia <<Che giorno è?>> chiesi stordita <<<Dafne è il 2 Maggio...Non dirmi che ti sei scordata il giorno del tuo compleanno>> chiese Esmeralda <<Si>> dissi imbarazzata <<Tanti auguri sbadata>> mi abbracciò <<Grazie>> poi toccò a Jules <<Auguri principessa>> mi baciò <<Grazie amore>> li diedi un altro bacio <<Venite a mangiare piccioncini>> ci sedemmo a tavola e iniziammo a fare colazione <<Roberto?>> <<E' andato a fare la spesa, dovrebbe tornare a minuti>> in quel momento si sentì lo scatto della serratura, sulla porta del salotto comparve Roberto con delle buste in mano <<Buongiorno>> ci salutò <<Buongiorno>> ricambiammo <<Auguri signorina Dafne>> <<Grazie Roberto>> sorrisi, dopo di che lui andò a sistemare la spesa in cucina e noi finimmo di mangiare. Dopo aver lavato i piatti tornai in salotto <<Dafne vieni un attimo in giardino?>> mi chiese Jules, annuì e poi andammo in giardino <<Vedi Dafne...>> iniziò <<Non dirmi che te ne devi andare?>> chiesi allarmata <<No tranquilla>> tornai a respirare, non mi accorsi di aver trattenuto il fiato <<Continua>> <<Noi due stiamo insieme da due mesi>> <<Si...>> <<Io ti amo più di ogni altra cosa>> <<Anche io Jules ma perché stai dicendo così?>> mi prese le mani <<Volevo che tu ricevessi il mio regalo in privato>> mi mise un anello in oro bianco con incise le nostre iniziali sull'anulare <<Oh mio Dio Jules...ma è stupendo>> lo baciai <<Ti amo>> <<Ti amo>> ci abbracciammo <<Torniamo dentro?>> mi prese per mano <<Si>> ci incamminammo per tornare dentro casa. Quando entrammo in casa regnava il caos <<Roberto quel vaso va sotto la finestra>> urlò Esme, quel pover uomo corre avanti e indietro sotto ordine di mia sorella <<Esmeralda Diana Black cosa stai facendo?>> interruppi qualsiasi cosa stava facendo <<Sto preparando la tua festa di compleanno>> <<Ma non sarebbe meglio se facessimo la festa in giardino?>> <<Non ci avevo pensato... sei un genio sorellina>> mi baciò la fronte e poi tornò a dare gli ordini alle persone che aveva chiamato per allestire la festa <<E' pazza>> constatai <<Anche tu lo sei amore mio e poi lo sta facendo per te>> mi abbracciò da dietro <<Intanto grazie per avermi dato della pazza e poi faccio 19 anni e non serve tutto questo>> mi girai tra le sue braccia <<Lo so ma lei vuole che tutto sia perfetto>> mi baciò la fronte <<Com'è stata la tu festa dei 19 anni?>> tracciai il contorno del colletto della maglia <<Mia madre controllava ogni minimo dettaglio>> rise <<Era peggio di un cane da guardia>> <<L'ho fatto solo perché così avresti avuto una festa magnifica tesoro>> ci girammo e Caterina è sulla soglia della porta con un pacchetto in mano <<Caterina come mai sei venuta?>> sciolsi l'abbraccio con Jules e la invitai a entrare <<Volevo aiutare tua sorella a preparare la festa>> mi porse il regalo <<Tanti auguri>> mi diede due baci <<Grazie ma non serviva che si disturbasse>> <<Non dire sciocchezze tesoro, per noi è un piacere>> Caterina è sempre così gentile <<Orlando non è venuto con te?>> <<Tranquilla arriverà>> <<Va bene>> Esmeralda venne da noi come un uragano <<Dafne aiutami per favore, non posso fare tutto io>> <<Esmeralda calmati, adesso ti aiuteremo>> disse Caterina <<Oh ciao Caterina, scusi non l'avevo vista>> si scusò Esmeralda <<Tranquilla! Ora è meglio finire di preparare...gli invitati arriveranno a momenti>> prese alcuni addobbi e uscì in giardino <<Aspettate...quali invitati?>> chiesi bloccandomi <<Tutti i tuoi amici di scuola, tutti i tuoi parenti, tutte le persone che hai conosciuti ai balli e ovviamente noi>> ripose Jules posando un altro vassoio sul tavolo del buffet <<Ah ok.>> mi girai e vidi che eravamo rimasti solo noi due fuori <<Hai invitato anche Marco?>> lo vidi irrigidirsi <<Marco chi?>> fece finta di non conoscerlo <<Sai bene di chi parlo>> buttò lo straccio sul tavolo si allontanò, lo seguii, credo che si sia arrabbiato, <<Perché avrei dovuto invitarlo?>> stetti zitta, dovevo farlo sfogare prima e poi avrei parlato <<Avrei dovuto invitarlo così che ci provasse con te davanti a tutti, soprattutto davanti a me che sono il tuo ragazzo? Ci provava con te quando stavamo per finta insieme non immagino cosa farebbe adesso che siamo veramente fidanzati>> alzò la voca, mi dava le spalle <<Jules calmati>> <<Come posso rimanere calmo se tu mi nomini Marco?>> poggiai le mani sulla sua schiena <<Scusa>> portai le mani sulle sue spalle e lo feci girare <<Tu non sai cosa provavo quando quella settimana lui ci provava con te, ero tremendamente geloso e non potevo fare nulla>> <<Scusami Jules, lo sai che ti amo>> lo guardai con gli occhi che erano un po' lucidi, odiavo litigare con lui, mi sorrise <<Ti amo piccola mia>> mi prese in braccio, buttai le braccia dietro il suo collo <<Non mi piace litigare con te>> li spostai un ciuffo ribelle che li ricadeva sulla fronte <<Neanche a me piace litigare con te>> mi baciò <<Tornate a lavorare voi due...avete tempo per le coccole questa sera>> ci sentimmo urlare da Esmeralda, ridemmo e dopo che Jules mi fece scendere tornammo a lavorare.
La festa è stata magnifica, avevo ricevuto tanti di quei regali che dovrò fare una stanza solo per metterli. I regali più belli furono quelli delle mie sorelle, Ariel e Lila mi regalarono un disegno fatto da loro di tutta la famiglia, Esmeralda invece mi regalò una collana che un tempo era appartenuta a nostra madre. Tutti alla festa si divertirono, abbiamo cantato, ballato, riso e scherzato, insomma era tutto semplicemente fantastico. Si è fatto tardi così io e Jules ce ne andammo in camera mia <<E' stata una bella serata>> disse appena chiusi la porta, inizia a spogliarmi rimanendo in intimo <<Sì è stata proprio una bella serata>> andai in bagno a struccarmi, mi guardai allo specchio, notai una me diversa, avevo deciso di fare una cosa che mi avrebbe cambiato la vita per sempre. Tornai in camera e come sospettavo Jules era a letto che leggeva un libro, andai sul letto e mi ci sedetti sopra <<Jules?>> lo chiamai <<Mm?>> non staccava gli occhi dal libro, alzai gli occhi al cielo, mi misi a cavalcioni su di lui <<Dafne voglio leggere in santa pace, quindi spostati>> li presi il libro e lo buttai a caso sul comodino <<Ehi!!>> disse contrariato, iniziai a passare le mani sul suo petto scolpito da addominali <<Dafne cosa stai facendo?>> lo baciai per farlo stare zitto <<Fai l'amore con me Jules>> <<Cosa?>> mi fermò le mani <<Jules ho aspettato troppo, sono pronta. Io ti amo e voglio che ci uniamo ancora di più... senza di te io non sarei nessuno, ti amo troppo>> lo baciai ancora, mi spostai in modo da poter sussurrare al suo orecchio <<Fai l'amore con me>> lui in risposta mi prese per i fianchi e mi portò sotto di lui, cominciò a lasciare una scia di baci su tutto il viso, mi guardò <<Sicura?>> <<Mai stata più sicura>> iniziò a baciarmi in ogni angolo di pelle. Facemmo l'amore per tutta la notte, è stata la più bella in vita mia; i nostri corpi si fecero in uno solo, l'amore che provavamo l'uno per l'altro si intensificò, dal "io e te" siamo diventati un "noi".
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Il canto del cuore
RomanceDafne Black è una diciottenne che vive con le sue tre sorelle: Esmeralda, la maggiore, Lila e Ariel, le due gemelline più piccole. Dafne dopo una tragica perdita deve badare alle sorelline insieme a sua sorella maggiore, ad aiutarle però c'è Roberto...