Capitolo 38

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Ron

-Ehi Ron, tutto ok?-
Io sospirai -No, non è ok niente. Hermione non vuole capire che Malfoy non fa per lei-
-Amico lasciala stare. Se ama Malfoy devi fartene una ragione-
Sbuffai -Non capisci Harry! Lei non può amarlo. Non sono fatti per stare insieme, e io li separerò-
-E come, sentiamo-
Io sorrisi -Non lo so, ma ci riuscirò-
-Tu mi spaventi Ron-
Lo guardai -Fai bene amico, fai bene-

Dopo la lezione di Erbologia, mi diressi in camera.
Avevo due ore buca, e volevo dormire un po', così sarei stato più riposato che mai.
Però i miei sonni felici furono interrotti da una serpe in camera mia.
-Greengrass-
-Weasley-
La guardai male -Cosa vuoi?-
-La tua amata Granger sta "importunando" il mio futuro sposo. E voglio separarli-
Futuro sposo? Povero Malfoy...

-E come vorresti separarli?-
Lei sorrise malignamente -Con un incantesimo, caro Weasley-

***

Così, io e la Greengrass, il giorno dopo ci ritrovammo per accordarci per il piano.
Io e lei ci appartavamo in un posto dove Hermione e Malfoy si sarebbero incontrati facilmente.
Lei mi sorrise, segno che stavano arrivando.

-Ehi ma sta un po' più attenta!-
Hermione alzò lo sguardo preoccupata -Malfoy- dizse
Lui rise -Sì è il mio nome, ma non sciuparmelo grazie. Non voglio che venga pronunciato da una Mezzosangue come te-
-Ma Draco ma...- Aveva la voce rotta, rigata dal pianto. Si vedeva che stava per piangere, ma il suo inseparabile orgoglio Grifondoro glielo impediva.
Ecco cosa mi piaceva di lei, combattiva e forte.
-Oh ma sentila, mi chiama anche Draco, ma come è carina. Sparisci Mezzosangue, in questa scuola non c'è posto per persone come te-

-Ma che stai dicendo? Sei solo un idiota montato, figlio di papà-
Quando Hermione pronunciò quelle parole, sentii che era davvero ferita, e non so come, l'incantesimo non ebbe più effetto su Malfoy -Hermione...-
-No Hermione sta minchia. Non rivolgermi più la parola, basta. Sei un cretino, ecco cosa sei-
E scappò, probabilmente verso il Lago Nero, la Greengrass mi sorrise ma io non ricambiai, questo piano, anche se efficace, mi faceva sentire male.

Quando me ne andai da lì mi rifugiai di nuovo in camera, ma qualcosa di sconosciuto me lo impedì.
Così, senza neanche rendermene conto, trovai una stanza, che conteneva lo Specchio.
Era stato usato durante il primo anno per trovare la pietra.
Guardai dentro e vidi me stesso su un trono, pieno di soldi, fama e amore.
Di fianco a me c'era Hermione che mi sorrideva.

"Ti piace?" disse una voce.

"Chi sei?" ero spaventato, una voce senza corpo mi parlava. Non ero Harry Potter, non ero abituato a certe situazioni.

"Ma come, non lo sai? Beh te lo dirò, sono una persona, che possiede molti nomi, un mago molto potente, che vuole uccidere un mago, altrettanto potente"

"Lord Voldemort" sussurrai, ma inutilmente, perché Lui ascoltava.

"Esatto mio giovane amico"

"Non sono tuo amico"

La voce rise "Ma come, così mi offendi sai? Va beh, lascerò passare questa disgrazia.
Ora, Ronald, sono qui per proporti un affare"

"Che genere di affare?"

"Vedi le cose che vedi nello Specchio? Bene. Saranno tue.
Ma a una condizione"

Io, con gli occhi lucenti, sorrisi "Quale sarebbe?"

"Diventare Mangiamorte. Seguirmi, ubbidirmi"

Quando annuii, avevo appena firmato il patto con il diavolo, scelta che avrebbe cambiato totalmente la mia vita.

- - -

Ciaoooo, bene. Questo è il ricordo di Ron, di come è diventato Mangiamorte, e di voleva separare la nostra coppia.

Scusate se è corto, ma quando scrivo ricordi sono sempre corti. E scusate il ritardo.

Come andrà a finire?
Il male vincerà, o perderà?

Domanda:
Caldo o freddo?

~Giada Malfoy

Secret ||DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora