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Entro nella stanza 201.

Vittoria è distesa su un lettino ed è collegata a dei macchinari.

Non posso sopportare di vederla cosí.

Prendo una sedia e la metto a fianco del suo letto e mi ci siedo.

Le prendo la mano e la stringo.

L: "So che probabilmente non puoi sentirmi, ma devo parlarti di una cosa importante che non ho ancora avuto nè il tempo e nè il coraggio di dirti"
*Presi un respiro*
"Insomma, io TI AMO e ti ho sempre amata sin dal primo giorno che ti ho vista; non ci conosciamo da molto, anzi, ma io credo nell'amore a prima vista e questo lo è.
E poi non possiamo ignorare quello che è successo l'altra notte.
Quindi ti prego, svegliati, non sopporterei di vivere senza di te, per una stupida, mia, azione.
Ti prego, Vitto, svegliati"

Finito il mio discorso abbasso la testa e prego che lei si risvegli.

V: "Lore!"

Alzo la testa di scatto verso Vittoria, sento che pronuncia il mio nome e l'abbraccio stringendola come non avevo mai fatto.

L: "Finalmente sei sveglia" dissi con le lacrime agli occhi.
V: "Si, tranquillo, non ti libererai di me cosi facilmente" disse sorridendomi.
L: "Per caso hai sentito, insomma, quello che ho appena detto?"
V: "Ehm..posso farti una confessione?"
L: "Certo!"
V: "Mi ero già svegliata prima che tu arrivassi, ma i dottori volevano che riposassi un po, volevo sentire quello che avevi da dirmi, NON MI ODIARE, please :)"
L: "Vaffanculo brutta merda! Mi hai fatto prendere un colpo" dissi con intento scherzoso.
V: "Comunque anch'io"
L: "Anche tu cosa?"
V:"Anche io... TI AMO"

Avvicinammo i visi e ci baciammo.

STAY | Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora