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Mi hanno dato un camice, dei guanti e una cuffietta orrenda bianca e mi hanno portato nel lato sinistro della cucina.

Sono anche sfortunata, la cucina ha i vetri trasparenti per mostrare ai clienti come cucinano i cuochi;

Ma chi vuoi che venga qui che conosco, insomma ho solo qualche amica di Milano, le altre persone sono a me estranee quindi chissene frega.

E detta questa frase, mentre iniziavo a lavare i primi piatti lo vidi entrare nel locale con altri 4 ragazzi.

Lorenzo era venuto a cenare coi Mates proprio qui, anche se ci sono un miliardo di ristoranti di sushi a Milano.

Ma perchè capitano tutte a me! Porca troia!

..

Lorenzo si è seduto al tavolo con Sascha, Giuseppe, Ste e Surry, e il tavolo, per mia "fortuna" è esattamente davanti alla cucina, con i vetri trasparenti, soltanto per ricordarlo.

Ho troppa paura che mi veda, cosa penserebbe? Verrebbe da me? Lo direbbe ai suoi amici? Magari faremmo pace o forse mi odierebbe ancor di più per non avergli detto che lavoro qui, anche se non lavoro qui, ma lui potrebbe pensarlo!

Capo del locale: "Cambio di programma signorina"
V: "In che senso?"
CDL: "Abbiamo bisogno di lei ai tavoli"
V: "C-Come?"
CDL: "L'altro cameriere si è sentito male e una sola cameriera non basta, perciò si metta questo grembiule, prenda carta e penna e vada al tavolo 7 che ci sono 5 ragazzi che aspettano"
V: "M-ma una cameriera sola basta, io devo pulire i piatti, no?"
CDL: "Ma scusi, non è meglio prendere le ordinazioni piuttosto che lavare posate?"
V: "Ma io sto bene qui"
CDL: "Se non va subito a prendere le ordinazioni chiamo la polizia, lei non ha pagato, o non è così, signorina?"
V: "Agli ordini"

Dovetti obbedire.

STAY | Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora