19 giugno 2016
Ti ho rivisto.
Lo sapevo che ti avrei rivisto, non manchi mai a queste cene.
Ho indossato quel jeans che mi fascia meravigliosamente le forme, mi sono truccata bene, volevo che mi vedessi stare bene.
Mi hai salutata, nessuno se lo aspettava, ti hanno guardato tutti come se fossi matto. A me è mancato un battito.
Gioia ti ha chiesto di metterle un bicchiere di Coca, l'hai messo anche a me. Mi sono ritrovata il bicchiere tra le mani e ti ho guardato, eri imbarazzato.
Brutta stronza, l'abitudine.
Sono uscita a fumare, mi hai seguito.
‹‹Come stai?›› hai chiesto, bella domanda.
Non ho risposto, ho continuato a fumare.
‹‹Come sta tuo zio?›› ho cercato di sviare la conversazione, tu me l'hai lasciato fare.
‹‹Sta meglio, è tornato a casa venerdì›› cala di nuovo il silenzio, cosa si dice in certe situazioni?
Gioia ci raggiunge, comincia a raccontare i suoi anedoti sul sesso. Ridiamo. Tu cominci a raccontare i tuoi.
Rido.
Ma non c'è niente da ridere.
Rido.
Perché non posso fare altro.
Si comincia a parlare di come sia bello fare l'amore, io ti guardo, tu mi guardi.
Come sarebbe stato se avessimo fatto l'amore almeno una volta? Forse non mi avresti lasciata.
Non parlo.
Io non so com'è fare l'amore.
Tu non parli.
Di sesso ne hai fatto tanto, con sconosciute, amiche, sfizi di una sera.
Ma l'amore no.
Lo dici ancora ora, che la prima volta che avresti provato amore facendo sesso sarebbe stato con me. Ma non è successo, quindi non lo sai.
Probabilmente non lo sapremo mai.
Nessuno dei due amerà mai più qualcuno così tanto.
Io sicuramente no.
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Ed io non volevo più salvarmi da sola.
RomanceEmma e Gabriele si sono amati più di quanto fosse lecito, lui ha preso qualcosa da lei, lei ha preso qualcosa da lui e non saranno mai più gli stessi dopo la fine della loro storia. Emma e Gabriele si sono amati per due anni e quasi due mesi, fra al...