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Emma ha un passato tormentato alle spalle, ed è predisposta a guardare sempre avanti perché dietro troverebbe un panorama desolato.
Non si è mai sentita abbastanza, lei.
Per anni non avevano fatto altro che ripeterle che nessuno l'avrebbe amata mai, che avrebbe fatto meglio ad uccidersi perché al mondo non servivano persone come lei e alla fine ci aveva creduto.
Aveva amato un ragazzo una volta, e pensava che anche lui la amasse, poi un giorno davanti a tutti lui le disse che non l'aveva mai amata, che era tutto uno scherzo, che voleva solo farla innamorare per poi spezzarle il cuore.
Le chiese come poteva una come lei, pensare che uno come lui avrebbe potuto amarla,e tutti avevano riso di lei, adulti e bambini.
E aveva pensato di uccidersi e ci aveva pure provato ma era talmente inutile da non riuscire nemmeno in quello, o almeno questo era ciò che pensava.
Poi aveva conosciuto Amanda.
Amanda era stata la luce alla fine del tunnel, una boccata d'aria fresca, e capiva perfettamente come Emma si sentisse.
Avevano passato notti intere a chattare, a raccontarsi le cose più oscure del proprio passato, a darsi la forza per andare avanti il giorno dopo, a progettare un futuro insieme.
Cominciava a stare meglio, con lei al suo fianco.
Poi, Amanda era morta.
Si era uccisa una notte in cui lei non riusciva a tenere gli occhi aperti, e per mesi dopo l'accaduto Emma non aveva dormito la notte, e per anni aveva vissuto con i sensi di colpa e gli attacchi di panico, e aveva cominciato a pensare di farla finita, aveva cominciato a farsi del male.
Cosa poteva fare ancora? Non aveva più niente, l'unica persona che l'avesse mai amata era morta e lei non poteva parlarne con nessuno, nemmeno coi suoi genitori che erano già sopraffatti dai propri problemi.
Poi aveva cominciato a trascinarsi, lo doveva ad Amanda, doveva finire di attraversare l'inferno ed uscirne a testa alta per entrambe, affinché lei potesse guardare il mondo dai suoi occhi. E anche se tutto questo le costò un anno scolastico, per la fine dell'estate riusciva a dormire almeno un paio di ore ogni notte, e a fingere di stare bene almeno dinanzi alla sua famiglia. Per lo più restava in camera a guardare serie tv, non se la sentiva di uscire, e l'unica amica che aveva, Giada, era d'accordo con lei, quindi spesso restavano insieme a guardare Glee e a mangiare schifezze.
Comunque la strada era stata tutta in salita.
Poi aveva cambiato scuola, era arrivato Jonathan e le cose erano migliorate.
Ma aveva giurato a sé stessa che non avrebbe amato mai più nessuno, e l'aveva fatto, era diventata di pietra, e nessuno avrebbe potuto farla a pezzi.

Ed io non volevo più salvarmi da sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora