25° giorno senza te.

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10 luglio 2016.

Ti odio.
Che poi non è vero, ti amo ma tu non fai altro che prenderti gioco di me.
Odio me stessa, perché te lo sto lasciando fare, te lo lascio fare ogni volta.
Stamattina mi hai scritto, volevi sapere cosa volevano fare gli altri stasera.
‒ Andiamo a Sorrento – Ti ho scritto.
‒ Vieni in macchina con me? ‒ hai chiesto.
‒ Certo. ‒

‒ 20:30 fuori al solito bar. ‒
Ne avevo voglia stasera, anche se poi sapevo me ne sarei pentita. Volevo stare con te per un paio d'ore, un po', solamente un po'.
Ho indossato un pantalone a palazzo, i tacchi bianchi e una maglia scollata. Mi sono truccata bene, ho aggiustato i capelli, li ho fatti riccissimi come piace a te.
Volevo sentirmi dire che sono bella, che sono ancora bella.
Mi sento una cogliona anche solo per averci sperato.

20:30
20:35
20:45
‹‹Emma, andiamo?››
‹‹Starà per arrivare.››
‹‹E' tardi, non riusciremo a tornare in tempo.››
‹‹Chiamatelo.››

21:00
21:10

‹‹L'abbiamo chiamato, ha detto che voi potete cominciare ad andare, lo aspetteranno Daniele e Federico.››
‹‹Ma dovevo andarci io con Gabriele, mi ero organizzata.››
‹‹Emma, ha detto che non vuole ragazze in macchina.››

Mi sento una cogliona anche solo per averci sperato.

23:10

Sono tornata a casa da poco quando il telefono squilla, mi scoppia la testa, voglio essere lasciata in pace. E' un messaggio di Gioia.
‒ Devo parlarti. ‒
‒ Riguarda Gabriele?‒
‒ Si, ci siamo visti prima, ci ho parlato.‒
Il mio cuore accelera, io lo so cosa sta per dirmi, ma non sono pronta.
‒ Emma, Gabriele sta sentendo un'altra ragazza. E' del suo paese. Non so da quanto si sentono però. ‒
E non riesco a respirare, che mi aspettavo? Che non avrebbe amato mai più? Ma è passato così poco, io ancora non riesco nemmeno a sentirmi single e lui invece..? Ma contavo davvero così poco per te, Gabriè? Ma che ti ho fatto per farmi odiare così?
‒ Va bene, grazie. ‒
‒ Volevo dirtelo da vicino, ma era troppo importante.‒
‒ Non importa, è stato meglio, ora scusami ma voglio restare da sola. ‒
e chiudo il telefono.

Sento le lacrime offuscarmi la vista, anche ora mentre scrivo, mi sento male Gabry, ho bisogno di sentirmi dire che non è vero. Ho bisogno che vieni qui, e mi abbracci e mi dici che va tutto bene, che ami me, che ami solo me e lo farai sempre.
Ma come faccio io ora senza te?
Ma come hai potuto farmi questo? La conoscevi già? La conosco anch'io? Forse qualche volta l'ho vista mentre eravamo insieme, tu l'hai guardata ma io non ci ho fatto caso.
Non ce la faccio a sopportare tutto questo di nuovo, ci sono già passata, tu lo sai come mi fa male, non te la perdonerò mai, come hai potuto?
Ti prego, svegliami da questo incubo.

Ed io non volevo più salvarmi da sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora