43° giorno senza te.

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28 luglio 2016.

Oggi hai festeggiato il tuo compleanno con i nostri amici, hai fatto un invito generale che comprendeva anche me, ma io non sono venuta. Non perché sono egoista, ma perché per una volta nella mia vita ho messo me davanti a tutto, perché venire dopo quello che hai scritto su di me sarebbe stato stupido e mi avrebbe tolto quel pizzico di dignità che mi era rimasta, tu te la sei presa, hai detto che sono cattiva. Ma se essere cattiva significa mettere me stessa prima di tutto, tenere il mio cuore al sicuro da un dolore che ho imparato a conoscere fin troppo bene, imparare a camminare sulle mie gambe e senza appoggiarmi a nessuno, allora sì, sono cattiva. Sono perfida. E voglio esserlo per sempre.
Domani partirai per le vacanze, mi hanno detto. Non ti rivedrò per un mese, e mi dispiace se non sono venuta a salutarti, ma dopo avrei voluto abbracciarti, e non posso farlo. Non più.


Angolo autrice: mi lasciate un commentino? per sapere che ne pensate. ç_ç

Ed io non volevo più salvarmi da sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora