77° giorno senza te.

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31 agosto 2016.

Ti ho rivisto.
Sei passato sul corso mentre tornavo a casa, mi hai guardata, io ti guardavo con la coda dell'occhio, ho fatto finta di evitarti.
Mi è salita una rabbia dentro che non hai idea, mi sentivo come se potessi saltarti addosso e riempirti di pugni tanto da farti dimenticare di me.
Mi è salito lo schifo, non li voglio i tuoi occhi addosso, non voglio che mi guardi, non voglio che mi pensi, che torni a casa e pensi a me, anche solo per un attimo, anche solo per un minuto.
Io sono morta per te, sono un fottuto fantasma, voglio che mi resti lontano, non voglio attraversare i tuoi pensieri, non voglio che mi torni a cercare, non voglio nulla da te.

Sei ripassato.
Una, due, tre volte.
Hai continuato a fissarmi ogni volta, e ogni sguardo significava più rabbia dentro di me.
Mi è venuto da vomitare.
‹‹Devo tornarmene a casa›› ho detto, e me ne sono andata.

Vattene,
vattene,
qui per te non c'è più niente.

Ed io non volevo più salvarmi da sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora