Ed io non volevo più salvarmi da sola.

66° giorno senza te.

20 agosto 2016.

Ho voglia di scriverti, di dire che si può ricominciare, che possiamo stare bene se metti da parte quelle amicizie tossiche che ti sei sempre portato dietro, che possiamo essere la coppia che tutti hanno sempre invidiato, e non quelli che a guardarli facevano passare la voglia di avere una relazione.
Che possiamo riprendere a guardarci le spalle a vicenda, perché io non sto bene senza te, e tu non stai bene senza me.
Vorrei dirti ancora una volta che ci sono cose che dobbiamo aggiustare, e che un po' ce l'ho con te, ma possiamo risolvere tutto con un po' di impegno, con un po' di amore.
Vorrei scriverti che siamo stati due idioti a far vincere i guai, a far vincere chi insieme non ci voleva più vedere, ad arrenderci.
Vorrei scriverti:"ma mi ami ancora? Perché io non riesco a smettere" come mi hai scritto tu nel sogno della scorsa notte.
Ho voglia di scriverti stasera, di chiamarti amore ancora una volta, di prendere il primo traghetto per venire da te, scendere di corsa quelle scale e buttarmi tra le tue braccia, come sarebbe dovuto essere se il 13 fossi partita per venire lì.
Io non lo so che mi succede, mi sembrava di stare bene, e forse è così, sto bene ma non sono felice, mi sento una parte mancante, in realtà perdo pezzi di me ogni giorno che passa.
Sono 66 giorni che non stiamo più insieme, 11 sabati che mi aspetto di trovarti sotto al mio palazzo quando scendo e non ci sei, e ogni volta mi sembra di poter sentire il mio cuore spezzarsi.
Mi manchi, ho voglia di scriverti stasera, ma non posso. Devo farlo per me stessa, che se mi voglio un po' di bene, devo lasciarti andare, perché tu il bene non lo sai dimostrare, perché tu più mi ami e meno me lo sai dire, ed io non ce la faccio, proprio non ce la faccio.
Ho voglia di scriverti stasera, ma non lo faccio, e mi dispiace, non sai quanto mi dispiace.