65° giorno senza te.

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19 agosto

Oggi sono uscita con Gioia e Chris, eravamo al centro commerciale quando hai chiamato Gioia.
Lei mi ha guardata e ha esclamato:‹‹E' Gabriele›› mi si è fermato il cuore, e poi ha ripreso a battere più forte, la testa mi girava a causa dei pensieri che mi ci vorticavano all'interno. Ho tentato di calmarmi.
Chris le ha chiesto di passarle il telefono, lei ti ha detto che stava per passarti una persona e credo che tu pensassi fossi io, perché hai chiesto insistentemente chi fosse.
Hai portato la vespa a Procida, mi chiedo chissà quante persone ci stiano salendo, io non ci salirò più dopo questa.
Quello era il mio posto, mio e tuo, eravamo seduti lì la prima volta che ci siamo baciati, ed è stata testimone del nostro amore per mesi, prima che ti comprassi la macchina, ed ora chissà quante ragazze stai baciando lì sopra, il posto dove hai sempre baciato me.
Quando avete staccato, Mario mi ha guardata:‹‹Quando gli ho chiesto come stesse mi ha detto "si va avanti"›› ed io sono scoppiata a piangere.
Come puoi dire questo? Tu che mi hai lasciata, tu che sei lì e passi le notti senza di me, tu che non hai provato nemmeno a cercarmi.
Come puoi dire questo tu?
E cosa dovrei dire io? Io sono incatenata qui, ed ogni passo è un ricordo, e ogni ricordo un taglio. Come dovrei stare io?
Come puoi stare male tu, che hai scatenato tutto questo?
Non ne hai il diritto tu.
Non hai diritto di stare male, di dire che vai avanti, non puoi, io non te lo permetto.
Se io ero il tuo bene, perché sei andato via?
Che senso ha avuto andare via con il cuore spezzato e la testa altrove? Che senso ha avuto se poi non stai bene nemmeno tu?
Chi te l'ha fatta fare questa stronzata, eh, Gabriè? Chi?
Ed ora chi ti farà stare bene?
Ed ora chi mi farà stare bene?

Ed io non volevo più salvarmi da sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora