30 giugno 2016
Oggi sei venuto al bar.
E' stato un caso, io fumavo la mia sigaretta mattutina, tu sei passato con la macchina.
Mi hai guardata: ‹‹Che ci fai qui?›› hai chiesto sorpreso. ‹‹Ci lavoro››, ho sorriso e azzardato: ‹‹ Scendi dai, ti offro un caffè›› e non te lo sei fatto ripetere nemmeno due volte, ma forse non era per me, forse era solo per il caffè.
Abbiamo passato tanto tempo a parlare, abbiamo riso e scherzato, per un secondo mi hai guardata di nuovo come mi guardavi un tempo, ma forse è stata solo la mia immaginazione.
Eravamo di nuovo insieme.
Non esisteva nient'altro.
‹‹Lo sapete che siete proprio belli insieme?›› la mia titolare si è avvicinata a noi, tu hai sorriso, io ho guardato altrove.
Lo so, sembriamo l'incastro perfetto, lo dicevano tutti.
Entrambi biondi, entrambi con gli occhi chiari.
‹‹Chissà che bei figli avrete›› dicevano le persone che incontravamo.
Già, chissa che bei figli avremmo avuto, peccato che noi non lo sapremo mai.
‹‹Vedi di non farmela soffrire›› ti ha detto Mary, ed io so di averti ferito con la mia risposta, ma non sono riuscita a farne a meno:‹‹Più di quello che ha già fatto?›› vi è scomparso il sorriso, bella merda.
‹‹Sai, il mio primo ragazzo ha fatto la stessa cosa che hai fatto tu, di punto in bianco dopo anni mi ha lasciata, ci sono stata male, poi però ho incontrato il mio attuale ragazzo ed è passata. Lui è tornato, ed io non l'ho più voluto. Ad oggi ancora non è stato capace di innamorarsi di qualcun'altra, dice che non amerà mai più nessuno così.›› ha cominciato a raccontare di punto in bianco Mary, tu sei rimasto in silenzio, ricordo i tuoi occhi quando è finita, gli occhi di uno che sa che ci perderà la testa. ‹‹ Quello che voglio dire è che tu potrai amare ancora nella tua vita, ma Emma è l'unica che hai amato sul serio, ed è l'unica che amerai sempre col cuore. Le altre le amerai solamente con la testa, non sarà mai più la stessa cosa dopo di lei.››
Silenzio.
‹‹Lo so››, hai detto.
Il mio cuore si è fermato, mi è venuta voglia di piangere. ‹‹Io devo tornare a lavoro›› ho sussurrato. Volevo fuggire via da lì, via da te.
Volevo lasciarti andare.
‹‹Anch'io›› hai detto.
Hai salutato Mary, hai salutato me.
Ti ho accompagnato alla macchina.
‹‹Ci vediamo›› ho detto.
‹‹Grazie per il caffè›› hai risposto.
‹‹Quando vuoi›› ma probabilmente l'hai sentito quella mia richiesta in sottofondo, perché sei salito in macchina e te ne sei andato.
Al bar non sei più tornato.
STAI LEGGENDO
Ed io non volevo più salvarmi da sola.
RomanceEmma e Gabriele si sono amati più di quanto fosse lecito, lui ha preso qualcosa da lei, lei ha preso qualcosa da lui e non saranno mai più gli stessi dopo la fine della loro storia. Emma e Gabriele si sono amati per due anni e quasi due mesi, fra al...