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Nei giorni a seguire Emma aveva mostrato un po' di sé, della vecchia sé, a Gabriele.
Aveva deciso di andare per gradi, gli raccontava una cosa al giorno, tramite una canzone a volte, tramite una frase e poi glielo spiegava più approfonditamente.
Parlavano per ore intere, e a parte quei momenti di serietà in cui lei si apriva con lui, ridevano molto. Ad Emma ormai quando lui la messaggiava le si illuminavano gli occhi e correva a prendere il telefono anche se era impegnata in altro. Si sentiva fortunata, Gabriele le era rimasto sempre accanto nonostante tutto, forse poteva essere la persona giusta, forse sarebbero stati insieme sempre.

Era il 25 aprile quando Gabriele disse ad Emma che non riusciva più a stargli lontana, a non baciarla,a non stringerla e le chiese di prendere una decisione, o con lui o senza di lui.

Era il 26 aprile quando Emma aprì per la prima volta il suo cuore a Gabriele raccontandogli tutta la sua storia, dalla prima volta in cui l'avevano presa in giro all'ultima in cui si era fatta del male, dopo non riusciva a guardarlo in faccia.
‹‹Ti capirò se dopo tutta questa serie di informazioni scapperai via urlando›› gli disse con gli occhi fissi sul marciapiede.

Lui sorrise, le prese la mano:‹‹io non vado da nessuna parte›› le sussurrò, e la abbracciò e la baciò, e lo fece per tutta la sera fino al momento di andare.
‹‹Quindi è ufficiale?›› le chiese prima di andare via, ‹‹stiamo insieme?››, lei lo guardò:‹‹è ufficiale››.

Questa storia comincia il 26 aprile 2014, e fra alti e bassi è destinata a durare ancora tanto, tanto tempo.

Ed io non volevo più salvarmi da sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora