|Capitolo 5|

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Mi sono cacciata in un bel guaio.
O almeno lo penso io.
Provo una sorta di attrazione nei confronti di quel ragazzo, ma non mi piace, non sono innamorata di lui.
E poi è troppo presto per capire ciò che provo...

"Sono tornata!" urlo aprendo la porta di casa
"Che gentil donna ho di fronte" dice ridendo Kevin
"Ma smettila..." dico tirandogli un finto pugno sul braccio
"Pronto per domani?" chiedo
"Prontissimo. Quasi dimenticavo...in Aeroporto verrà anche il mio migliore amico e prenderà il mio posto qui; gli ho chiesto di occuparsi di te e della casa" dice
"Che cosa?! Stai scherzando? Non ci posso credere!" dico dandogli una spallata per poi salire di sopra
"Non fare la bambina, ti troverai bene con lui" urla dal piano inferiore per farsi sentire
"Sai, si chiama Federico" aggiunge dopo vari minuti.
Scendo di corsa le scale e mi fermo all'ultimo scalino.
Non l'ha detto davvero.
Kevin mi raggiunge e noto il suo sguardo interrogativo
"Che ti prende?!" chiede preoccupato.
"Come hai detto che si chiama il tuo migliore amico?!" domando cercando di non farmi prendere dall'ansia.
"Federico, perché? Ci sono problemi?" chiede ancora più preoccupato.

Si, e tanti. Sai, ci sta provando con me, oggi siamo anche usciti insieme e ci stavamo per baciare
Quanto avrei voluto dirgli ciò.

"Nono...tranquillo" faccio un sorriso forzato e per fortuna, lui non mi pone più domande.

***

I due giorni passarono in fretta; in negozio andava tutto bene, se non consideravo Federico...
"Ma che ti prende?!" mi avvolge il polso con la sua mano e mi avvicina a lui
"Non mi prende niente. Lasciami stare Federico. È meglio per entrambi" dico cercando di fargli mollare la presa
"No! Adesso voglio sapere che ti prende!"
Sono stufa di tutto, ma devo parlargli.
"Conosci un certo Kevin?" chiedo sperando in una risposta negativa
"Sì, certo è il mio migliore amico, quello che parte per l'Australia; mi ha detto di tenere d'occhio la sua ragazza..."
Sono seduta in terra, appoggiata al muro e non so perché, inizio a piangere.
"Non dirmi che...Che la ragazza s-sei tu?!" chiede passandosi una mano sul ciuffo biondo.
"Sì Federico. Sono io. Ci sono problemi?!" dico continuando a piangere.
"No, non ci sono problemi, ma perché piangi?!" chiede sedendosi di fianco a me
"Non ne ho idea Federico. Mi sarebbe piaciuto chiamare la mia migliore amica a farmi compagnia per due anni...dato che è di Venezia e non la vedo mai. Però mi sei capitato te, e devo accettarlo" dico e Fede mi stringe al suo petto cercando di farmi calmare.
"Mi dispiace Luna. Se vuoi lo chiamo e gli dico che..."
Non lo lascio finire.
"No Federico. Non chiamare nessuno. Io e te dobbiamo conoscerci meglio e possiamo approfittare di questa occasione".
Sorride ed io con lui.
Può funzionare.
Possiamo andare d'accordo.
Si alza da terra, mi porge la mano ed io la prendo subito...
"Forza, ti accompagno a casa, domani è un giorno importante per tutti e tre" dice facendo intrecciare le nostre mani
"D'accordo..."
Prendo la mia borsa nello spogliatoio, chiudo il negozio e, insieme a Federico, m'incammino verso casa.
Suoniamo il campanello e viene ad aprirci un Kevin tutto sorridente.
"Vi conoscete?" domanda subito spostando lo sguardo da me a Fede.
"Sì, lavora con me al negozio...Nuovo Assunto" dico senza un minimo di espressione.
"Sono felice per te Fede" dice abbracciandolo.
"Beh, lo sono anch'io"
Ho bisogno di fare una doccia, così vado in camera, prendo i vestiti puliti e mi reco in bagno.
Faccio una doccia veloce, ma che mi aiuta comunque a pensare alla situazione che si è creata.
Mi metto l'accappatoio, prendo i vestiti sporchi e vado giù per lavare i capi...
Kevin e Federico stanno ancora parlando, ma ovviamente quest'ultimo deve accorgersi di me, mi rivolge un sorriso malizioso per poi riportare l'attenzione al suo amico.
Non posso fare a meno di sorridere e arrossire a quel gesto...
"Ehi." una voce mi risveglia dal mio stato di "trans"
"Ehi Fede...Che ci fai qui?" chiedo osservando il ragazzo di fronte a me.
"Kevin è andato a fare la spesa perché resto qui a cena" dice lui avanzando di un passo verso di me.
"Ah...Bene." dico tornando al mio lavoro.
"Ho notato una cosa..." dice fin troppo vicino.
"Che cosa?" sento il suo fiato caldo battere sulla pelle del mio collo.
"Ti sta bene l'accappatoio, ma sicuramente staresti meglio senza"
Si avvicina ancor di più, facendo di nuovo quel sorriso.
"Beh...Tanto non mi vedrai mai"

Sicura?

Non è il momento di ascoltare la mia coscienza, ma devo ammettere che forse ha ragione...
MA COSA DICO?!
NO. LEI, CIOÈ IO, NON HO RAGIONE.
OKAY. STO DELIRANDO.

"Tu dici?"
Appoggia le mani sui miei fianchi ed io cerco di allontanarmi da lui, ma adesso, so per certo che non voglio farlo davvero.
"Fede..."
Mi lascia qualche bacio sul collo fin quando non ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza...
"Fede..." sto ripentendo il suo nome a vuoto.
"Lasciati andare" sussurra vicino al mio orecchio; mi bastano quelle parole a farmi venire i brividi.

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Ciao ragazzuoleeeee💕
Come state passando questi ultimi giorni di vacanze?😎

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Mi renderebbe davvero felice😘

Ho notato che le visualizzazioni aumentano...Grazie davvero🙈

Baci💋

Amici? No. || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora