|Epilogo|

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Narratrice

Tutte le festività erano ormai giunte al termine.
I due innamorati si erano lasciati alle spalle il vecchio anno e si erano promessi di iniziare il nuovo con una svolta...Con il Matrimonio.
Il tanto atteso giorno era alle porte.
Mancavano solo poche ore alla cerimonia ed entrambi i ragazzi avevano bisogno di vedersi.
Ma non gli era permesso.
La madre di Federico aveva proibito al ragazzo di vedere la sua futura moglie...La tradizione dice che lo sposo non può vedere l'abito bianco prima delle nozze.
Il biondo si era ritrovato a litigare con la propria madre poche ore prima del giorno più importante della sua vita, ma subito dopo si accorse di averla ferita e, senza pensarci troppo, le chiese scusa più e più volte.
Juliet, la compagna di Benjamin, era già seduta in prima fila, assieme ai genitori del ragazzo, per assistere alla grande messa, mentre lui era assieme a Luna...Non poteva, anzi, non voleva lasciarla sola in questo giorno.
Lui l'avrebbe accompagnata all'altare.
Lui l'avrebbe accompagnata da Federico.
Aveva compiuto 18 anni una settimana prima e non erano mancati i festeggiamenti...E Luna non si era fatta sfuggire niente.
Voleva che il diciottesimo del suo migliore amico fosse perfetto, non come il suo che era stato rovinato da Nate.
Adesso vi starete domandando...
Ma che fine ha fatto Nate?
Nate si è trasferito a Roma per iniziare i corsi universitari di Medicina.
E non poteva non portarsi dietro la sua nuova fidanzata, nonché Aicha, la migliore amica di Luna.
Ma questa è un'altra storia.
Quando sua mamma gli ha riferito del Matrimonio, non si è fatto sfuggire un sorriso.
Sapeva che fine avrebbero fatto quei due.
Ed era davvero fiero di loro e del loro amore che aveva superato le peggiori tempeste.

Il grande momento era arrivato.
Federico era arrivato in chiesa e, assieme a sua madre, aveva percorso la navata per poi fermarsi di fronte all'altare.
Erano tutti lì.
I migliori amici di Federico e Luna.
I loro parenti.
I vicini di casa.
Tutti.
Tranne la protagonista.
I secondi, i minuti, le ore passavano.
Ma Luna non si era presentata.
Le mani di Federico continuavano a sudare, nel suo corpo scorreva sangue freddo.
"Dove sei Luna?" continuava a ripetersi dentro di sè.
Guardava sua madre per chiederle il permesso di andare da Luna, ma ogni volta scrollava la testa in segno negativo.
Federico non si dava pace e dopo l'ulteriore risposta negativa, prese a correre in direzione della grande porta d'entrata della Chiesa.
"Federico! Dove stai andando?!" domandò la madre cercando di farsi sentire dal figlio
"Vado dalla mia sposa. Che ti piaccia o no!" rispose Federico andando per la sua strada.

Il ragazzo dal ciuffo biondo camminava in fretta e furia tra le strade di Milano, fino a quando non si decise a prendere un taxi che in un batter d'occhio lo lasciò di fronte a casa.
Prese un respiro profondo e suonò il campanello.
"Chi è?" chiese Benjamin dall'altro capo del citofono.
"Sono Federico. Aprimi. Ho bisogno di vederla e di parlarle" disse.
Il moro non se lo fece ripetere due volte e aprì la porta a Federico.
"Che è successo? Perché non si è presentata? Che le prende?" chiese il biondo
"Và da lei" disse Benjamin prima di ritirarsi nella stanza degli ospiti.
Bussò più e più volte alla porta di camera senza ricevere riposta.
Stava perdendo la testa, non capiva cosa stava succedendo e voleva saperlo a tutti i costi.
Poco dopo Luna aprì la porta e Federico la strinse a sè.
"Non dovresti essere qui" disse lei
"Nemmeno tu" rispose il biondo baciandole la fronte e asciugandole le lacrime.
"Puoi dirmi che ti succede? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" aggiunse.
"Federico...Io...Io...Non so come dirtelo. Sono io lo sbaglio. Dico sul serio. Ma guardami, ho 20 anni e indosso già l'abito bianco. Non è così che deve andare. Non ho bisogno di una fede al dito per mostrare al mondo quanto ti amo e quanto siamo uniti. Non ho bisogno di qualche foto con questo vestito per ricordarmi di questo giorno. Non ho bisogno di baciarti davanti a tutti per suggellare il nostro amore. Non ho bisogno di niente...Ho solo bisogno di te. Di Noi.
Federico, non voglio sposarmi. Non voglio sposarmi adesso" disse la rossa avvicinandosi a Federico che non osava dire niente.
"Se non hai da dire niente, puoi anche andartene. Ti capisco. Sono solo una bambina che fa i capricci e che non è pronta ad affrontare la sua vita" aggiunse poi.
"È vero. Sei una bambina. La mia bambina. E sai che ti dico? Che vada a farsi fottere tutto. Il matrimonio, l'abito, le fedi, i festeggiamenti...Tutto.
Abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Nient'altro" disse lui prima di far sue le labbra della ragazza che gli aveva sconvolto la vita.
"Se non abbiamo bisogno di tutto questo...Perché restare qui. Prendiamoci per mano e andiamo a percorrere le strade di una nuova città. Prendiamoci per mano e andiamo ad affrontare il mondo insieme" disse il ragazzo prendendo tra le mani il viso di lei.
"Cosa vuoi dire Federico?" chiese lei poggiando le mani su quelle di lui.
"Voglio dire...Scappiamo".
"Scappiamo a New York" disse.
E così fu.
I due ragazzi mandarono all'aria qualsiasi cosa.
E si preser per mano.
Per iniziare una nuova avventura, una nuova storia.
Insieme.

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E finalmente ho pubblicato l'epilogo.
Voglio vedere tutti i vostri commenti qua sotto.
Ci tengo tantissimo adesso più che mai.
Il prossimo aggiornamento saranno i ringraziamenti.

Vi voglio bene,
Baci💋



Amici? No. || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora