|Capitolo 13|

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Dopo aver mangiato la pizza, saliamo nelle rispettive camere.
Entro nella mia e la prima cosa che faccio è buttarmi sul letto come una balena spiaggiata.
Recupero il telefono e leggo le molte notifiche dei vari social che mi ritrovo per poi dedicare l'attenzione ai messaggi.
Da Benjamin:
"Ti va di uscire stasera?"
A Benjamin:
"Perché no...Ma tu sei minorenne"
Da Benjamin:
"E chi ha mai parlato di un locale nel quale andare"
A Benjamin:
"Oh...Giusto"
Da Benjamin:
"Alle 23 ci ritroviamo in centro...Okay?"
A Benjamin:
"A più tardi allora"
Blocco il telefono, mi alzo e vado davanti all'armadio; inizio a tirare fuori cose di ogni tipo, ma non trovo niente di mio gusto.
Decido di chiamare Fede, magari può darmi una mano.
Busso alla porta di camera sua e, non sentendo nessun suono provenire dal suo interno, decido di entrare senza permesso.
È disteso sul letto con le cuffiette nelle orecchie.
"Ah...Ecco perché non mi ha sentita" dico tra me e me
"Che ci fai qui?" chiede il biondo
"Devi venire con me" lo prendo per un braccio senza dargli il tempo di parlare e lo porto in camera mia.
Si siede sul letto e mi guarda con aria confusa.
"Più tardi devo andare in centro e non so cosa indossare...Mi aiuti?"
"Con chi esci?" chiede lui facendosi serio
"Con Benjamin...Puoi stare tranquillo, ha solo 16 anni" rispondo io
"Uh...Un sedicenne esaltato che si monta la testa quando si eccita" sbuffa lui
"FEDERICO!"
Non possa fare a meno di ridere.
"Dai su, aiutami" aggiungo.
Si avvicina all'armadio e prende un paio di jeans bianchi ed una maglia a maniche lunghe in tinta unita nera.
Mmm...Potevo arrivarci anche da sola
"Posso abbinarci le mie SuperStar" penso
"Era così difficile?" chiede buttandosi come sul mio letto...proprio sopra al telefono.
"Non era difficile, ma adesso alzati, sei sopra il mio telefono" dico mettendo le mani sui fianchi
"Perché non vieni a prenderlo?" domanda più malizioso che mai.
"Perché devo muovermi...Non fare il bambino, forza, alzati"
"Solo se mi dai un bacio" dice indicandosi le labbra.
"D'accordo, ma ricordati che non possiamo continuare a rubarci baci"
Mi siedo sul letto, mi avvicino a lui e lo bacio.
Come mi aspettavo, si posiziona sopra di me, ma non mi faccio distrarre facilmente; afferro velocemente il telefono, mi stacco dalle sue labbra e facendo movimenti strani, riesco a uscire da sotto di lui.
"Bastarda." dice a denti stretti non appena mi vede uscire dalla porta
"Ma quanto sarai gentile!" dico prima di chiudermi in bagno...per sicurezza mi chiudo a chiave, non conosco le intenzioni di quel pervertito.
Indosso gli abiti scelti dal biondo e torno in camera; con mia sorpresa lo trovo ancora lì, a dormire sul mio letto, così, decido di truccarmi, un po' di mascara non guasta mai.
È ancora presto per uscire di casa, ma so per certo che Benjamin si trova già lì.
"Fede...io vado. Ci vediamo più tardi" gli lascio un bacio sulla guancia ed esco dalla camera.
Probabilmente non mi ha sentita, ma non importa.
Esco di casa diretta verso la mia meta ben precisa.
"Luna!"
Oh...Ecco Benjamin.
"Benjamin!" è seduto su una panchina di fronte alla pizzeria del centro.
"Sei anche in anticipo?" domanda lui scherzando.
"Solo l'unica ragazza che conosci che arriva in anticipo ad un 'appuntamento' con te...?" dico anche io scherzando.
"Beh...a dire la verità si"
Ha cambiato espressione, sembra perso, triste
"Perché dici così?" domando avvicinandomi a lui
"Non sembra, ma sono un ragazzo solo e molto, molto timido con le ragazze. Il mio unico amico è Nate. Mi ci trovo bene con lui, riesce a capirmi e questo mi basta. E poi ci sei tu, la mia migliore amica." dice sorridendo e abbassando lo sguardo a causa dell'imbarazzo, o meglio, della timidezza.
"Ma non preoccuparti...Non credo che sia il tuo primo punto della lista avere una ragazza...o sbaglio?"
"No, non sbagli, ma ne ho bisogno. Ho bisogno di qualcuno che mi capisca e che mi faccia compagnia, che stia al mio fianco"

La dolcezza di questo ragazzo mi fa venire il diabete

E zitta tu

"Ascolta, arriverà il tuo momento, l'importante è aspettare" gli sorrido e prendo la sua mano per poi intrecciarla con la mia.
"Arriverà il mio momento" dice convincendo più se stesso che me.
Ci alziamo e andiamo a fare un giro per le vie del centro; non c'è nessuno, se non qualche gruppo di ragazzi ubriachi che escono dai pub.
Siamo ancora mano nella mano e devo dire che non mi dispiace per niente; lo vedo sorridere alla vista di una coppia che si scambia teneri baci e a me viene subito in mente Federico.
Non riesco a capire...È il mio pensiero fisso, il mio chiodo fisso.
Ma io non sono innamorata di lui...Sono solamente in pensiero per lui.
Sì, è sicuramente così.
"Ti squilla il cellulare" dice Benji
"Cosa?"

Sei nel mondo dei sogni, idiota

Ho una mente disagiata.

"Ti sta squillando il cellulare"
Guardo il telefono e, stranamente, non è Fede, ma Nate.
"Luna, torna a casa, adesso" dice con uno strano tono di voce
"Nate, che succede?"
"Federico"
Solo a sentir pronunciare quel nome, mi vengono i brividi.
Cosa diavolo ha combinato?!
"Arrivo"
Non mi sono mai preoccupata così tanto per una persona...ci tengo davvero a lui, e non deve cacciarsi nei guai.
"Benjamin, devo correre a casa" dico allontanandomi dal mio nuovo amico
"Cosa succede?" noto la preoccupazione farsi strada nei suoi occhi
"Federico. Non so cosa è successo"
"Oh...D'accordo, ti accompagno"
"Preferisco di no, scusami, ma a lui non piaci molto"
Quanta verità.
"Mi dispiace...Allora ci vediamo un'altra volta?" dice abbracciandomi
"Sì. Va bene. Grazie per la serata"
Lo saluto con un bacio sulla guancia e me ne vado.
Inizio a correre, ho davvero un brutto presentimento.
Arrivo davanti casa e la scena che mi ritrovo davanti mette i brividi.
Federico e un'ambulanza.
Niente di più.
Le gambe mi cedono ed io cado a terra.
Non ho idea di cosa lui abbia fatto, so solo che sto davvero male.
Non riesco a vedere Nate, ho gli occhi lucidi e le lacrime stanno rigando il mio viso.
"LUNA!"
Riconosco la voce del mio migliore amico; viene verso di me, si siede a terra e mi abbraccia.
"C-Cosa è s-successo?" chiedo tra un singhiozzo e l'altro.
"Ha bevuto. Tanto, Troppo. Mi ha chiamato e mi ha detto che voleva mettere un punto alla sua vita..." inizia a raccontare ed io cerco di non perdermi niente
"Diceva che se non fosse riuscito a farti innamorare di lui, a farti sua, non aveva senso la sua vita...Perché sei tu che le dai un senso" a quelle parole il mio cuore perde un battito e un sorriso spunta sul mio viso. Non può rischiare di perdere la vita per me. Sono solo una stupida ragazza incapace di capire ciò che prova.
"È per Benjamin vero? Tutto quello che ha fatto..."
"Non ne ho idea. Forse sì o Forse no. Ma non è questo l'importante. L'importante è la sua vita"
Non riesco a dire altro perché il mio sguardo ricade su Federico.
Mi alzo, con le poche forze che mi restano, e mi avvicino a lui.
"Federico...Ti avevo detto di aspettare e di non fare cazzate, ti avevo detto che ero complicata e che mi serviva del tempo, ti avevo detto che dovevo capire i miei sentimenti...Ma tu hai preferito fare di testa tua e questo è successo" le lacrime scorrono velocemente sul mio viso
"Lei chi è?" domanda un medico entrando in ambulanza
"Sono...Sua sorella, sì, sua sorella" so di mentire, ma è per il suo bene
"Allora può accompagnare il ragazzo al Pronto Soccorso" dice chiudendo le portiere del veicolo.
Avviso velocemente Nate con un messaggio...spero che mi raggiunga presto.

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Amici? No. || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora