|Capitolo 14|

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Nel tragitto in ambulanza, tengo la mano di Federico e per un momento, mi è sembrato che me l'avesse strinta.
Arriviamo al Pronto Soccorso e,  immediatamente, i dottori iniziano a fare tutti i controlli possibili e immaginabili.
Nate mi raggiunge in sala d'aspetto e, insieme, attendiamo che il medico si faccia vivo; cerca in qualsiasi modo di tirarmi su il morale dicendo che ce la farà, ma in questo momento non provo niente, se non vuoto.
"È lei la sorella di Federico?" si avvicina un dottore non molto giovane stringendomi la mano.
Nate mi guarda stranito, ma non ci faccio caso.
"Sì, sono io" cerco di sembrare tranquilla agli occhi del medico, ma in realtà non lo sono affatto.
"Venga con me" dice per poi recarsi in una stanza in fondo al corridoio...sulla sinistra mi pare.
Spiego brevemente tutto a Nate per poi raggiungere il dottore.
Entro nella stanza e l'unica cosa che riesco a vedere è Federico.
Il mio Federico.
Ha gli occhi chiusi e i capelli scompigliati, ma fortunatamente il suo cuore batte ancora.
"Come ha ben capito, il ragazzo qui presente è in coma etilico...Sono risalito a questa conclusione grazie alle analisi e alle informazioni date dal suo amico là fuori...Quando si risveglierà, molto probabilmente non si ricorderà dell'accaduto, ma con il tempo Sì" mi spiega la situazione, facendomi capire che, nonostante tutto, Federico è in buone mani.
"Quindi si risveglierà?" chiedo al dottore con un pizzico di speranza
"Sì, sì risveglierà, non so quando, ma lo farà. Poteva andare peggio, ringraziamo il Signore" dice il dottore rivolgendomi un sincero sorriso per poi uscire dalla stanza e lasciarmi con Fede.
"Hey Fede" sussurro dolcemente il suo nome mentre gli accarezzo il viso; ho quasi paura a farlo, è così tranquillo...
"Sto davvero male, sai? Non sono mai stata così. Quando ti ho visto fuori casa, dentro quell'ambulanza, mi sono lasciata cadere a terra. Non avevo le forza di vederti andar via sotto i miei occhi. Non adesso, perché non sono pronta a lasciarti andare. Ma per fortuna non succederà, il dottore mi ha detto che ti risveglierai e non poteva darmi notizia migliore" mi soffermo a guardarlo, ma continuo subito
"So di parlare da sola, ma forse, quando aprirai gli occhi, ti ricorderai di queste parole.
Mi hai domandato più volte cosa provassi per te, e ancora, non so darti una riposta precisa, ma so per certo che sono persa senza di te. Quando mi hai chiesto se ero, anzi, sono innamorata di te...beh...Le parole 'Amore' o 'Amare' mi sembravano troppo, ma adesso non ne sono più così sicura. Sì Federico, Sì. Credo di amarti, di essermi innamorata di te. Amo i tuoi occhioni azzurri, le tue labbra, i tuoi capelli, le tue mani di cui sono tanto attratta; amo il modo in cui ti tiri il labbro tra i denti, il modo in cui ti guardi allo specchio e ti sistemi prima di uscire; amo il tuo sorriso, la tua risata; amo il tuo carattere, le maniere dolci che usi con me, e il fatto che non ti arrendi, che non ti fai sconfiggere da nulla...Ma forse devo rivedere quest'ultima cosa.
Perché ti sei buttato giù così facilmente? Credevi davvero che sarei stata capace di lasciare il Mio Biondo Preferito per un ragazzo di 16 anni?
Dici sempre che mi conosci...Ma alla fine sei tu il primo a non credere alle tue parole.
Non hai idea di quanto io stia male per questa situazione.
Non hai idea della mia paura costante per il fatto che forse potresti non ricordarti delle mie parole.
Non hai idea di quanto io ti ami..."
Non mi sono accorta delle lacrime che continuano a rigare il mio viso, ma decido di non farci caso.
Ho davvero aperto il mio cuore a lui? Si, l'ho fatto.
E ne vado fiera.
I miei pensieri e le mie carezze rivolte al ragazzo, vengono interrotte da qualcuno oltre la porta.
Mi alzo a fatica dal lettino di Federico nel quale mi ero seduta e mi avvicino alla porta per poi aprirla.
"Mi scusi signorina, ma dovrebbe uscire, il tempo da passare con il ragazzo è concluso" dice l'infermiera con fare molto gentile
"Oh...Si, mi scusi...Posso salutarlo prima di uscire?" chiedo alla ragazza dal camice bianco
"Certo, faccia pure" dice per poi chiudere di nuovo la porta
"Federico...Sono costretta ad andare. Spero di sognarti stanotte, forse riuscirai a farmi compagnia lì..." gli lascio un bacio sulla guancia ed uno sulla fronte prima di lasciare la stanza.

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Ebbene sì.
Federico è in coma...
Ma...Quando si risveglierà...Si ricorderà di tutte le parole pronunciate da Luna?

Come si svolgerà la storia?
Fatemi sapere qua sotto nei commenti...e non dimenticatevi di lasciare una stellina.

Vi voglio bene❤

Amici? No. || Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora