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DAVINA: Ah,sei un incoerente. Ma lo sono anch'io, e quindi non ho voce a riguardo. si gira nuovamente elo guarda, lasciandolo avvicinare e smettiamola di fare tutto ciò... Basta... io... io non ce la faccio Kol.
KOL: Di fare cosa? la guarda non ho fatto altro che trattarti normalmente, di sorriderti, di aiutarti... E tu mi respingi... Sempre, ogni volta la guarda mentre si avvicina
DAVINA: Io non dovrei respingerti? alza le mani e gesticola mentre parla tu... io... io ti respingerò sempre. lo guarda più seria si.
KOL: Perché? Perché ho voluto proteggerti? Perché non volevo che te ne vada? la guarda serio dimmi Davina, se è in questo che ho sbagliato allora scusa. alza le mani
DAVINA: Perché non vuoi che me ne vada? Perché devo continuare ad incontrarti? ...Perché devo continuare a discutere con te? continua a guardarlo
KOL: Perché per me sei importante. Perché sono un professore e ci incontreremo sempre... la guarda perché magari ho una piccola possibilità che tu provi qualcosa per me...
DAVINA: E se la provassi? sospira e lo guarda e pensava. Davvero? Davvero era per quello?
KOL: Non farebbe altro che farmi piacere. la guarda negli occhi
DAVINA: Immagino... sussurra continuando a guardarlo, perché non avrebbe mai smesso di guardarlo, era il suo mondo, il suo piccolo mondo. gli prese la mano e si avvicino
KOL: immagina (puoi.) le stringe la mano mentre la guarda, si avvicina a lei e appoggia la sua fronte alla sua cosa mi fai...
DAVINA: Tu... sfiora il naso sul suo e lascia la sua mano per poggiarla sul suo viso e senza farsi interrompere lo bacia, rompendo finalmente questa distanza tra loro.
KOL: trattiene il respiro e le prende il viso cominciando a baciarla anche lui. Non sapeva cosa provava di preciso. Ma era cose se si sentisse vivo.
DAVINA: gli accarezza le guance iniziando a baciarlo con foga, come se le loro labbra non si toccassero da una vita, ignorando tutto quello che le stesse passando tra la testa
KOL: la bacia con foga anche lui, i suoi problemi, i suoi pensieri, erano come svaniti. Non si preoccupava più di cosa sarebbe successo, voleva proteggerla, voleva amarla, adesso voleva solo lei.
DAVINA: non si preoccupa di leggergli la mente e si abbandona a lui tenendolo stretto e continuando a baciarlo con passione passandogli una mano tra i suoi capelli
KOL: la prende per i fianchi e sorride nelle sue labbra. Che si fottessero le regole, avrebbe subito qualsiasi conseguenza per lei. Perché sicuramente non l'avrebbe più lasciata andare.
DAVINA: continua a baciarlo,chiedendo accesso alla sua bocca con la lingua
KOL: le da' il libero accesso mentre la appoggia al muro, baciandola sempre con più foga
DAVINA: al suo tocco rabbrividisce e instreccia la lingua alla sua continuando a baciarlo.

E continuarono, così a consumarsi le labbra, senza pensare, lasciando tutto alle spalle. Quando smisero, rimasero a guardarsi per un po', mente Kol le passava una mano sulla guancia e la guardava, come se fosse la cosa più bella del mondo. Si lasciarono, per poi andare a sistemarsi nelle camere dell'hotel, farsi una doccia e uscire a cena nel ristorante dell'albergo. tutto sembrava filare liscio, e tranquillo. Dopo aver finito di cenare,ognuno sale pian piano nel proprio piano prendendo le scale o l'ascensore...
Davina prende le scale, come Alex, ma senza saperlo.

ALEX: Davina sorride raggiungendola
DAVINA: si volta sentendosi chiamare e scende di qualche scalino hei, Alex gli sorride avvicinandosi
ALEX: come stai? sorride guardandola spero che le tue compagnie di stanza sono simpatica
DAVINA: ricambia il sorriso e alza le spalle non le ho incontrate nemmeno una volta, però non penso male... tu ti trovi bene con chi stai in camera? alza lo sguardo su di lui
ALEX: Mai visti... prende il telefono strano che xoxo ancora non manda gossip guarda Davina qualche novità? sorride mentre pensa alla caccia con Klaus
DAVINA: lo guarda sarà a corto di notizie... alza le spalle
ALEX: Beh in un college succedono sempre cose nuove.
DAVINA: Alex... tu c'eri... non è vero? lo guarda
ALEX: C'eri dove? la guarda
DAVINA: Nel corridoio dell'hotel continua a guardarlo
ALEX: ...Dipende, ci sono stato per un po'... perché?
DAVINA: Nulla. Mi dispiace solo se magari... sembra male il fatto che io ti parli... alza le spalle e lo guarda
ALEX: Perché dovrebbe sembrare male?
DAVINA: Sai,per quella storia di Kol...
ALEX: Quale storia? voi non state più insieme.
DAVINA: Giusto... abbassa lo sguardo per un attimo e poi lo rialza
ALEX: Davina... la guarda negli occhi per essere una che arriva dritta al punto ci stai mettendo tempo...
DAVINA: Come? lo guarda spiegati
ALEX: Devi dirmi qualcosa, lo so si vede nei tuoi occhi... quindi forza, sputa il rospo.
DAVINA: No, non ho da dirti nulla, davvero... gesticola guardandolo hai qualcosa da fare stasera?
ALEX: Ehm... no. anzi si... dovrei essere lì in questo momento... ti invece qualcosa da fare?
DAVINA: No,nulla, stavo solo andando in camera alza le spalle
ALEX: la guarda spero che xoxo non mi dirà ciò che non vuoi ma devi dirmi... sospira
DAVINA: No, non te lo dirà... perché te lo dirò io. ieri beh... io e Kol ci siamo baciati di nuovo. fa una pausa lunga con lo sguardo perso per terra io...
ALEX: la guarda e apre la bocca per dire qualcosa, ma non dice niente chiude gli occhi e la bocca, quando gli riapre erano lucidi con un forte arancione come colore io dovrei andare pensa a Klaus, voleva andare da lui più di qualsiasi altra cosa. quando arrivo all'ultimo grandino si girò verso di lei e la guardò spero che tu sia felice. le sforza un sorriso.

appena esce dall'hotel si trasforma in lupo, un lupo bianco con gli occhi di color ghiaccio, subito corre verso il bosco.

Sabina in risposta gli fa un sorriso amaro, mentre lo guarda andare via, e continua a salire le scale. Arrivata in camera, si butta sul letto cercando di dormire. Si rigira nel letto ma non volendo sapere niente del sonno si alza, si infila una giacca ed esce dalla stanza, andando al bar a prendere una cioccolata calda.

ALEX: guarda Davina seduto ad un tavolo che beve del bourbon
DAVINA: si siede su uno sgabello al bancone e ordina la cioccolata. si sente osservata e si guarda attorno, quando vede Alex... appena le arriva la cioccolata lo raggiunge ancora sveglio? si siede sulla sedia accanto alla sua poggiando la cioccolata sul tavolo
ALEX: Si finisce il bicchiere di bourbon la notte è appena iniziata.
DAVINA: Giusto, prende la sua cioccolata e la sorseggia
ALEX: Al quinto piano si trovano i Mikaelson la guarda negli occhi vai da lui se vuoi... perché io non voglio passare altro tempo qui... mi alzo dalla sedia e cammino verso la stanza
DAVINA: alza le spalle ci si vede in giro allora..buonanotte. lo guarda andarsene a continua a sorseggiare la sua cioccolata.

GIVE 'EM HELL.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora