Capitolo 15

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Harry's pov
Sono le 18:00 e solo ora mi sono ricordato di dover andare in palestra.
Ci vado una volta alla settimana solo per scaricare un po di rabbia, quando ne ho bisogno.
E oggi ne ho proprio voglia.
Prendo il borsone e vado.
In dieci minuti arrivo e mi cambio. Metto i pantaloncini e una canotta bianca.
Inizio con i pesi, poi con le flessioni e infine gli addominali.
Torno a casa tutto sudato.
Decido di fare una doccia, così da rilassare i muscoli.
Mi svesto e le cose sporche le ripongo nella cesta della biancheria.
Entro nella doccia e l'acqua calda mi sbatte contro la schiena.
È una sensazione bellissima, dopo aver fatto palestra.
Il mio telefono vibra.
Chiunque sia, aspetterà.
Appena esco, mi avvolgo un asciugamano bianco in vita e prendo il telefono.
È un messaggio. Di...Jennifer.
'Hei...' dice.
Le vorrei rispondere.
Per gentilezza lo faccio.
'Ciao...'
Dopo poco vibra di nuovo
'Tutto bene..?' Domanda.
Ma non fa prima a chiamarmi?
Non faccio in tempo a pensarci che lo sta già facendo lei.
Rispondo.
"Ciao"dico.
"Ciao. Tutto bene?"Chiede.
"Sì tu?"Mento.
"Diciamo".
"Perché? "Chiedo.
"Lo sai...per noi. Io e te."dice.
"Ah..."riesco solo a dire.
"Tu? Non ci stai male?"Chiede.
Non le voglio mentire.
"Sì anche io sto così..."ammetto.
Sta piangendo.
"Perché piangi?" Le chiedo.
Sembro un fottuto bambino dell' asilo. Lo so il perché sta piangendo.
"Perché...non c'è la faccio più...non riesco a starti lontano, capisci?"dice.
Certo che capisco ma lei ci ha provato con Set.
"Sì, ma questo non significa che ti sto perdonando. Tu hai comunque flirtato con Set, a basket."
"Harry io non ho fatto proprio nulla! E nemmeno lui! Mi ha solo aiutata. E comunque sai che ti dico? Se a te non te ne frega niente di me, allora non ti intaressa...lasciamo stare " dice.
Che cosa stava finendo di dire?
"Finisci la frase. Ti Obbligo " dico.
"Non puoi e comunque me ne stavo pentendo di dirtelo " dice difendendosi.
"Jennifer. Dimmelo prima che mi incazzo più di quanto non lo sia già! "Dico sbraitando.
"Lui...mi ha..."dice.
"Lui cosa?"la incalzo.
"Mi ha chiesto...di uscire con lui " dice.
Chi cazzo si crede di essere?
Lei è mia e non sua.
"Che cazzo ha detto?"
"Ecco me lo ha detto la sorella perché per l'intervallo ero in classe da sola. È molto meglio di chiunque fidanzato! E se a te non va bene che io abbia un amico, allora vai a quel paese."dice.
Mi ha appena detto che non sono... il ragazzo giusto per lei? Se non erro.
Le chiudo la chiamata ed esco di casa per andare da lei.
Viene ad aprirmi.
"Quindi io non sono il tipo che cerchi?"Chiedo.
Rispetto a lei sono molto più alto e lei sembra aver paura di me.
Non dice niente.
"Se è così come ti ho chiesto,...allora dimmelo in faccia e a quel punto me andrò per sempre dalla tua vita " dico.
Non voglio andarmene da lei...ma se è quello che vuole allora lo farò.
"Harry... non sei...il mio tipo " dice.
Non è vero.
"Stai mentendo. Si vede. Ti conosco da praticamente una vita. Non riuscirai mai a mentire, con me."dico.
"Harry davvero, vattene. Non c'è la faccio più. Sei impossibile. Appena decido di perdonarti, tu mi fai cambiare idea! Quindi, vattene!"Urla tra le lacrime, tirandomi dei pugni sul petto.
Non mi sta facendo male.
Le afferro i due polsi con tutte e due le mani.
"Harry! Ahia! Fa male. Lasciami andare ti prego!"dice.
Non le farei mai del male di proposito.
"Io ti mollo. Ma tu non ti azzardare mai più a parlarmi così capito?".
Annuisce e io la lascio andare.
Appena mi giro per andarmene le sento dire "Volevi arrivare ai 18 anni solamente per poter dire questa frase vero? Solo per renderti superiore"
Mi sto trattenendo al massimo.
"Volevo arrivare ai 18 anni non per sentirmi superiore. E comunque adesso che noi non siamo più fidanzati non credo che siano affari tuoi " dico e me ne vado.
Rientro in casa e mi metto a letto.
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Jennifer's pov
Se ne è appena andato.
Ha ragione. Ora che non siamo nulla, i suoi affari non sono miei e i miei non sono suoi.
Vorrei tanto che non fosse così.
Rientro in casa e mi metto a piangere.
Non è possibile. Perché non poteva dirmi tutto e magari avremmo potuto risolvere tutto più  facilmente?
Suonano alla porta.
Chi è a quest'ora?
Mi asciugo le lacrime e cerco, un minimo, di sistemarmi.
Apro la porta e davanti mi ritrovo Set.
"Ciao!"Dice
"Ciao "
"Hei tutto bene?"Chiede.
"Certo! Che ci fai da queste parti?"
"Devo passare da casa di Harry per aiutarlo in fisica. E allora sono passato da casa tua."dice.
"Ah ok. Vuoi entrare?"
"Oh...okay " dice sedendosi a tavola.
Mi siedo anche io.
"Allora cosa c'è?  Sei strana. Sembra che hai appena pianto " dice.
"È una storia lunga " dico solamente.
"Ne vuoi parlare?"Chiede.
Ci rifletto un po su ma poi annuisco.
Gli parlo di tutto. Di come ci siamo conosciuti. Il perché abbiamo litigato e il resto.
"Mi dispiace tanto. Io e Harry in teoria non siamo amici. E non lo siamo neanche in pratica. Lui mi ritiene uno sfigato. Ma quando ha bisogno, per quelle poche volte chiama sempre e solo me."dice.
Faccio un sospiro.
Sento vibrare un telefono e credo sia il suo.
"Sì pronto?"dice Set.
"Cavolo stai calmo! Adesso arrivo."E chiude. Immagino chi sia.
"Dai ti lascio andare prima che venga qui e mi ammazzi" Scherzo.
Ridiamo insieme e dopo poco se ne va.
Resto da sola per la seconda volta.
Credo che lui sia una brava persona.
Decido di mangiare qualcosa di veloce.
Prendo un tramezzinio dal frigo, e l'acqua.
Accendo la TV e mi sdraio sul divano. Dopo poco mi addormento.
Inizio a sognare un Harry gentile e con un'altra me, più bella, più gentile, più buona e più uguale a lui. Con tutti quei tatuaggi.
E le lacrime iniziano a scendere giù.
Parte autrice:
Eccomi qui ragazze con il 15esimo capitolo.
Spero tanto che la storia vi stia piacendo.
Chiara <3
Ciauuu.

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