Capitolo 27

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Siamo a metà festa ed è arrivato il momento di aprire i regali.
Sono su una specie di palchetto con sopra un tavolo con tutti i regali.
Mi hanno regalato delle maglie, dei jeans, dei pantaloni, delle felpe, un collage di foto e tante altre cose.
La mia migliore amica invece oltre ad esser venuta qua a festeggiare con me il mio compleanno, mi ha regalato un bracciale di Pandora. Ci sono già tre ciondoli.
Uno è una ballerina, il secondo è un mezzo cuore che condivide con me e l'ultimo è la mia lettera cioè la J.
È un regalo davvero bello a cui tengo molto.
Scendo dal palchetto e tutte le luci si spengono.
Nella piccola stanza si intravede una candelina che viene verso di me.
"Oddio grazie mille a tutti " dico.
Iniziano tutti quanto a cantare la canzone 'tanti auguri' .
"Auguri amore mio " dice Harry dandomi un bacio sulla guancia.
Giuro mi sto sciogliendo.
Ma quanto è dolce questo ragazzo?
"Grazie " dico.
Mangiamo la torta e vedo la mia migliore amica salire sul palchetto.
"Allora, intanto buonasera a tutti! Sono qui, su questo palco per parlare di una persona importante e con cui siamo cresciute. Stasera una persona a me cara compie gli anni. Allora ve la spiego brevemente. Io e questa persona siamo nate e cresciute insieme perché i nostri genitori erano amici sin da piccoli ed evidentemente l'amicizia si è prolungata con noi. Questa ragazza ha affrontato con me i momenti più belli, più brutti e più difficili della mia vita. Ci siamo sempre aiutate a vicenda e ci siamo soprattutto volute sempre bene.
Poi un giorno siamo cresciute e abbiamo capito quanto il nostro rapporto di amicizia fosse legato e da quel giorno eravamo diventate 'sorelle'. Ci volevamo un bene da morire quando un giorno abbiamo litigato, non ci siamo rivolte la parola per circa un mese. Poi quando abbiamo visto che nessuna delle due riusciva a resistere ci siamo perdonate a vicenda ed eccoci qui. In prima superiore. Insieme. Più unite che mai.
Grazie amica mia" dice infine.
Sto piangendo. Harry mi coccola tra le sue braccia e appena Jessica scende ci abbracciamo tanto da farci male.
Non è finita qui però. Perché anche Harry sale sul palco.
"Buonasera a tutti. Beh ecco non potevo non dire niente. Vorrei cominciare con dire che se siete amici della festeggiata di stasera siete persone davvero fortunate. Allora anche io ho una piccola storia da raccontare.
Io sono il fratello di Jessica ovvero, Harry.
La storia parte da quel giorno. Il 21 gennaio del 2002. Ero tornato dell'asilo quando i miei genitori mi hanno portato subito in ospedale da dei loro più grandi amici.
Io non ci volevo andare perché ero stanco e gli ospedali non mi piacevano molto, ma non sapevo che cosa mi perdevo. Quando entrai in quella stanza, piccola e calda, vidi quella donna stesa sul letto, in preda alle lacrime. Non capivo perché piangesse. Di solito quando si ha un figlio si è felici, lei invece no. Sua figlia era in sala operatoria tra la vita e la morte per un importante intervento al cuore.
Anche io per un po ci sono stato male, ma ho pregato che quella bambina che non avevo mai visto potesse sopravvivere. Dopo circa tre settimana questa famiglia è tornata a casa con la bambina sana e salva. Subito dentro di me ho pensato sono il suo eroe. Anzi il suo supereroe e quando sarà grande mi ringrazierá. Ma non è stato proprio così.
Dopo circa 8 mesi è nata mia sorella. Avevo paura che anche lei avesse lo stesso problema di quella bambina.
Perfortuna no. Mi è dispiaciuto però. Volevo salvare altre persone e chissà magari essere l'eroe anche di mia sorella. Invece no dopo tre giorni che era nata è tornata a casa.
Il giorno del mio sesto compleanno i miei genitori avevano invitato la famiglia di quella bambina a casa mia. Lei e mia sorella iniziarono a giocare insieme e impararono a conoscersi.
La loro amicizia andò avanti quando in terza media litigano, ovvero un anno fa.
Quella bambina di nome Jennifer era cresciuta con mia sorella e mai e poi mai avevo pensato che potessero litigare. Quando lo venni a sapere ci rimasi male eppure ero cresciuto per quelle cose da ragazze avevo già 17 anni ma c' ero rimasto comunque male.
Quando ritornarono amiche ero superfelice, e sapete perché? Perché così potevo rivedere Jennifer tutti i santi giorni a casa mia. Voi direte eri un pedofilo. Uno di 17 anni con una di 14 anni? Va bene chiamatemi così. Pedofilo. Perché se questa è pedofilia voglio essere il pedofilo personale di Jennifer. Sono il suo supereroe pedofilo.
In ogni caso. Ci siamo fidanzati il 10 settembre. È stato il giorno più bello della mia vita. Da quando lei ha iniziato a far parte di me ogni ora del giorno la mia vita è cambiata. È più bella. E così come si dice in quelle stupide fiabe per bambini vissero felici e contenti. Auguri amore mio."conclude guardandomi e dandomi un bacio volante. Pian piano viene verso di me sorridendo e il mio cuore salta dei battiti.
Sto piangendo come una deficente.
È stato il mio regalo di compleanno più bello.
"Oddio"dico abbracciandolo.
"Grazie di tutto " continuo mettendo una mano dietro la sua nuca e massaggiandogli i capelli. L'altra mano è intorno al suo collo.
"Grazie a te " dice lei abbracciandomi.
Ma come può questo ragazzo cambiare stato d'umore in un'ora?
Forse è vero...siamo giusti per poter stare insieme.
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La festa è finita benissimo. Per l' 1:40 tutti sono andati a casa.
Abbiamo pulito e sistemato fino alle 3:00 e ora sono davvero stanca.
Stasera dormirò da Harry. Nel suo stesso letto. E con lui.
Ringrazio i miei per aver organizzato tutto e gli do la buonanotte. Strano che mia mamma mi abbia dato il permesso di andare a dormi con Harry. Di solito non me lo avrebbe lasciato fare. Glielo chiederò domani.
Salgo sulla macchina di Harry e ci dirigiamo a casa sua.
Apre la porta ed entro io, poi lui, sua sorella e i suoi genitori.
"Buonanotte a tutti!" Dico mentre Harry mo afferra la mano per andare su.
"Buonanotte anche  a te Jennifer " dice Karol.
"Grazie di tutto Jessica! Davvero" dico abbracciandola.
"Grazie a te. Per essere tu " dice.
Ci stacchiamo dall'abbraccio e vado in camera di Harry.
Mi fa cenno di chiudere la porta e si avvicina a me.
Mi ha messo contro il muro e la sua bocca è a pochi millimetri dalla mia faccia.
"Sei bellissima " dice.
"Anche tu sei bellissimo " dico baciandolo. Non resistivo più.
Mi bacia con trasporto e con foga.
Inizia a togliermi la giacca, mentre io poso le mie mani sul suo petto ancora coperto dalla camicia.
Mi sbattona il vestito e me lo sfila staccandosi dal bacio per facilitare le cose.
Appena è per terra mi osserva. Ora indosso solo l'intimo rosso semplice. Il reggiseno ha del pizzo dorato intorno alla coppa mentre la mutanda modello brasiliana è semplice ed è coperta dalle mie calze nere a rete. Solo ora mi rendo conto di avere indosso ancora le scarpe.
"Sei troppo sexy " dice.
"E sei solo mia, piccola " dice baciandomi di nuovo. Stavolta il bacio si fa più sensuale e intenso.
Inizio a sbottonargli la camicia e appena ho finito gliela tolgo.
Lui appoggia le sue mani sui miei fianchi e li avvicina ai suoi.
Mi scappa un gemito.
"Lo so che ti faccio stare bene ma di là ci sono i miei quindi non fare rumore " dice con fare malizioso.
Prendo in considerazione quello che mi ha detto e continuiamo, continuiamo e continuiamo.
Poco dopo mi ritrovo a cavalcioni su di lui e sul suo letto.
Muove i suoi fianchi verso i miei e mi bacia il collo lasciando delle piccole chiazze rosse che pian piano diventano viola.
Mi butta delicatamente sul letto e ci ritroviamo io sotto e lui sopra.
Mi bacia di nuovo e poi ancora, e ancora e ancora.
Gli slaccio i pantaloni e lui se li toglie.
Appena ci troviamo uno contro l'altra, a Harry scappa un gemito.
Mi avvicino al suo orecchio.
"Per fortuna che ero io a non dover far casino " dico mordendomi il labbro.
"Piccola non morderti quel labbro se non ti scopo qui e adesso. Okay?". A quella sua affermazione arrossisco e nascondo il mio viso nel suo petto.
Harry si stende difianco a me e mi guarda intensamente.
"Non te le toglie quelle calze?"Chiede.
"Ahm...si Giusto " dico alzandomi a sedere per toglierle.
"No no ragazzina non così. In piedi davanti a me te le devi togliere " dice.
Mi alzo in piedi e lo guardo.
"In piedi dove?"Chiedo provocandolo.
Si mette dietro di me praticamente appiccicato e mi mette le mani in vita.
Io mi spingo leggermente indietro per farlo gemere di nuovo.
Ma cosa sto facendo?
"Jennifer tieni quel sederino a posto " dice strizzandolo con la sua mano destra.
Mi scappa un altro gemito e d'istinto spingo ancora.
Jennifer no. Jennifer no. Pensa a quello che fai. Un anno fa a quest'ora eri nel tuo lettino a fare tanti bei sogni. Non a fare queste cose.
Harry mi fa girare verso di lui e mi bacia.
Scosta l'elastico delle calze più in basso del mio cavallo e fa lo stesso con le mutandine.
"Te lo avevo detto piccola ma tu non..."dice senza finire perché viene interrotto da un mio bacio.
Sorride sulle mie labbra.
Non so perché ma ho il presentimento che non rivedrò mai più Harry. Come se questa fosse l'ultima notte insieme.
Ma che cosa dico...stupida mente.

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