Harry's pov
Decidiamo di rientrare in discoteca perché fa un po freddo.
Abbiamo balliato un altro po e quando erano le 2:30 Jennifer iniziava a lamentarsi per il sonno. Alla fine l'ho convinta a prendere uno shot di vodka alla menta.
Adesso è esausta. E ci credo. Ha retto fin troppo.
Appena saliamo in macchina si appisola sulla mia spalla destra.
Arriviamo a casa. Metto la macchina in garage e prendo Jenny in braccio, coprendola con la giacca.
L'appoggio sul mio letto, le tolgo le scarpe, le spengo il telefono e la svesto.
È stupenda anche in intimo. È la ragazza più sexy del mondo lo giuro.
Le metto una mia felpa grigia che le sta enorme ed è ancora più bella.
Mi svesto anche io e mi metto sotto le coperte con lei.
È stata la serata più bella del mondo.
Solo perché lei era con me.
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È mattina e sono sveglio. Controllo il telefono e guardo l'orario.
Sono le 11:00. Lo rimetto sul comodino e mi giro a guardare la meravigliosa creatura che mi ritrovo difianco.
Le accarezzo la fronte e le lascio un piccolo bacio sopra.
Scendo dal letto senza fare casino e mi metto dei pantaloncini neri e metto una t-shirt bianca.
Vado in bagno e mi sciacquo la faccia.
Appena ritorno in camera vedo la mia ragazza che si sta stirando.
"Hei"dice.
"Buongiorno " la saluto.
Mi avvicino a lei e la bacio.
Mentre si stira si intravedono le mutandine e io mi sto eccitatsi troppo.
Appena mi stacco mi chiede sorridendo "Immagino che questa roba sia tua..."
Annuisco.
"Come ti senti dopo ieri sera?"Chiedo.
"Diciamo bene"
"Come diciamo bene?"
"Bene perché mi sono divertita e c'eri tu. Ma ho un gran mal di testa."dice
Ci credo. Perfino per me la musica era troppo alta.
Decidiamo di scendere a fare colazione.
"Harry dopo passiamo da casa mia che devo prendermi la roba?"Chiede.
Annuisco.
"Cosa mangi a colazione?"Chiedo.
"Esta the al limone" dice sorridendo.
Sorrido anche io e gliene do uno.
Dopo un po di silenzio mi chiede "Ma tu allora...ieri sera mi hai vista...nuda?"
Ehm...
"Eh si perché ti ho messo il 'pigiama'"le dico.
"Oh " risponde arrossendo.
"Hei non ti devi vergognare quando sei con me. Ieri sera quando ti ho vista in intimo, eri bellissima."
È la pura verità. Mi chiedo perché nessuno l'abbia mai scopata. Come si fa a resistere?
"Dici davvero?" Domanda lei.
"Sì davvero. Ieri sera avevo voglia di...fare sesso con te. Ma poi ho lasciato perdere."ammetto.
Si alza e viene verso di me.
"E perché hai voluto lasciar perdere?"
"Perché come hai detto tu sei troppo piccola."
"Oh..."dice diventando da curiosa a triste.
Ma che ho detto?
"Hei cosa c'è? Hai cambiato idea?"Chiedo alzandole il mento.
"Forse..."dice guardandomi negli occhi.
Cazzo.
"Sei sicura? Jennifer una volta fatto non si torna indietro. Lo sai vero?"Chiedo.
"Sì Harry lo so ma io ti voglio. E fra circa tre mesi faccio 15 anni. Voglio essere tua " dice.
Anche io lo voglio. Lo farei anche ora ma...
"Jenny siediti" le dico facendola sedere di nuovo sullo sgabello della cucina.
"Lo so che mi ami, e che vuoi fare sesso con me, e anche io voglio, ma per adesso può essere un pensiero che magari ti rende felice ma poi può diventare un pensiero negativo. Quindi non corriamo. Non avertene a male. Io ti voglio. Ma per ora non in quel senso. Io lo faccio per te. Capito?"Chiedo.
"Sì...ho capito."dice abbassando lo sguardo.
Facciamo colazione e dopo esserci preparati passiamo da casa sua.
Apre la porta e dopo poco scende di nuovo già vestita.
Ha un jeans un po strappato con delle stampe di fiori. Sopra una maglia nera semplice.
"Come sto?" Chiede.
"Molto bene. Anzi bellissima."
Mi prende per mano e ci incamminiamo per la città.
"Qual'è la tua città preferita?" Chiede lei di punto in bianco.
"L'Inghilterra. Londra. La tua?"Chiedo a mia volta.
"Qua. New York. America" dice ridendo.
"Perché proprio l'Inghilterra?" Domanda di nuovo facendosi seria.
"Perché è dove sono nato. Beh di preciso sono nato a Redditch, è una città meravigliosa. La ci sono tanti bei ricordi."Rispondo.
"Non sapevo che eri nato a Redditch."
"Ebbene si " dico.
Facciamo una lunga passeggiata quando vediamo che è ora di pranzo la riaccompagno a casa.
"Harry mi dispiace non poter passare con te il resto della giornata ma devo studiare e prepararmi per le verifiche " dice.
"Tranquilla, capisco "dico.
Le bacio il collo e gli poso tanti piccoli baci sulla punta della bocca.
"Ciao"dice andando ad aprire casa.
"A domani " dico allontanandomi.
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Jennifer's pov
Dopo esserci salutati entro in casa e vado in camera a studiare per la verifica di fisica.
La giornata è passata in fretta e io sto pensando a lui. Decido di chiudere il libro perché la fisica mi ha dato alla testa.
Faccio una doccia, lavo i capelli e metto il mio bellissimo pigiama che mi ha regalato la nonna e scendo giù in salotto.
Mangio un po di avanzi e mi guardo un po di televisione.
Appena l'accendo sento il telefono suonare.
"Pronto?"
"Ciao tesoro! Tutto bene?"Chiede mia madre.
"Sì mamma tutto bene. Voi? Non vedo l'ora di rivedervi"
"Tutto bene grazie. A scuola come va?"
"Bene bene. Ti saluto che sono stanchissima. E domani devo andare a scuola che ho una verifica."dico.
"Certo tesoro. Buona notte" dice e riattacca.
Do la buona notte a Harry e spengo il telefono.
Spengo anche il televisore e vado a letto.
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Suona la sveglia e mi alzo.
L' ho messa un po prima del solito così posso ripassare per la verifica di oggi dato che è alla prima ora.
Faccio una rapida colazione e mi vesto.
Oggi indosso un leggins e una maglia semplice bianca a manica corta e la giacca di pelle sopra.
Metto le Dt.Martens, l'orologio e mi vado a lavare i denti.
I capelli li lascio sciolti e vado a truccarmi.Mi trucco semplicemente con del mascara e un po di burrocacao. Ho un forte mal di testa e non voglio strafare.
Suonano al campanello. È Harry.
Scendo con lo zaino in spalla e il quaderno di fisica in mano.
Accendo il telefono ed esco di casa.
Salgo in macchina.
"Hei"dice Harry.
"Ciao" dico nervosa.
"Cos'hai?"Chiede.
"Niente lasciami stare " dico stressata. Ho un'ansia addosso che è una cosa impressionante e ho pure mal di testa.
"Jennifer ti calmi? Cazzo hai? Sei ciclata?"chiede.
Mi da un fastidio quando la gente ti chiede 'ma sei ciclata?'
Perché? Non vuol dire che se uno è nervoso deve per forza avere il ciclo!
"Muoviti ad andare a scuola ho la verifica " dico.
Non dice niente e mette in moto.
Per tutto il tragitto io guardo fuori dal finestrino e lui se ne sta zitto.
Arriviamo giusto in tempo. Scendo e senza salutarlo mi dirigo in classe.
Il prof è già in classe ed è sorridente mentre ci consegna le verifiche. Aiuto!