Allwood lasciò cadere le braccia con aria rassegnata mentre Fakhri avanzava nel salone, tenendola per la caviglia a quasi un metro da terra. Orlaith cercò di divincolarsi, ma la sua presa legnosa era così stretta e solida che, per vincerla, avrebbe avuto bisogno di un paio di cesoie. La teneva così saldamente da farle male.
- Credevo di averti detto di aspettare di sopra.- sospirò Jayden.
- Lo so, ma adesso aiutami!-
- Silenzio!- esclamò Fakhri. Aveva un lieve accento arabo - Chi siete? Cosa fate in casa mia?-
Guardò Jayden, e i suoi occhi si soffermarono sul quaderno che teneva in mano.
- Uno stregone e la sua apprendista?- chiese - Avete qualcosa a che spartire con il mio padrone? Siete suoi nemici?-
Orlaith cercò di liberarsi con ancora più energia, arrivando a prendere a calci il suo stesso piede nel tentativo di rompere il legno. Fakhri le prestò la stessa attenzione che avrebbe riservato a un acaro.
- Capisco.- disse - Quindi è questa la motivazione del vostro maldestro tentativo.-
Lentamente, anche l'altra mano si affusolò, la pelle si ingrigì. Divenne una lunga lama metallica, che premette sulla gola di Orlaith; la violinista si irrigidì subito a quel contatto gelido, smettendo di scalciare. Una goccia di sudore le colò tra i capelli.
- Lascia andare il quaderno e qualsiasi cosa tu possa usare per scrivere.- continuò l'Homunculus - Poi mettiti al centro della stanza e tieni le mani sopra la testa, lontane tra loro. Conosco la magia, stregone, so come agiscono quelli come te.-
Allwood aggrottò la fronte, guardando per un momento Orlaith negli occhi. Lei si lasciò scappare un'occhiata di supplica, senza osare nemmeno muovere la mandibola per parlare.
Ti prego, tirami fuori di qui...
Tuttavia, l'altro rimase impassibile e incrociò le braccia, senza fare nulla di quanto richiesto.
- No.- rispose - Ammazzala. È comunque destinata a morire. Quando avrò finito con voi Suggelli mi occuperò di lei.-
Orlaith trasalì: il suo tono era gelido, privo di emozioni, così come i suoi occhi. Stava dicendo sul serio?
Anche Fakhri parve crederci, perché alzò un sopracciglio.
- Come, prego?-
- Non è la mia apprendista. È un'arma di Vaněk. Gliel'ho sottratta per usarla contro di lui, poi dovrò liberarmene.-
- Stai mentendo.-
- Ah beh, se ne sei convinto tu...- sospirò lui, alzando il blocco degli appunti.
Istintivamente Fakhri alzò il braccio che aveva tramutato in lama, alterandone la forma fino a renderla uno scudo. Una folgore scaturì dal piccolo Cerchio Magico di Jayden, folgore che baluginò verso di loro, colpendo la protezione.
L'elettricità attraversò il corpo di Fakhri, sbalzandolo indietro, verso le scale, spezzando al tempo stesso la pianta che le legava la caviglia.
Orlaith ricadde a terra, battendo la testa. Non svenne, ma si fece un male d'inferno.
- Alzati! Suona qualcosa!- gridò Allwood, scagliando un'altra folgore contro Fakhri.
La ragazza rotolò di lato, portandosi al centro del salone, vicino al divano, ancora sconvolta e spaventata. Guardò l'Homunculus, e vide che stavolta si era protetto con uno scudo di pietra, su cui l'elettricità era inefficace.
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Epic Violin - Il Violino di Dio
FantasyLa musica è un arte, e chi la coltiva sa bene quanto sia complessa e gratificante. Un violino, poi, è tra gli strumenti più complessi di tutto il mondo della cultura sonora. Questo lo sa bene Orlaith Alexander, che fin da bambina ha sviluppato un'au...