Casa...

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<<o mio dio... grazie... grazie...>> mi tirai a terra, ero scesa da quella macchina infernale, <<chi ti ha dato la patente?>> sbottai, <<un tipo del aeronautica nel 1973>> spiegò Damon, <<quanti anni hai?>> rimasi sbigottita, <<venti, da molto tempo però, ricomincerò a crescere quando dallo stato di lupo mutaforma prenderò solo forma animale, cioè mai... sono un po come un vampiro>> mi fece l'occhiolino. <<muori>> sbottai mettendomi in piedi.   

<<wow... che posto è questo?>> chiesi sorpresa e affascinata, <<questa è la terra delle fate, la terra selvaggia, le persone normali non posso entrare, ma un lupo mannaro, o un vampiro, o anche una fata può snobbare il campo magnetico e tutte le altre cose>> spiegò Damon, <<ok...>> sibilai, <<il tuo branco vive sopra quella collina...>> sorrise afferrando i nostri bagagli e andando avanti... lo seguii a testa bassa, eravamo li, ma per cosa?Per vedere se ero un alfa?O solo per farmi restare male appena ce ne andiamo? 

Camminammo per almeno tre chilometri, ma alla fine arrivammo davanti ad un cartello "Rift Valley" ma non ce n'era una in Africa? Ok... 

<<forestieri>> sentii la voce di un uomo alle nostre spalle, ci fissavano tutti in modo minaccioso. <<perchè ci guardano così?>> chiesi, <<perchè, non si ricordano di me, ed è meglio così, e non si ricordano di te, che è peggio...>> sorrise Damon. <<Black?>> fece una donna sbigottita, era bella, non molto alta, con gli occhi a mandorla ma al ingiù come me, la pelle olivastra come la mia e un viso ovale simile al mio.

<<Flora... dopo tanto tempo mi hai riconosciuto...>> fece Damon, <<lei... lei è?...>> chiese la donna indicandomi e poi si avvicinò, voleva strapazzarmi?E no, tutto ma strapazzarmi come una nonna con la nipotina no...

<<non è il caso>> Damon mi accompagnò con la mano dietro di lui. <<che ci fate qui?>> chiese la donna di nome Flora. <<Omar è morto?>> chiese secco il moro. <<certo che si, perchè credi che l'aura di Silver si è mutata?>> fece la donna come se fosse ovvio. <<bene, quindi il branco è suo>> sorrise compiaciuto Damon, <<no, il branco è mio...>> spuntò dal nulla un uomo, era alto, muscoloso, molto muscoloso, e non sembrava di quella zona. 

<<chi saresti tu?>> avanzò Damon come se volesse proteggermi, <<Rasvan, e se la tua marmocchia vuole il branco deve lottare lei per riaverlo...>> gli occhi del uomo diventarono rossi. 

<<bene, sono in una terra straniera, dove due uomini si contendono, nel aria si sente testosterone ma non è questo che mi interessa, io non voglio ne gli artigli ne le zanne e ne il pelo cavolo rubato da un pellicciotto di Crudelia Demon, quindi mettete a nanna il cagnolino che è in voi e smettetela>> li misi entrambi in riga, <<bel caratterino... l'imprinting è stato generoso>> sorrise compiaciuto Rasvan, <<grazie>> sbuffò Damon, <<tu che centri, io ho avuto l'imprinting con quella bambolina>> avanzò Rasvan , <<ehi... ehi... mi costa dirlo ma mi basta il bamboccio li, quindi allontanati>> lo ammonii, <<due uomini per la stessa donna, raro... ma non impossibile...>> sorrise Flora. <<uh... posso sapere chi cavolo è lei?>> sbottai, <<sono tua madre>> mi zittì, <<ok... perchè vedo le stelline...>> feci intontita prima di crollare a terra. Avevo il cervello in sovraccarico, troppa gente, troppe informazioni nello stesso momento... 

Aprii gli occhi poco dopo, avevo la testa in fiamme, la mano di Damon era sotto la mia nuca, mi reggeva la testa, Rasvan era dal altro lato. In altri momenti mi sarei sentita lusingata che due fusti simili si prendevano cura di me, ma al momento volevo solo allontanarli.

<<smammate>> bottai mettendomi in piedi con un energia che non pensavo di avere in corpo. <<Rasvan giusto... voglio lottare, subito, rivoglio il branco>> afferrai un bastone di legno che feci ruotare. Ok... non sapevo dove avevo imparato a farlo...

<<forte...>> commentai. <<calmati piccola>> fece Damon, <<no, non mi calmo, questo posto è fantastico, terra incontaminata, aria pulita, tecnologia non soffocante, è il paradiso, è questo è il mio branco di diritto, quindi, con o senza il tuo permesso Damon io e lui abbiamo un conto in sospeso>>

<<mi piacciono le ragazze decise, ma non sei in forze, l'adrenalina che senti è dovuta a me e a Black che abbiamo assorbito il tuo malessere dovuto al aura da alfa che il tuo corpo non regge, quindi... fai un bene a tutti, allenati, diventa minimamente brava e poi ci contenderemo per il branco, per il momento la lascio a te Black ok... stammi bene bambolina>> fece il ragazzone prima di sparire nella foresta. <<cosa?... Proprio ora che volevo divertirmi...>> mi lagnai... 

Damon mi diede una manata sulla nuca, <<ahi!>> mi lagnai. <<ben ti sta, ora andiamo, tua madre ci ha offerto una villetta poco distante dal villaggio, possiamo alloggiare li fin quando vogliamo, cioè fino a domani, tu torni con me in Romania>> mi trascinò. <<no, io resto, voglio questo branco,  se ho capito bene quel uomo ha ucciso mio padre, ok... ora io ucciderò quel bastardo poi me ne andrò>> feci i capricci, <<ok, ma se poi ti uccide sono cazzi tuoi...>> sbottò, <<ok... tranquillo che da morta avrò molte più cose da fare che stare a rompere le scatole a te...>> sbuffai in fine.

Ok... quella si che sarebbe stata un avventura, non ne sarei uscita intera, questo era sicuro, e Damon avrebbe sbranato quel tipo era quasi ovvio... ma in teoria a me non frega nulla di loro due, che si ammazzino, io mi limiterò a fare la spettatrice....

Il demone lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora