Addio cervo

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Eravamo appena arrivati da mia madre.
Che come al solito per accoglierci aveva preparato un banchetto con i contro fiocchi.

-come va la scuola ?- domandò lei.
-tutto bene- feci da rimando.

-Silver!!!!- la mia sorellina di 3 anni appena era arrivata per cenare con noi. Però per avere 3 anni sembrava già una bambina di cinque... che strano... 

-piccola, me lo dai un bacino?- la presi in braccio.
-Silver, visto che sei sola da alcuni anni, vorremmo presentarti Ian il capo di un branco vicino- a quelle parole mi andò di traverso la saliva.

-credo che la cena si sia conclusa, almeno per me, buon proseguimento- andai verso l'uscita.
-Silver, devi andare avanti e...- cerco di dite ma notando la mia espressione si zittì.
-ciao- andai definitivamente via.

-un ragazzo? No grazie, preferisco essere asessuale!- urlai.

-mh... io direi che non ti farebbe male una- lanciai un bastone contro il ragazzo che aveva appena aperto bocca.

-scusa... non volevo, piacere Ian- avanzò nell'ombra.
- il piacere è tutto tuo, stammi alla larga e non ti farò nulla- con quelle parole presi sembianze animali correndo nella foresta.

Pochi attimi dopo tornai indietro, puzzava terribilmente di lui!

-come fai a conoscerlo!- urlai in sembianze umane.
-lui? Chi il tuo mate traditore? Tranquilla si è solo sposato con mia sorella due giorni fa- sorrise avvicinandosi.
-  Portami da quel bastardo! VOGLIO AMMAZZARLO!- sbraita.

-amore non è una scena per bimbi- mi voltai ed ecco tutta la mia famiglia guardava quella situazione a dir poco imbarazzante. Lilith aveva gli occhi coperti da mia madre.

-ma ti sembra il caso, farci delle cose all'aperto senza nemmeno conoscerlo!- mi ammonì Damon.
-perché se lo conoscessi sarebbe normalissimo farci qualcosa all'aperto?- sbuffai.

-no però- ecco che si zitti.

-portami da lui! Adesso!- ringhiai.

-la mia bimba, ha preso tutto da me... - commentò Omar. Mostrai il dito medio a Damon e a mio padre prima di andare con Ian... si dovrebbe chiamare così... penso.

Dopo alcuni chilometri arrivammo alla sua "modesta" abitazione..

-cosa ne pensi, sarei un buon partito?- alzò le sopracciglia in modo irritante.
Gli diedi un pugno.

-Luxus!!!! Alza il culo e vieni qui!- urlai, -ripeto Luxus è atteso al cancello! Per essere affettato dalla sua più che scontrosa mate- urlai ancora.

Arrivò poco dopo. Era in pigiama.

-cosa vuoi? Ti ho mandato i pacchi, le lettere del mio fidanzamento, del matrimonio, e tu nulla e adesso viene a disturbarmi a casa mia!- mi urlò contro.

-qualcuno mi disse, che voleva una pausa temporanea, non farsi una nuova vita- ringhiai.
-non ho avuto altra scelta, è rimasta incinta, non potevo andarmene per tornare da te!- sbraitò.
-esistono le protezioni, potevi praticare l'astinenza, o magari se proprio non potevi farne a meno ne potevi scegliere una che prendeva delle precauzioni - diedi un pugno anche a lui.

E a me piaceva uno così, ero giovane e da giovani si fanno stronzate assurde.

-cosa vuoi da mio marito?- una donna dai capelli biondi uscì arrivò davanti a noi, portava una lunga veste da notte, il pancione però non si vedeva per niente... e aveva anche gli occhi di un giallo brillante.

-tuo marito deve marcire all'inferno, e... non ti preoccupare, gli ho solo rotto il naso, torna a nanna mammina, anche se... una curiosità... come fai ad essere incinta se siete entrambi licantropi?-  ero un alfa, avevo fatto ricerche e di certo non mi facevo infinocchiare come aveva fatto Luxus.

 -che storia è questa?- i due ragazzoni che avevo steso a terra si erano alzati, ma non sembravano stare alla grande. 

-addio cervo- me ne andai via, adesso erano cavoli di Luxus, il karma gli ha dato ciò che si meritava, corna per corna... che soddisfazione... 

Il demone lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora