Il demone lupo

La gelosia

<<'Giorno>>sibilai, mi ero appena svegliata, sembravo una sedicenne col dopo sbornia e si che non avevo nemmeno bevuto.

<<hai litigato col cuscino?>> chiese Damon, cosa vedevano i miei occhi?Stava cucinando per caso?

<<tu cucini?>> chiesi sbigottita. <<si, non è una novità>> era calmo, "oh no... ha iniziato a fare uso di cannabis, io sapevo che un giorno sarebbe successo, ma non credevo così presto..."

<<hai la febbre?>> chiesi poggiandogli una mano sulla fronte, <<no, mi dici che ti prende?>> fece posando i piatti a tavola. <<tu, Damon Vladescu che cucini i pancake? Ma se per miracolo ti scaldi la cena e il pranzo! >> sbottai, <<Questo è solo perché sono sempre impegnato, vedi questi pancake come qualcosa per farti passare meglio la giornata oggi al liceo bambola>> disse strizzandomi l'occhio.

Dopo un'ora finalmente ero pronta.
<<Addio mio morbido e caldo letto, addio vita sociale, addio mondo!>> feci una scena drammatica mentre Bella e Scott mi trascinavano fuori casa. <<è sempre così?>> chiese Sole, <<tutti gli anni...>> sbuffò arreso Damon.

Bella e Scott andavano all'ultimo anno mentre io facevo ancora la prima superiore.

Alla fine delle lezioni uscii correndo dalla porta di quell'inferno, odiavo tutto del liceo.

<<hey...>> sentii una voce alle mie spalle. Mi voltai, <<hey>> sorrisi, era Matteo, un ragazzo che era stato bocciato un paio di volte. <<Torni a piedi?>> mi chiese, <<oh no, vado con una mia amica, tu?>> mostrai uno dei miei sorrisi migliori. <<io ho la moto. Comunque mi piacerebbe incontrarci qualche volta... per studiare, ovviamente >> propose lui, <<ma non sai se sono una studiosa o una svogliata>> sentenziai facendogli l'occhiolino. <<Beh ti ho sentito quando hai detto che la matematica per te è una cosa facile, vedi invece per me è una piaga quindi ti sarei molto grato se potessi darmi una mano. Mi fai sapere?>> chiese, <<ehm... va bene, dammi il tuo numero che ci accordiamo>> gli dissi <<chiamami quando vuoi>> sorrise afferrandomi un braccio e scrivendoci sopra il suo numero. <<Si>> borbottai guardandolo andare via.

<<chi era quello?>> mi girai di scatto trovandomi davanti un Damon con un'espressione mista fra la gelosia e l'incazzatura.

<<un amico?>> sorrisi facendolo irritare con quella domanda ironica. <<sali in macchina>> mi ammonì.

<<Che ti prende?>> chiesi mettendomi nel posto del passeggero accanto a lui. Non rispose, mise in moto e basta.

Accostò a metà strada, sembrava tesissimo. <<cosa voleva da te?>> chiese fissandomi. <<Era un compagno di classe, mi ha chiesto ripetizioni di matematica>> sorrisi,  tranquilla, <<non mentirmi>> era geloso per caso? Da quando?

<<Damon, mi preoccupi>> scherzai, anche se mi stava veramente venendo paura. Imprecò a bassa voce poi diede un pugno sul quadrante che quasi si ruppe.

<<Damon!!>> strillai, <<Cosa? Lasciami in pace>> alzò la voce. <<Come vuoi>> sbottai scendendo dalla macchina. Sarei andata a piedi, non mi importavano i 3 chilometri che avrei dovuto fare a piedi per andare a casa. Damon aveva superato il limite, non poteva mica fare così, fino all'anno scorso non gliene importava niente di me e ora solo perchè conversavo lui si accendeva come una miccia?

Io per caso mi incazzavo quando lui usciva con qualcuno? Beh una volta avevo dato fuoco alla macchina di una sua ex, ma solo perchè mi aveva minacciata di spedirmi dall'altra parte del mondo appena si fossero fidanzati ufficialmente. Ma alla fine si lasciarono, come succedeva con tutte. Quel lupo mentecatto non è mai stato serio con nessuna, almeno da quando ne ho memoria.

Comunque sarei sparita per tutto il giorno tanto per farlo sbollire, poi sarei tornata a casa rientrando dalla finestra come al solito dopo ogni nostra litigata.

Mi sa però che non mi farà più i pancake per un bel po'.

in collaborazione con csxara