"mate"!

1.5K 51 3
                                    

Era tardo pomeriggio, mi stavo beando dei deboli raggi del sole che a breve sarebbe tramontato.
Il rivedere Luxus mi aveva in qualche modo scombussolato, lo odiavo, ma in fondo lo amavo, solo che si era sposato, credeva pure di stare per diventare papà e chi sono io per incolparlo per le sue scelte, in fin dei conti l'imprinting è solo il gioco contorto della dea luna, l'amore puro e incondizionato, non esiste e se lo si trova, lo si trova solo in un libro di favole per bambine stupide e probabilmente in futuro disagiate, confesso di essere una di quelle bambine che credeva nel forte e affascinante principe azzurro.

<<Silver, entra che si sta facendo freddo>> Damon venne verso di me con un plaid, era sempre lì a coccolarmi e a curarsi di me anche dopo che lo avevo insultato, ferito e mandato al diavolo, forse avevo fatto la scelta sbagliata, forse quel giorno avrei davvero dovuto scegliere lui e non la novità.

<<grazie>> mi avvolse nel plaid in modo amorevole.
<<ehi ehi ehi... la piccola ma spietatissima Alfa a detto grazie a me! Un suo sottoposto...>> fece prendendomi in giro.
<<ti sbrano>> lo gelai.

<<e poi chi ti prepara la colazione?>> 

<<e questo sarebbe un valido motivo per non sbranarti?>> sentii una voce familiare, di scatto ci voltammo entrambi verso di lui. 
Era accovacciato sulla ringhiera della terrazza, avrei tanto voluto spingerlo giù ma avevo deciso, dovevo smetterla di comportarmi in quel modo, ero abbastanza grande da ignorare un simile individuo, per quanto mi pesasse la cosa.

<<vado a fare la doccia>> pigolai per poi dirigermi verso la porta scorrevole.
<<Silver! Ti fermi? Non sono di certo qui per parlare con Damon>> Luxus si sentiva davvero in diritto di parlarmi?

<<Damon ti accompagnerà nel suo ufficio, ti raggiungerò appena avrò finito di farmi la doccia, se non riesci ad aspettare be'... vuol dire che non è poi così importante. Damon se non ti dispiace puoi occuparti del nostro ospite almeno finché non finisco>> detto ciò mi avviai.

<<avevo altro da fare>> sbuffò Damon.
<<non era una domanda era un ordine velato, vi raggiungo presto>> li lasciai soli sul terrazzo, probabilmente si sarebbero azzuffati, non sarebbe stata la prima volta.

Ci misi più di quaranta minuti in bagno, tra doccia, capelli, messa in piega, trucco e poi dovevo anche vestirmi come si deve, in ogni caso uscita da lì ero fantastica e la conferma fu quando Damon e Luxus che fino a qualche attimo prima discutevano iniziarono a fissarmi, gli mancava solo la bava alla bocca. 

<<Damon mi porti un tè caldo per favore?>> sorrisi al mio umaccione di casa.
<<certamente tesoro>> mi sorrise uscendo dal suo studio.

<<bene, dimmi tutto>> mi sedetti di fronte a Luxus.
<<sto divorziando, sai il tradimento non è una cosa sulla quale riesco a sorvolare>> rispose sorseggiando del caffè, probabilmente de l'era fatto da solo, Damon non glielo avrebbe mai fatto.

<<capisco, e quindi?>>

<<niente, cioè mi spiace per come ci siamo lasciati e per come sono andate le cose, vorrei ricominciare con te da capo e so che non vuoi perché avevo un altra donna, ma era stato un errore>> credeva davvero che sarei tornata da lui.

<<no, non puoi chiedermi questo, mi hai lasciata, ti sei trovato un altra che hai sposato perché credevi di averla ingravidata, credi davvero che io sia la tua ruota di scorta? Be' sappilo, io non sono la ruota di scorta di nessuno e se non hai altro da dirmi puoi anche andare, se vuoi parlarmi di altro allora possiamo discuterne pacificamente, ma io non tornerò mai e poi mai con te>> lo dissi fissandolo dritto nei suoi occhioni color ambra.

<<allora devo arrendermi al fatto che non avrò mai la possibilità di passare la vita con la mia mate, è una punizione più che giusta per averla abbandonata quando l'avevo, adesso credo sia il caso di tornare a casa, buona serata Silever>> si mise in piedi, mi strinse la mano di comune accordo e se ne andò superando Damon che arrivava con una tazza di tè fumante.

<<come stai?>> chiese chiudendo la porta dello studio.
<<ho appena detto addio definitivamente ad una parte di me, quindi tutto sommato... sto bene>> gli sorrisi.
Lui in risposta poggiò sulla scrivania la mia bevanda calda e mi strinse in un forte abbraccio.
Il suo profumo era inebriante, il mio lupo sembrava preso da una scarica di adrenalina perché continuava ad urlare "mate". Cosa che prima faceva quando vedeva Luxus o quando solo pesavo a lui. 

Mi staccai da quell'eterno abbraccio che speravo non finisse mai.
Non potevo fargli questo, lui era sempre rimasto con me, però io non lo avevo mai considerato come mio mate avevo anche scelto un uomo che mi ha abbandonato, era una cosa orrenda usarlo come ruota di scorta anche se non era davvero così...

<<che cosa c'è?>> mi fissò dritto negli occhi.
Abbassai lo sguardo intimidita, non volevo fagli vedere le mie emozioni il mio sentimento appena mutato per lui.
<<io conosco quello sguardo... questo significa che posso fare questo>> appena finì di parlare mi afferrò il viso con entrambe le mani e mi baciò, un bacio molto appassionato di quelli che rischiano di bruciare tutto intorno a voi, desideravo solo quello. 

<<sei adorabile quando arrossisci>> mi sussurrò all'orecchio dopo essersi staccato da me.
<<non sto arrossendo, per il primo principio della termo dinamica, fisicamente io sto scambiando calore! Non sto arrossendo>> sbuffai coprendomi il viso dall'imbarazzo.

<<certo... allora per un altro principio della termo dinamica potremmo scambiare con i corpi lavoro e calore>> gli spuntò un sorrisetto malizioso sulle labbra.
<<o potremmo solo accoccolarci sul divano a guardare un cartone animato della Disney>> 

<<okay...>> mi diede un altro bacio per poi andare a preparare i pop-corn.
Finalmente potevo vivere una storia d'amore tranquilla e pacifica, anche se forse ancora per poco. 

Il demone lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora