Invito a cena

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<<ehi...>> Damon era appena entrato. <<ehi>> sorrisi tirando fuori il naso dal PC. <<hai studiato?>> mi chiese, <<si>> feci secca. Mi fissò incredulo, <<che c'è?>> sibilai, <<non prendermi in giro>> mi ammonì, <<ti giuro, ho fatto fisica, letteratura, matematica e educazione fisica teoria>> spiegai, <<controllerò lo sai>> mi bacchettò ancora, <<fai pure>> sbuffai alzandomi dal divano.

Era figo fare scuola online, perchè ero ancora al triangolo delle Bermuda, era passato un giorno da quando ero in quel posto, e già sapevo almeno tre linee wi-fi. E poi studiando online, basta che esegui tutti gli esercizzi e ti lasciano libera la giornata. E gli esercizzi sono facilissimi se hai accanto un libro di testo e la calcolatrice...

Damon si sedette sul divano, era stanco, di fare cosa non lo so... era uscito di mattina presto, al alba, mi aveva pure svegliato, la scena era stata, io dormo tranquilla, mi sveglia di soprassalto, ed era lui che mi picchiettava la spalla, io ho chiesto -che c'è?- e lui ha detto solo -buon giorno piccola- poi è andato via. Ho tirato così tante bestemmie che sicuramente neanche in chiesa mi fanno entrare.

Prese il PC fra le mani, davvero?Stava controllando se avevo svolto il lavoro?Ma è una presa per il culo?Ok, mi hanno sospesa due volte a scuola ma tempo passato, ora ero una ragazza che si impegnaca(come no), con sani principi(quando mai) con la testa a posto!(che presa per i fondelli). Ma una cosa seria c'era avevo la media fissa del sei in tutte le materie apparte educazione fisica, in quella avevo nove in teoria e cinque in pratica, ops scusate, cioè nove in pratica e cinque in teoria...

Andai verso di lui, gli levai il computer di mano, e mi sedetti sulle sue gambe.

<<che c'è?Sono stancho>> biascicò, <<uno, non mi hai salutato come si deve, due spiegami perchè un demone alfa è stanco...>> sbuffai fingendomi offesa. <<vuoi che ti saluto come si deve...? ok>> fece prima di tirarmi di schiena sulla penisola del divano e facendomi il solletico. Ma non potevo stare zitta?

<<mi arrendo>> sentenzia, <<non sento...>> fece lui in modo quasi crudele. <<mi arrendo alfa!>> urlai arrivata al orlò. Piangevo dalle risate, soffrivo in modo pazzesco il solletico.

<<così ti voglio, buona e docile>> mi diede un bacio sulla fronte. <<sei pesante>> gli diedi un calcio sullo stomaco. Così si mise in piedi. E mi fissava come se avessi appena fatto un peccato capitale. <<allora che hai fatto di tanto stancante?>> chiesi, <<ho parlato con Rasvan>> perchè aveva messo parlato, fra due virgolette che aveva fatto con le mani?

<<che avete combinato?>> chiesi inarcando un sopracciglio. <<uno tuo padre è vivo, lui lo teneva in una gabbia di sorbo, dopo averlo messo in stato di ibernazzione per così dire, fra la vita e la morte, ma dopo una lunga chiacchierata ha capito che faceva un torto a te, e così lo ha liberato, e poi gli ho detto di venire a cena oggi, così decidi chi sarà il tuo compagno a vita>> spiegò, <<ehm... io non conosco Rasvan e sopratutto non puoi impormi di decidere senza darmi almeno che ne so... una settimana, guarda che non parliamo di una relazzione che puoi interrompere, e poi sei così sicuro che scelgo te?>> sembravo fusa. <<sceglerai me per il semplice fatto che schegli sempre me>> fece lui in fine andando verso le scale.

Ero così prevedibile?Be... forse si, in fin dei conti volevo un gran bene a Damon. Ecco cosa mi fregava, ma stasera avrei fatto impazzire quei due, avrei messo, tacchi, pantaloncini, e maglietta smanicata. Il tutto avrebbe fatto uscire geloso Damon, almeno ci sarebbe stato un po di divertimento...

Il demone lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora