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Nella mia infanzia, non esistevano solo gli amici, ma anche la famiglia, la mia famiglia.
Che dire della mia famiglia?
La mia famiglia è composta da me, i miei fratelli mia sorella, e mia madre, attualmente. La famiglia di partenza era la famiglia data origine da Angela, mia madre (luglio ‘75, Palermo) e mio padre Vito Valter (luglio ‘63, Torino). I miei nonni paterni erano di Bari, ed erano la nonna Nunzia (Annunziata) e il nonno Alfredo, che purtroppo morì prima che i miei si conoscessero. Mio nonno viaggiava spesso essendo ferroviere, allora per diversi anni, hanno vissuto a Torino, dove è nato anche mio zio Piero, il mio zio preferito. Mia zia invece è nata a Bari, si chiama Annalisa ed è la più piccola, mio padre era il primogenito. Mia madre, è una Palermitana “DOC” letteralmente, poiché nata e cresciuta a Palermo. Mia nonna materna si chiama Luisa, che fortunatamente ho conosciuto ed è l'unica che ora è rimasta accanto a me come nonna, mentre il nonno materno invece si chiamava Rosolino Giuseppe, per gli amici Pippo e purtroppo è morto quando mamma era in tenera età. Mia mamma ha due sorelle, Loredana la più grande, e Sabina la media. Zia Sabina è la zia più divertente che si possa avere.
Zio Piero si sposò con la zia Wally, ed hanno avuto due figli, Alessandro e Gianluca; io e Ale negli anni dell’infanzia li abbiamo trascorsi insieme, e abbiamo costruito un forte rapporto, infatti siamo come fratello e sorella, insomma è il mio cugino preferito e io sono la sua preferita. Attualmente, i miei zii si sono separati, ma sono in buoni rapporti, vivono tutti e due a Bolzano. Mentre mia zia Annalisa si è sposata con zio Umberto, e hanno avuto due gemelli, Marco e Davide, a cui sono molto affezionata, vivono a Modugno.
Mia zia Sabina si è sposata con zio Nino, e vivono con mia nonna, anche se hanno una seconda casa nel paesino di Valledolmo dove ci passano ogni weekend. Loro non hanno figli, ma hanno tre gatti. Mia zia Loredana, si è sposata con mio zio Nicola, che è greco. Si sono conosciuti quando erano giovani alla facoltà che frequentavano all'università, si sono sposati, e hanno avuto mia cugina Rosi (2002). Fino all'anno scorso, (2016) non siamo stati in buoni rapporti con mia zia Loredana, ma ora ci stiamo sentendo, e dopo tanto tempo li ho rivisti.
Oltre ai cugini e ai miei genitori, nel 2001, a Cles (Trento) nacque Alfredo il 5 ottobre, successivamente, il primo aprile 2003 nacque l'altro mio fratellino Giuseppe, a Bari, mentre mia sorella minore Marta è nata nel 2011 a Bari, nello stesso ospedale di Giuseppe. Ricordo benissimo quando è nata, avevo dodici anni, e avevo il mio primo telefono che poteva fare le foto; un Nokia con lo sportellino. Quelli si che erano telefoni, altro che gli iPhone che hanno i bambini di dieci anni ai giorni d'oggi.
La vita in famiglia?
Felice e chiassosa. Ricordo benissimo che quando c'era la mia nonna paterna, la nonna Nunzia, eravamo una famiglia unita e felice, almeno con la parte della famiglia paterna. Cosa ricordo di mia nonna, Nunzia? Ricordo che lei era un angelo, come tutte le nonne. Io dico questo, in parte di sua nipote, e unica nipote femmina. Infondo ero solo una bambina. Cosa potevo capirne?
Le giornate che amavo di più da bambina erano le feste, le vacanze: eravamo tutti riuniti attorno al grande tavolo ovale di legno, era tondo in realtà, ma aprendolo diventava grande e ovale, c'eravamo veramente tutti, anche i miei zii e i miei cugini di Bolzano, erano i giorni più belli, e più felici, i momenti più belli. Le feste e l'estate erano i periodi che mi piacevano di più, perché appunto c'erano i miei cugini a casa con noi, e passavamo dei nei pomeriggi in compagnia.
Una mattina d'estate, nonna Nunzia mi portò con lei a Cozze, di nascosto dai miei fratelli, località di mare preferita dagli zii di Modugno, e mi stetti tutta la giornata con loro.
Mentre un Natale che ricordo benissimo, fu quello in cui ebbi la bambola di Musa, mia winx preferita a quei tempi, avrò avuto circa 5 anni, infatti una mattina la portai a scuola e non fece più ritorno a casa... molte cose alla scuola materna non tornarono da me, perché rimasero a scuola, chissà dove, avrò perso tanti peluches. Un altro Natale fu quello in cui mio zio Umberto si travestì da babbo Natale, quel Natale prese parte a tavola anche sua sorella Antonella, lo ricordo bene perché lo scoprì da sola, e poi sua sorella gli faceva da complice.
A Natale avevo sempre tanti regali, ed eravamo sempre felici, non solo per i regali, ma anche perché eravamo tutti uniti, tutti insieme.
Ma la felicità non è per sempre...

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