Un altro evento importante, e un altro viaggio che segna il mio percorso, è stato il viaggio in Sicilia durante le vacanze di Natale, per andare a trovare lo zio Tanino in fin di vita, a casa della sua "badante"che non conoscevamo Rosanna a Palermo.
Zio Tanino che era lo zio di mia madre, ci spediva sempre pacchi da Palermo a Modugno come faceva la nonna, solo che lei ci mandava i vestiti o le caramelle, mentre lui ci mandava di tutto di più, qualsiasi cosa, e sempre. Mandava da tutti i tipi di frutta e verdura, a tutti i tipi di dolci, tutti alimenti tipici della Sicilia. Quando ci recapitava pacchi noi gli mandavamo sempre dei disegni o delle letterine per ringraziarlo. Noi lo conoscevamo perché ogni volta che scendavamo, quando io e Alfredo eravamo piccolini, andavamo a stare spesso da lui perché abitava da solo. Il suo bar di riferimento era il Bar Sampolo, ogni volta ci spediva i dolci di produzione di quella pasticceria. Era un uomo da buon cuore, vero e profondo, una persona autentica, dinamica. Tutti nel rione Falsomiele di Palermo in cui viveva lo conoscevano, erano tutti suoi amici e lui dava sempre le caramelle ai ragazzi che lo andavano a trovare, o che conosceva. Aveva un ampio appartamento a pian terreno con giardino da due lati diversi. La casa aveva un ampio e soleggiato soggiorno, che dava sul piccolo giardino, due camere da letto, un bagno che quando siamo andati a trovarlo nel 2011 aveva appena ristrutturato, e una piccola cucina. Aveva due porte, una dall'entrata principale e l'altra che dava dall'altra parte, dove c'era il giardino più grande in cui parcheggiava la sua auto ed era parcheggiata la Topolina, un'auto d'epoca di famiglia lasciata là ad arruginirsi, in cui vivevano dei gatti, e dove coltivava qualche albero da frutto nel tempo libero.
La sera del 30 dicembre 2011 siamo partiti da Bari. Io, ero seduta vicino a mio padre, poi c'erano i miei fratelli, mia madre, e mia sorella Marta che aveva appena compiuto 8 mesi di vita. Così la mattina del 31 dicembre siamo arrivati. Ad aspettarci, c'era Alessio il figlio minore di Rosanna, che ci avrebbe portati a casa. Marta, aveva il pannolino da cambiare. Ed eccoci arrivati a Falsomiele, a casa. Abbiamo conosciuto Rosanna, suo figlio maggiore Francesco, e sua figlia, che erano appena tornati dal tatuatore, es entrambi avevano fatto un tatuaggio sul braccio. E finalmente rivedemmo anche lo zio Tanino, dopo tantissimo tempo, purtroppo non era più come lo ricordavamo, era dimagrito tantissimo, e camminava a stento. Era un uomo pieno di vitalità, e questa era stata prosciugata dal tumore al pancreas che aveva, e che lentamente lo stava consumando. Durante questa nostra vacanza, siamo andati a trovare anche mia nonna materna, che non vedavamo dal battesimo di mia sorella. Abbiamo conosciuto il futuro marito di zia Sabina, lo zio Nino, dato che convivevano insieme e si sarebbero dovuti sposare a giugno.
È stato strano entrare in quella casa, dopo tanto tempo, di nuovo, sembrava come se ci fossi già stata, e in effetti lo ero, anche se tantissimi anni indietro. La nonna ci ha offerto il panettone con la crema al cioccolato, e dopo un po', dopo aver chiaccherato siamo tornati a casa. Mia nonna non si parlava con lo zio Tanino, e non voleva sentirne parlare, o averne a che fare, sia lei che le zie. Io il motivo di tutto questo non l'ho mai capito, ma è stato un gesto meschino da parte loro.
Durante i nostri giorni a Palermo, ho assaggiato per la prima volta i pezzi di Rosticceria; ricordo ancora il sapore del calzone al forno, era buonissimo.
I figli di Rosanna avevano la play station 1, e la play 2 con cui giocavano praticamente ogni giorno, a Crash Twinsanity. Così alla fine, Alessio ci ha regalato le console con tutti i giochi che avevano.
Passati i tre giorni, siamo rientrati a Bari. Il viaggio in pullman è stato abbastanza turbolento perché è successo un incidente: un camion che trasportava rocce era chiuso male, post questo motivo una roccia mentre camminava è caduta giù finendo sul pullman e facendo fuori lo specchietto retrovisore. Per questo motivo una volta arrivati a Catania abbiamo dovuto fare il cambio, e per il resto è andato tutto liscio.
Zio Tanino morì il 19 febbraio dell'anno in cui eravamo appena entrati, lasciando tutti i suoi averi, tutta la sua eredità in un testamento poi sparito nel nulla, come per magia, in casa sua.Dopo il funerale, venne cremato come suo desiderio. Voleva che le sue ceneri fossero sparse nei luoghi in cui era solito passare il tempo, luogo in cui ci fossero i suoi cari, le persone a cui voleva bene.
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SCREAM. (IN REVISIONE)
Non-FictionCosa vuol dire rimanere in silenzio ed essere spettatori della propria vita? E mantenere gli urli disperati nella propria gola, senza mai reagire? Tratta da una storia VERA. Questa è la mia storia. Tutto ciò che è scritto è accaduto realmente. Ed...