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Ben presto, se non subito, arrivò il pagellino per la fine del primo trimestre ed io feci tutti gli sforzi possibili per avere meno materie da recuperare possibili. Ci sono riuscita, prendendo la sufficienza in tutte le materie, tranne che in inglese in cui presi otto, e in biologia e fisica, che come previsto avevo preso un'insufficienza ma non grave, avevo un cinque facile da recuperare. La prof di biologia, organizzò un corso di recupero pomeridiano per entrambe le sezioni, che durava un paio d'ore, in modo da poter rientrare in carreggiata io e i miei compagni che come me erano insufficienti. Invece fisica l'ho recuperata grazie alle interrogazioni in classe.

Andava abbastanza bene fino a quando la classe non ha preso confidenza con me, e da lì, si sono presi ben oltre la confidenza ma anche la mia serenità. Un pluribocciato e maggiorenne seduto alla mia sinistra, assieme alla maggior parte dei suoi compagni carovignoli trovavano divertente ironizzare sul mio cognome, o su qualsiasi cosa dicessi, ed era davvero assillante sopportare ogni dannato giorno ciò che mi dicevano ed il loro giudizio su di me, volevo solo frequentare in modo sereno la scuola. Disturbavano continuamente le lezione nonostante le note disciplinari e i richiami dei professori, o le chiamate ai genitori, e bullizzavano non solo me, ma anche altri miei compagni e compagne che magai avevano difficoltà nell'inserimento e quindi a relazionarsi con individui come loro che trovavano divertimento nel prendersi gioco dei loro compagni. Mi chiamavano rotonda, Michael Jordan o con altri nomignoli he io essendo arrivata da poco non capivo. Questi episodi accadevano a scuola, ma anche sull'autobus e quando in classe i professori erano presenti pensavano servisse un'occhiataccia di sfuggita per far smettere a quelle persone di comportarsi in quel modo. Ma non bastava, perché continuavano di giorno in giorno e così non si possono che definire complici deli bulli, gli insegnanti che non prendono provvedimenti seri. Quando Anna se ne accorse e le ho raccontato tutto, mi promise che sarebbe andata a parlare con la coordinatrice e così fece. Ne parlarono anche durante un consiglio di classe, e con la classe stessa. L'andamento generale di tutti noi era pessimo, ci definivano la classe peggiore dell'istituto e non solo per il bullismo che viveva all'interno di quell'aula ma anche per il resto dei compagni che non facevano che da spettatori e ridere ogni volta che le persone venivano prese in giro, era come un circolo vizioso, nessuno agiva e non agendo a tutto ciò non erano altro che complici, e oltre ciò quando c'era da discutere durante le assemblee, non si poteva parlare perché loro avevano ragione, era un pretesto per litigare e continuare ciò che facevano tutti i giorni, erano argomenti scomodi su cui discutere e quelli che prevalevano di più erano solo il non fare letteralmente un cazzo in classe, giocare a carte, dividersi in gruppetti o parlare del viaggio d'istruzione. Insomma, non eravamo una classe, ma una classe di merda già dal primo anno.

Io andavo d'accordo con tutte le ragazze, dato che non le conoscevo bene e non volevo avere alcun conflitto con loro dato che con i ragazzi già li avevo. Oltre Claudia che era migliore amica di Tiziana, e Andreina, c'erano Chiara ed Elena che erano sempre insieme e anche loro erano migliori amiche, poi c'erano un'altra Chiara, Stella, Aleida, e Lucrezia. La maggior parte di loro andava d'accordo con la classe essendosi integrati dal primo giorno di scuola, e conoscendosi anche dalle scuole medie. Mi trovavo meglio con Andreina, che veniva da un'altra casa famiglia e per certi versi a volte, mi sentivo compresa. Con Stella invece ho intrapreso tantissime chiaccherate su cose in comune che avevamo, o eravamo a conoscenza. Anche con le altre ho legato molto.

A scuola non avevo solo nemici, ma anche qualche persona con cui chiaccherare, passare del tempo durante la ricreazione, fumarmi una sigaretta o perdere tempo davanti alla macchinetta tra una lezione e l'altra, al di fuori della classe, come Daniela della seconda, o Vincenzo dell'altra sezione.

Le assemblee di classe, erano una guerriglia, ma quelle di istituto erano più interessanti, e nell'ultimo periodo scolastico le facevamo ai campetti Martucci. I ragazzi dell'istituto formavano una squadra per classe per partecipare al torneo di calcetto organizzato dai rappresentanti.

Durante l'anno scolastico, nei mesi più caldi, verso aprile, il prof di educazione fisica ci fece fare gare di Orienteering a sorpresa, test di Cooper ma anche tiro con l'arco, organizzato da lui stesso con gli arcieri della Federazione Italiana di Tiro con l'Arco di Ostuni. Ho anche preso il vizio del fumo. Risparmiavo soldi per comprarmi le sigarette di nascosto da tutti.

L'unico viaggio d'istruzione che abbiamo fatto fu una visita didattica prevista il 7 magggio 2014; con l'altra sezione e le seconda A siamo andati sul Pollino, accompagnati dal nostro professore di scienze motorie, la prof di disegno tecnico, la prof di sostegno dei ragazzi della nostra classe, il prof Chialà e altre prof delle altre due classi. Siamo partiti alle cinque del mattino dal capolinea dei pullman di Ostuni nel Viale dello sport, con un pullman GT ed io ero seduta vicino a Lucrezia con cui avevo legato molto, e davanti a noi c'era Aleida che stava poco bene. Siamo arrivati intorno alle 10 al rifugio "Acquafredda" di San Costantino Albanese, territorio nel potentino del Parco Nazionale del Pollino. Una volta giù dal pullman e riuniti in cerchio conoscemmo le nostre future guide, e fortunatamente fu una splendida giornata di sole, che costò delle lievi scottature alla nostra pelle e sui nostri visi. Durante la mattinata effettuammo un'escursione naturalistica a piedi mentre le nostre guide tennero una lezione di Geologia, Botanica, Flora e Fauna del bosco montano che stavamo esplorando per la prima volta. Siamo saliti oltre ai 1300 metri, fin dove le guide ci hanno condotti, ovvero in cima, dove ci si poteva riposare sulle rocce ed ammirare il panorama davanti ai nostri occhi. Fortunatamente avevo ancora il mio LG, quindi sono riuscita a scattare anch'io delle foto. Dopo averci fatto scattare delle foto di classe dal nostro prof, ad ora di pranzo siamo riscesi giù dal monte per tornare al rifugio per pranzare. Una volta rimessi in sesto ci siamo riuniti, e dopo aver formato squadre da tre componenti l'una per partecipare ad una gara di Orienteering nel Bosco del Lanzatico. Io ero in squadra con Lucrezia e un'altra persona che ho rimosso dai ricordi, e non appena arrivò il nostro turno di partire velocemente verso la prima stazione. Abbiamo percorso il bosco di fretta, a volte anche con il fiato corto, ma ce l'abbiamo fatta. Una volta arrivate alla fine dal prof e la guida, ci riposammo. Aspettammo che gli altri completassero tutte le stazioni, e mentre aspettavamo le ultime persone ci riunimmo in un prato a provare a tirare con l'arco. Una volta terminata la gara a cui partecipammo, ci preparammo, e dopo aver salutato le guide ci immettemmo tutti rossi in viso come aragoste, sulla strada di ritorno. Arrivammo a Ostuni intorno alle nove di sera, come previsto. Gli ultimi giorni di scuola di maggio trascorsero velocemente e in armonia tra noi alunne, tant'è che per idea della prof di sostegno, Chiara la mia compagna dai capelli ricci e folti mi invitò a far parte di un incontro del gruppo giovani in chiesa, con sua madre catechista e non mi fu negata quest'uscita perchè pensavano fosse una cosa positiva per me, incontrare e fare amicizia con persone nuove, familiarizzare.

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