Pensavo di essere stanca, ma nel mio attuale stato il sonno era quasi impossibile. Realizzai che pur essendosene andato – la sua presenza indugiava, i duri colpi sul mio didietro erano un avvertimento su quello che avrebbe potuto fare, e il fatto che avrebbe potuto rimettere piede qui dentro in qualsiasi momento mi teneva sveglia.La mia attenzione si concentrò sulla stanza. Notai quanto fosse piccola e di quanto il letto potesse occupare la metà del muro. Sopra, vi era una piccola finestra e un soffitto di legno inclinato – tutti i muri erano di legno – e anche il pavimento sembrava di legno duro. Lo spazio era così piccolo che quasi sembrava di stare in un ripostiglio. Inizialmente causò la mia claustrofobia ad insinuarsi dentro di me, ma cercai di mettermi a mio agio nella piccola stanza. Sapevo cosa c'era, niente sembrava minacciarmi qui dentro.
Rispetto al resto della casa, rispetto all'uomo che la occupava.
E se il mio rapitore fosse la personificazione del diavolo e volesse tenermi qui dentro, facendomi morire di fame fino a morire? A quel punto, dopo tutto quello che era successo, tutto era possibile.
Dopo un'ora, la mia teoria sembrò rilevarsi sbagliata. Sentii i suoi passi salire le scale per la prima volta da quando mi aveva lasciata, e uno sfrenato terrore mi assalì velocemente. Quando alzai la testa dal panico, rischiai di sbattere contro il soffitto basso. Senza alcuna scelta, mi schiacciai contro l'angolo del muro, avvolgendo la coperta attorno alle mie gambe, come per protezione.
Completamente terrorizzata, trattenni il mio respiro sentendo i suoi passi farsi vicini. Vidi la maniglia abbassarsi leggermente dopo che la serratura venne sbloccata, e l'uomo che mi aveva rapita entrò.
Tuttavia, si fermò alla porta quando vide il mio stato, rimanendo con un'espressione indecifrabile. Un acuto e brusco lamento mi sfuggì quando si fece avanti, ma ignorò la mia sfacciata reazione e lanciò qualcosa sul letto di fronte a me.
«I tuoi vestiti sono sporchi. Cambiati.»
Non guardai nemmeno, troppo spaventata a togliergli gli occhi di dosso, preoccupata che potesse aggredirmi in un attimo. Quando non mi mossi – neanche per sbattere ciglio – i suoi occhi si strinsero e si indurirono, la bocca si trasformò in un cipiglio alla mia costante ribellione. Ero davvero spaventata a muovere anche un solo muscolo.
Sentendolo grugnire, si girò a sinistra e poggiò qualcosa sul piccolo scaffale vicino alla porta. Guardando per un secondo, mi sorpresi nel vedere un piatto, con un grande panino, e un bicchiere d'acqua accanto. Okay, non aveva intenzione di farmi morire di fame, allora.
Ma questo non significava che non lo aveva avvelenato, vedendo che non aveva problemi ad iniettarmi la droga.
O forse voleva solo torturarmi con altre umilianti sculacciate, e forse farmi rimanere in questa stanza per tanto tempo. Cristo, e se avesse voluto tenermi e usarmi come schiava sessuale? E se mi volesse vendere sul mercato nero?
Che diavolo gli importava, innanzitutto?
Era bello. Se non fosse così pazzo, non avrebbe avuto nessun problema con le donne. Si sarebbero concesse a lui di loro spontanea volontà. Anche se qualcosa mi diceva che varie ragazze avrebbero apprezzato il suo comportamento insano per quanto bello fosse. Per quanto odiassi ammetterlo, era molto attraente.
Allora perché mi aveva rapita? Il mio aspetto non aveva niente di particolare, neanche da piccola ero granché, la gente era attratta dalla bellezza di mia sorella che dalla mia. Anche i miei genitori... mi facevano sentire meno speciale, sempre la seconda scelta. Quindi non avevo idea di cosa volesse da me, o del perché mi avesse rapita.
Un'altra domanda mi piombò per la testa, perché mi minacciava come un essere umano e non come una sua vittima?
Per mia sfortuna, prima che potessi meditare su tutte le possibilità che avevo, si avvicinò. Si sedette facilmente sul lato del letto perché il materasso era troppo piccolo, ma a me sembrava comunque troppo vicino.
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The Northridge Ripper | Harry Styles (Italian Translation)
FanfictionViolet non avrebbe mai creduto alle storie raccontate sulla foresta che circondava la sua dimora: storie di un uomo malvagio che si nascondeva dietro gli alberi, storie di ragazze rapite e non ritrovate più. Storie su un serial killer... di uno Squ...