Buongiorno e buon anno a tutte in anticipo!Ecco a voi il (tanto tanto atteso) capitolo postato dall'autrice sul suo profilo due settimane fa, spero vi piaccia :)
Nonostante la tormenta, dormimmo pacificamente. Dormimmo, con le nostre gambe intrecciate fra loro, coi cuori vicini, coi nostri respiri che si mescolavano tra loro, tutto in pace. C'era un'atmosfera così pacifica che neanche sembrava che interpretassimo ancora i ruoli di vittima e rapitore.Io ero sua, e lui era mio.
Eravamo in pace, con la sicurezza che a vicenda ci saremmo dati, nonostante la tormenta.
C'era amore. Un protettivo, talvolta possessivo, consumato amore, ma era un amore che univa i pezzi del mio cuore che pensavo non si sarebbe più unito.
Harry si svegliò la mattina, e fece un lieve sorriso e percepii il senso di pace nei suoi occhi. Io rimasi ferma in uno stato misto di coscienza e sonno, ma comunque sveglia e sorrisi quando si resse coi suoi gomiti, tenendo gli occhi chiusi anche se potei percepire il suo sguardo su di me. Come se volesse sempre coinvolgermi, come avevo fatto io quando lui dormiva. Sembrava un angelo, libero da tutto l'orrore che aveva vissuto. Mi chiedevo se lui pensasse lo stesso di me.
«Buongiorno,» mi accoccolai e sbadigliai.
«Buongiorno, angelo,» sussurrò. «Hai dormito bene?»
«A quanto pare.»
Non c'era alcun dubbio che la tempesta non avesse fatto rumore durante la notte, eppure noi non ci svegliammo mai, dormimmo con la lanterna poggiata sul comodino in modo che anche la mia mente cauta e stanca com'era – si tranquillizzasse. Era un sollievo sapere che la corrente era tornata, con la lampada ai piedi del letto che emetteva una lieve luce nel grigio inverno.
«Tu rimani qui,» sussurrò, avvicinandosi per stampare un dolce bacio sulle mie labbra, lasciandomi interdetta e concentrata sul gesto che aveva appena fatto, ammettendo di volerne di più. Lo guardai e sorrisi, non avendo paura di rimanere sola in quel momento. Dipendeva, ovviamente. Dipendeva da quello che stava facendo. «Devo parlare con la squadra per assicurarci di poter sgomberare la neve. Riposati, angelo. Sei al sicuro qui.»
Mi avrebbe protetta. Lo aveva già dimostrato.
Pensai a quando con il suo coraggio e la sua tenacia riuscì a trovarmi nel mezzo di una bufera di neve, nella gelida e pericolosa notte, con qualche bestia che si celava di qua e di là in zona, solo per salvarmi... mi riempì il cuore di calore e speranza.
Non passò molto prima che tornasse indietro. La porta si aprì lentamente lasciandosela spalancata dietro, e tornò per sedersi sul letto, il suo corpo copriva il mio per metà. Il suo dolce sguardo mantenne l'amore e la meraviglia che io provavo. «Buone notizie... e cattive notizia, piccola.»
Per una volta, sentii che Harry sarebbe stato completamente onesto con me, e questo mi portò a sedermi composta e a dargli tutta la mia attenzione. Mi costrinsi a rilassarmi e a fingere che fosse tutto nella norma. Harry non era mai stato così collaborativo, soprattutto quando si trattava di situazioni del genere, così non diedi a vedere lo shock per non allarmarlo.
«Sputa,» dissi subito, cercando di rimanere calma e col cuore leggero ma sapevo che Harry riusciva a vedermi, a percepire la preoccupazione e il suo sguardo si addolcì sempre di più.
«La corrente è tornata e non abbiamo niente di cui preoccuparci al riguardo ma...» esitò. In lotta contro sé stesso nel condividere tutto con me. Sapevo che avrebbe comunque tralasciato dei dettagli, soprattutto quelli più pericolosi, per proteggermi. Ma sapere solo che qualcosa non andava, senza pensare al peggio. «Se vogliamo andarcene, non ne saremo in grado su strada. Sfortunatamente siamo inondati dalla neve, piccola.»
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The Northridge Ripper | Harry Styles (Italian Translation)
FanfictionViolet non avrebbe mai creduto alle storie raccontate sulla foresta che circondava la sua dimora: storie di un uomo malvagio che si nascondeva dietro gli alberi, storie di ragazze rapite e non ritrovate più. Storie su un serial killer... di uno Squ...