Ora ho ventisei anni, la mia gamba è ormai guarita e per tutto questo tempo di inattività militare ho dato una mano alla comunità, ristabilendo un pizzico di tranquillità in quella che era la mia casa. Con un pò di buona volontà riuscimmo a ricostruire il possibile e a ridare ordine alle cose.
Non sono più il ragazzo dannato che se la spassa nei locali da "superalcolici", ora mi conoscono tutti come l'eroe di guerra sopravvissuto al misfatto: mi sono guadagnato la loro fiducia e per loro sono stato come un salvagente, un esempio di gloria a cui aggrapparsi.
Ho trovato lavoro in una falegnameria, verso la periferia della contea e con l'eredità ottenuta dal testamento del sig. Anderson, io e la mia famiglia siamo completamente usciti dal vortice di povertà in cui soffrivamo da tempo. Sembra che io stia raccontando un'altra storia, l'inizio di una nuova avventura, ma in realtà non ho più altro da raccontarvi, se non dei miei due bellissimi figli e dei cinque fantastici anni che ho condiviso con loro.
Ebbene sì, nonostante il passato mi avesse schiaffeggiato in faccia la realtà, il mio vero essere, era più insistente la necessità di andare avanti, il bisogno di avere qualcuno su cui contare, qualcuno a cui poter donare quel poco di fiducia che mi rimaneva per il mondo, qualcuno da abbracciare e sentir vicino nei momenti più spiacevoli.
Ero stato costretto a seppellire la parte più sconvolgente, emozionante e meravigliosamente unica dei miei ricordi sotto una terra ferita e offesa: proprio lì, dove giaceva una rosa, emblema di un amore che porterò sempre appeso al collo.
Non pensate che dopo tutto questo tempo, io sia rimasto indifferente verso ciò che mi dettava il cuore, ma pensate piuttosto a quanto sia stato folle per me cercare di non pensarci: semplicemente impossibile.
Quante volte nella vostra vita avete pensato di riavvolgere il nastro del tempo? Quante volte avete desiderato dimenticare qualcosa di così dannatamente amabile e allo stesso tempo odioso?Credo di essere stato solo più che fortunato nell'avere persone che facevano parte dei miei pensieri costantemente, perchè,sapete, fino a quando quel qualcosa non ci viene in mente, non avremmo mai una sensazione e una percezione così negativa della vita. Invece, quando da un momento all'altro quella cosa ci rapisce gli occhi, siamo spacciati.
Io lo sapevo bene, ma per me il problema era proprio il fatto che nonostante quella cosa non ci fosse più, la percepivo ugualmente, era come una di quelle macchie colorate che camminano sugli occhi. Capite che intendo?Ho imparato che con il tempo le cose migliorano, anche un ragazzo ormai particolarmente fuori dal comune come me. Certo, posso dire di esser diventato meno "testa di cazzo" e più un tipo da carità, ma alcuni miei modi di essere o di vedere le cose di certo non sono cambiate: tanta era la vergogna che provavo ogni volta che mia moglie ne aveva "voglia", e cercavo il più possibile di ubriacarmi per non essere del tutto cosciente e lucido, ma neanche così tanto da impazzire e farle del male. Mi sentivo davvero un traditore e un infedele verso chi avrei dovuto realmente amare.
Io con Louis, sì, facevo l'amore, ma soltanto attraverso gli occhi: appena il buio calava e le stelle iniziavano a punzecchiare il cielo, alzavo lo sguardo e passavo le ore a cercare qualcosa che non avrei mai più avuto tra le mie braccia. Riusciva a vedermi da così lontano?Durante un fine settimana mi recai nella città in cui visse, non potevo dimenticarmene.
Ci misi un pò per trovare la casa dove abitava, poi finalmebte ci riuscii.
Loro non conoscevamo me, io non conoscevo loro, ma per entrambe le parti c'era un argomento di cui si poteva parlare. La mamma mi fece strada nella sua stanza, ordinatissima, con una bella finestra che dava sul piccolo giardino in fiore. Rubai una foto. Non chiedetemi perchè, lo feci e basta, e la nascosi dentro la tasca della mia giacca.
In quella casa non si riusciva bene a distinguere il vero umore di tutti quanti, tipico dei Tomlinson, pensai. La mamma sorrideva gentilmente ad ogni mia domanda o ad ogni mio racconto, mentre le figlie mi ammiravano, incantate da quello che dicevo di loro fratello. Poi un secondo dopo sembrava calare il silenzio e la tristezza. Mi venivano in mente le battutte che utilizzava Louis quando c'era da incoraggiare le persone e pian piano riuscivo a far passare quegli interminabili minuti.
Passai una bella giornata con loro, ma la cosa che più mi fece sorridere fu il fatto che, nonostante avessi precisato la mia posizione con un "sono un amico di Louis", avevo la sensazione che avessero già capito tutto. Forse le mie guance mi tradirono.
Scoprii tante cose su di lui, piacevoli e non, ma importanti abbastanza da emozionarmi e farmi rimpiangere il tempo perso che avremmo potuto trascorrere insieme.Poi, dopo circa sei mesi di convivenza, seppi che sarei diventato padre e non ci fu gioia più grande per me quando nacque la mia piccola e dolcissima Darcy: santo chi la sposerà, sono sicuro che sarà la donna più bella di tutte e sono fortunato ad essere stato io il primo ad averla conosciuta. Così innocenti e tanto curiosi i suoi occhi smeraldo: quante volte è stata capace di addolcirmi con il suo sguardo da cerbiatto smarrito, per ottenere ciò che voleva...tutto carattere preso dalla mamma.
Ogni giorno sembra una lotta contro il tempo e una prova di lucidità per gli occhi: è incredibile quanto velocemente riesca a cambiare. I capelli boccolosi leggermente chiari, mai tagliati, le finestrelle che si aprono in bocca man mano che cadono i dentini, la risata contagiosa, le paroline pronunciate in un modo tutto suo, i vestitini cuciti a mano dalla nonna e le scarpette sempre ben lucidate, e infine montagne di giocattoli di legno da riempire un'intera casa.
E poi, ancora, capricci, influenze, ninna nanne e storie fiabesche prima di andare a dormire...Ma c'è un problema...
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You're my wind rose
FanficQuesta è la storia di un giovane ragazzo che, nel lontano 1939, era stato chiamato alle armi. Durante la guerra, scoprì se stesso e una realtà a lui completamente nuova. All'età di ventisei anni, documentò tutta la sua esperienza e i suoi pensie...